Col programma "Concretamente" (vedi news quiBrescia) la Provincia di Brescia apporterà 500.000 euro ai fondi rischi dei confidi operanti sul suo territorio. L'apporto rimpiazzerà un fondo di controgaranzia provinciale varato nel 2009 e, pare, finora mai escusso. Cito dall'articolo:
Oltre 60 milioni e 700mila euro di finanziamenti complessivi concessi dalle banca a 1.238 aziende bresciane a fronte di una controgaranzia della Provincia di Brescia di circa 15 milioni di euro. Sono questi i risultati ottenuti grazie al “Fondo di controgaranzia”, strumento introdotto dall’assessorato alle Attività produttive ed al lavoro, ancora nel 2009, per facilitare l’accesso al credito alle piccole e medie imprese. [...]C'è qualche amica o amico da Brescia che ci delucida su questa magia? Zero default per due anni, e poi la controgranzia si trasforma in denaro fresco.
“Nonostante l’andamento negativo della congiuntura economica nel corso del 2011, non si sono registrate insolvenze significative e tali da chiedere l’intervento del fondo di garanzia della Provincia, a riprova dell’ottimo operato dei Confidi: proprio per questo abbiamo deciso di trasformare la controgaranzia in un contributo al fondo dei Confidi al fine di migliorarne la dotazione”, ha spiegato l’assessore provinciale alle Attività produttive Giorgio Bontempi.
La cosa strana è che sul portale della Provincia ho trovato delibere di ammissione alla controgaranzia del febbraio 2012, come questa. Noto che sono accolte pratiche di confidi non necessariamente aventi sede nel bresciano. Non sono riuscito a trovare l'atto di risoluzione consensuale delle controgaranzie e il bando "Concretamente", che dovrebbero essere successivi, quindi molto recenti.
Sui bandi di soggetti provinciali, rimando alle considerazioni fatte per la Provincia di Benevento.
In ogni caso, la Provincia di Brescia ha fatto bene a estinguere le controgaranzie, interventi di dubbia efficacia e aperti per lunghi anni, con incombenze amministrative onerose per tutti.
PS (12/3): Ho parlato con un amico bene informato che mi ha aiutato a capire l'intervento della Provincia di Brescia. In origine, la Provincia ha scelto il fondo di contro-garanzia per poter monitorare le operazioni ammesse, verificando che fossero destinati ad aziende rispondenti al target. E' interessante precisare che la contro-garanzia prevedeva un cap rate del 7% alle perdite massime risarcite sulle esposizioni di ogni banca beneficiaria. Ora che i pool sono stati costituiti, e che il vincolo di destinazione è stato verificato, la Provincia ha acconsentito a trasformare il credito di firma in apporto di cassa "non segregato", con beneficio immediato per il patrimonio dei confidi. L'apporto cash ad ogni confidi ammonta a circa la metà del cap di perdita precedentemente contro-garantito nei confronti dello stesso.
Penso di aver intuito correttamente l'intento "semplificatorio" della decisione.
Caro Luca,
RispondiEliminami spiace che ultimamente intervengo poco (ma leggo, di fretta). Ciò prevalentemente per evitare di essere ripetitivo su concetti e opinioni già espresse. Detto ciò, ci siamo parlati riguardo il bando e Ti ho manifestato che ho accolto con favore la proposta della Provincia di Brescia. La Provincia, con un bando aperto, prima ha garantito i Confidi con garanzie non eleggibili. Ha quindi finanziamento per finanziamento verificato la concessione di nuova finanza (e quindi di garanzie). Raggiunto l'obiettivo, ha proposto un accordo a mio avviso di interesse sia per la Provincia, che ha dimezzato di fatto l'impegno, sia dei Confidi, che rispetto a una copertura potenziale (legata ai default), incasseranno meno ma certi e subito. A mio avviso ha funzionato.