In effetti non vedo l'utilità di ottenere un rating esterno senza alcun vantaggio dal suo utilizzo: un rating doppia B non dà alcun vantaggio di ponderazione delle garanzie personali. Le banche standard ponderano le garanzie eleggibili dei 107 in base al rating sovrano dell'Italia scalato in giù di una classe. Le banche IRB, se non applicano il metodo standard in via parziale, hanno i loro modelli di rating interno per i confidi. Ma l'argomento che taglia la testa al toro è che le garanzie personali eleggibili si fanno oggi soltanto se contro-garantite all'80% dal Fondo centrale. La pratica rating è meglio archiviarla fino a quando i confidi non avranno raggiunto un equilibrio meno dipendente dalle risorse pubbliche.
Nell'era dell'entusiasmo pre-Basilea, fino al 2008, Fitch "copriva" cinque confidi (Eurofidi, Federfidi Lombarda, Unionfidi, Artigianfidi Varese e Neafidi). Si sono ridotti a tre nel 2009 (vedi post).
Oggi l'unico confidi seguito dalle agenzie è Eurofidi, BBB- per Standard and Poor's (febbraio 2012) e BB+ per Fitch (marzo 2012). Anche Eurofidi sta entrando nella fascia di inutilità pratica del rating esterno.
Per i confidi vigilati oggi contano di più le ispezioni della Banca d'Italia delle analisi e della azioni delle agenzie di rating.
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