martedì 6 dicembre 2011

Manovra Monti: i premi per la trasparenza delle micro imprese. R.ETE Imprese Italia che ne pensa?

Nel testo definitivo pubblicato dal Sole 24 ore, ho finalmente potuto leggere in che consistono i benefici che l'Agenzia delle entrate intende riconoscere alle micro e piccole imprese e attività professionali trasparenti. Ne parla l'articolo 10 del decreto, di cui cito alcuni passaggi:

2. I benefici di cui al comma 1 [specificati nei commi successivi] sono riconosciuti a condizione che il contribuente:
a) provveda all'invio telematico all'amministrazione finanziaria dei corrispettivi [della registrazione dei corrispettivi, presumo], delle fatture emesse e ricevute e delle risultanze degli acquisti e delle cessioni non soggetti a fattura;
b) istituisca un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari relativi all'attività artistica, professionale o di impresa esercitata.

3. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate, sono individuati i benefici di cui al comma 1, lettere a), b) e c) con particolare riferimento agli obblighi concernenti l'imposta sul valore aggiunto e gli adempimenti dei sostituti d'imposta. In particolare, col provvedimento potrà essere previsto:
a) predisposizione automatica da parte dell'Agenzia delle entrate delle liquidazioni periodiche IVA, dei modelli di versamento e della dichiarazione IVA, eventualmente previo invio telematico da parte del contribuente di ulteriori informazioni necessarie;
b) predisposizione automatica da parte dell'Agenzia delle entrate del modello 770 semplificato, del modello CUD e dei modelli di versamento periodico delle ritenute, nonché gestione degli esiti dell'assistenza fiscale, eventualmente previo invio telematico da parte del sostituto o del contribuente delle ulteriori informazioni necessarie;
c) soppressione dell'obbligo di certificazione dei corrispettivi mediante scontrino o ricevuta fiscale;
d) anticipazione del termine di compensazione del credito IVA, abolizione del visto di conformità per compensazioni superiori a 15.000 euro ed esonero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA.


4. Ai soggetti di cui al comma 1, che non sono in regime di contabilità ordinaria e che rispettano le condizioni di cui al comma 2, lettera a) e b), sono riconosciuti altresì i seguenti benefici:
a) determinazione del reddito IRPEF secondo il criterio di cassa e predisposizione in forma automatica da parte dell'Agenzia delle entrate delle dichiarazioni IRPEF ed IRAP;
b) esonero dalla tenuta delle scritture contabili rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP e dalla tenuta del registro dei beni ammortizzabili;
c) esonero dalle liquidazioni, dai versamenti periodici e dal versamento dell'acconto ai fini IVA.
Allora, se ho ben capito, l'Agenzia delle entrate chiede all'imprenditore di mandargli in via telematica i dati sui ricavi, le fatture ricevute e gli altri acquisti. Il tutto incrociabile con la movimentazione di un conto corrente dedicato, che pure (immagino) dovrà essere consultabile dal Fisco.
In cambio si offre come CAF (centro di assistenza contabile e fiscale) alle micro imprese e ai professionisti (cura versamenti IVA, dichiarazioni IRPEF), e toglie adempimenti contabili e di registrazione degli incassi, lascia più libere le compensazioni di crediti IVA, più altri benefici come il calcolo dell'imponibile per cassa.
L'idea ha un senso, ma la sua attuazione merita un chiarimento, prima che si passi la palla ai tecnici.
Non penso che l'Agenzia delle entrate voglia e possa ricevere una fiumana di fatture e pezzi di carta con gli incassi della giornata da spuntare, registrare, archiviare da centinaia di migliaia di contribuenti. No, giustamente si parla di "via telematica".
Letto questo, ho pensato: il dott. Befera (che è un formidabile attuatore di processi) ha pronto un mega-portale gradevole, facile da usare e super-efficiente sul quale l'impresa potrà fare tutto in self service. Un software in modalità ASP secondo il paradigma del cloud computing con moduli per fatturare, registrare, preparare gli F24, acquisire e riconciliare i movimenti bancari. Contabilità, adempimenti fiscali, cassa e tesoreria. Tutto integrato, tutto gratis, anzi, con in più i benefici "premiali". E un help desk sempre disponibile su Skype. Mica male.

Ma subito dopo mi sono domandato: forse vogliono mettere a riposo i CAF e gli studi professionali che dall'introduzione dell'IVA sono diventati compagni indispensabili di micro-aziende e professionisti? Oppure, vogliono dar loro un nuovo ennesimo adempimento complicato a zero valore aggiunto da sbrigare per conto dei loro clienti, la digitalizzazione dei flussi per il Fisco? A questo punto il micro-imprenditore si ritroverebbe con la telecamera del grande fratello sul saldo cassa e banca, tutti i gravami di prima e in più un altro adempimento da far sbrigare a pagamento. Come diceva un comico veronese: tripla libidine.
Scusate se ironizzo su questa materia, ma vorrei sinceramente capire come si vuole fare questa cosa, perché sono l'ultimo arrivato sul tema di fisco e amministrazione di micro-imprese, ma quello che ho visto sul campo in pochi mesi di Laboratorio di pianificazione finanziaria grida vendetta. Facciamo un vero piano di semplificazione ed efficientamento e allora sì possiamo proporre i regimi premiali.
Ma bisogna volerlo, e mettersi d'accordo e lavorare, tutte le parti interessate, senza cedere di un millimetro rispetto al fine di far pagare di meno e fa lavorare meglio le imprese che accettano la vera trasparenza.
Ci vogliono dei veri e pazientissimi rivoluzionari.

