Dalla lunga intervista concessa da Corrado Passera al Sole 24 ore:
Il credit crunch continua a colpire le imprese e intanto sulla annosa questione dei debiti della Pa con le imprese, nonostante molte parole, non si è ancora capita la possibile soluzione…
È tutto collegato.
Il credito, soprattutto negli ultimissimi mesi, è diventata una vera criticità per tre fattori principali: carenza di liquidità da parte delle banche, ora attenuata grazie all'intervento della Bce di Mario Draghi; carenza di capitale delle stesse banche, peggiorata da norme eccessivamente procicliche; ma anche la grande quantità di credito forzoso che deriva dai pagamenti lenti e dallo scaduto, sia nel mondo privato sia in quello pubblico.
A quanto ammontano davvero questi crediti?Nell'intervista Passera promette una rapida riforma degli incentivi alle imprese: già il precedente governo si era attivato. Il problema è coordinare le azioni del Governo con quelle delle Regioni.
Nessuno ne conosce esattamente l'entità, ma potrebbe essere di almeno 100 miliardi tra pubblico e privato. È un'enormità di indebitamento forzoso che crea problemi finanziari ed economici alle aziende soprattutto più piccole, che occupa le linee delle banche e riduce le risorse a disposizione per finanziare l'operatività e gli investimenti. Dobbiamo riportare l'Italia in linea con le regole europee, ma senza mettere a rischio gli obiettivi di deficit e debito pubblico.
A quanto ammontano questi crediti? No, a quanto ammontano questi debiti della PA? Non è un gioco di parole. Sono tutti ordini passati alle imprese senza provvista per onorarli. Sono debiti della PA che non compaiono in alcuna statistica del debito pubblico. E' questa la difficoltà, dire pane al pane e vino al vino.
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