mercoledì 3 agosto 2011

FinMolise: il Consiglio regionale sanerà la delibera annullata dal TAR?

Come riferivo qui, in Molise è saltato l'affidamento della gestione del fondo anti-crisi alla finanziaria della regione (FinMolise) perché il TAR del Molise ha dato ragione al Confidi Rating di Larino che contestava la regolarità della delibera di Giunta che ne ha cambiato lo Statuto e l'assetto proprietario per farne un veicolo in house. Sulla notizia torna Il Tempo: la delibera sarà sottoposta alla Commissione consiliare competente e quindi al Consiglio regionale, che ha competenza in materia di società partecipate dalla Regione.
Se la questione si risolverà così, il ricorso al TAR avrà fatto perdere qualche mese di operatività del Fondo. Sarebbe però sanato un vizio della delibera. Speriamo che si chiuda questa procedura fin troppo maltrattata.

PS 7/8: Il Presidente del Confidi Rating di Larino mi ha inviato una lettera con una ricca documentazione sul contesto politico e amministrativo del Molise, per farmi capire le ragioni della sua azione avverso la Regione, in nome degli interessi delle Pmi. Lo invito, se lo ritiene, a pubblicare qui, a commento di questo post, le cose che ha avuto la cortesia di portare alla mia attenzione.

5 commenti:

  1. Vedo che il presidente del confidi Rating (AAA? no, Ah Ah Ah ... che ridere) non ha il tempo per dare qui le sue ragioni (o forse è in ferie meritate dopo aver fatto perdere un po' di mesi al fondo ragionale). Fatto sta che qui nessuno fa gli interessi delle PMI: ognuno fa il proprio piccolo interesse e basta. Che poi la regione abbia fatto una delibera irregolare, anche lì vuole dire che i funzionari che l'hanno preparata non si guadagnano lo stipendio, ma a rimetterci sono le PMI che aspettano il fondo e i contribuenti che mantengono funzionari impreparati.
    Forse nella nuova Italia sarebbe il caso di sciogliere anche le regioni sotto il milione di abitanti oltre alle province. Considerato che il Molise fa 320 mila abitanti...

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  2. Gigi, vedo che sei in sintonia con la proposta di Formigoni di creare poche macro-regioni. Potrebbe venire fuori un quarto livello di decentramento amministrativo (la famosa eterogenesi dei fini, ovvero l'effetto opposto a quello desiderato), oppure si arriverebbe a qualcosa di molto simile a una forma soft di secessione. Con la confusione di idee che c'è in giro, vengono i brividi.
    Nel caso specifico nostro dei confidi, basterebbe che le regioni si autoimponessero delle regole comuni, come si sta cercando di fare nel tavolo regioni - MiSE - MEF.
    Al Sud, se passa il federalismo, i livelli di autonomia decisionale si ridurranno molto perché le risorse assegnate per i canali ordinari non bastano nemmeno a mantenere l'attuale livello di spesa ordinaria.

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  3. Ultim'ora: Campobasso e Isernia province da abolire. Se aboliamo entrambe le province che verrà fatto della regione?

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  4. Vedrai che si arriverà a proporre accorpamenti tra regioni. Poi vedremo che cosa sarà soppresso e come. Ci vorrebbe un bella squadra di ingegneri gestionali e di bravi dirigenti pubblici che si fa quattro conti dei risparmi di costo conseguibili con l'accorpamento.

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  5. Dovevano proporre l'abolizione dei piccoli tribunali e migliorare l'efficienza del sistema giuridico per diminuire la LGD e quindi il taaso di interesse pagato dalle imprese. Invece niente.

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