5 commenti:

  1. Caro Professore, per fortuna o purtoppo, io di fisco me ne occupo da circa ventanni. I numeri di queste "semplificazioni" si vedono alla lunga sulla base del numero dei contribuenti che l'avranno utilizzata. Un professionista o una piccola impresa che hanno un minimo di prospettive di lavoro preferiscono dedicare il proprio tempo per acquisire una commessa in più ed usare il ricavato per pagare l'associazione o il commercialista. Dover trasmettere i corrispettivi, le fatture, non poter prelevare 30 euro da dare al figlio per la serata con gli amici senza doverne tenere nota.... è una prospettiva per impiegare il proprio tempo che non credo sia molto allettante!!! E poi chi si chiamerà il sabato mattina o la sera alle sette per chiedere "Dottore ho il trasportatore che sta caricando della merce per la Turchia, cosa devo scrivere sulla fattura?"

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  2. Difficile che le imprese vedano nell'Agenzia delle entrate il proprio commercialista di fiducia. Bisogna ricostruire una fiducia cittadino-pubblica amministrazione che non è mai esistita in Italia soprattutto in ambito fiscale. È un lavoro lungo da fare. Ci vogliono anni, decenni. Può essere un primo passo. Vedremo.

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  3. Professore un paio di cose:
    - Per quanto alla trasmissione telematica il successivo comma 7 del medesimo articolo 10 recita:
    "Il contribuente può adempiere agli obblighi previsti dal comma 2 o direttamente o per il tramite di un intermediario abilitato ai sensi dell'articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322."
    Quindi, se le cose vanno come per gli altri invii telematici, l'impresa o il professionista passa i documenti contabili ad un commercialista o società di servizi che li digita entro un programma di contabilità che poi produce il flusso telematico, da verificare con controlli sogei ed inviare via entratel.
    Doppio lavoro quindi, non vera semplificazione viene solo spostato il luogo di predisposizione delle dichiarazioni e la possibilità di "ripensare" certe operazioni.
    - Dia poi uno sguardo al successivo articolo 11 al comma 2:
    "2. A far corso dal 1° gennaio 2012, gli operatori finanziari sono obbligati a comunicare periodicamente all'anagrafe tributaria le movimentazioni che hanno interessato i rapporti di cui all'articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, ed ogni informazione relativa ai predetti rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali, nonché l'importo delle operazioni finanziarie indicate nella predetta disposizione."
    Quindi non solo i contribuenti che aderiscono al nuovo regime fiscale
    da lei indicato ma TUTTI i cittadini italiani vedranno l'AdE scandagliare senza vincoli le proprie movimentazioni bancarie.
    Il fatto non mi sconvolge e credo sia l'arma totale contro l'evasione.
    Pretenderei però, in cambio, e come arma totale contro inefficenze e corruttela, la trasparenza totale, open data la chiamano gli anglofoni, delle attività della pubblica amministrazione.

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  4. Grazie, Dario, non avevo letto attentamente tutto il decreto, o forse nella versione commentata quel comma che parla dell'intermediario abilitato non c'era ancora. Nel mio commento avevo ragionevolmente ipotizzato che si ricorresse all'attuale rete di consulenti contabili, aggiungendo come provocazione l'idea del portale in self service.
    Sull'obbligo di segnalazione dalle banche all'Agenzia delle Entrate non sono altrettanto sicuro, anche su quel punto vedo un problema gigantesco di trasmissione ed elaborazione dei dati. Tenendo poi conto che gli attuali formati degli estratti conto non consentono di ricavare sempre le informazioni sulle controparti dei movimenti (lo si riesce a fare su RiBa e RID).
    Temo che sarà l'ennesimo tentativo di mettere il carro dell'uso dei dati a fini di controllo davanti ai buoi dell'efficientamento della gestione amministrativa delle imprese.

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  5. Bisogna spingere sull'XBLR. Se gli estratti conti fossere costruiti ed archiviati in un formato standard definito tramite l'XBRL, sarebbe semplice fare i controlli, oltre che agevolare la tenuta della contabilità e la spunta degli eventuali errori.
    Senza standard non vi è efficienza e quando lo standard diventa un bene pubblico ci deve pensare la pubblica autorità. Banca d'Italia c'è su questi temi? Qualcuno ci sta lavorando? Se su queste tematiche andiamo avanti carro e buoi saranno al posto giusto.
    Gira e rigira i temi sono sempre quelli, ma a parte dei gran tavoli (dove, probabilmente c'è anche un bel magna magna) non vedo risultati... Speriamo che la crisi serva a qualcosa.

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