lunedì 19 dicembre 2011

Tarantola (Banca d'Italia): principi contabili a prova di crisi

Segnalo la relazione di Anna Maria Tarantola Ronchi (Vice Direttore Generale della Banca d’Italia) al convegno celebrativo del decennale dell'OIC. Tra i molti punti analizzati, la relazione evidenzia le controindicazioni del fair value accounting applicato all'attività di banca commerciale, e commenta le ultime proposte degli standard setter (vedi slide IASB) in merito alle rettifiche di valore per deterioramento dei crediti.
In relazione a questo aspetto, pare acquisito l'abbandono dell'approccio macchinoso collegato al concetto ambiguo di incurred loss e alla sua applicazione mediante attualizzazione dei flussi (contrattuali e attesi). Ci si avvicina alle prassi operative delle banche, basate sulla distinzione tra portafoglio in bonis (good book) ed esposizioni deteriorate (bad book), con l'applicazione di accantonamenti collettivi "probabilistici" sul primo e di rettifiche specifiche sulle seconde.
In chiusura Tarantola auspica una convergenza, per le banche, tra principi contabili e regole di vigilanza prudenziale.

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