Sono sempre più intrigato dal peer to peer financing e dal crowd funding. Intendo la raccolta di capitali on line, nella forma di liberalità, prestiti o apporti di equity che si trattano, si eseguono e si amministrano via web, con il supporto di piattaforme o intermediari specializzati. In febbraio registravo l'interesse dell'Economist. Ora si scomoda anche Euromoney, la rivista dei mercati finanziari internazionali, con un articolo lungo e ricco di informazioni.
L'interesse dei big della finanza globale non è di per sé un marchio di qualità. Però fa capire che si sta muovendo qualcosa che potrebbe crescere e diventare importante. La scintilla è scoccata per il combinato disposto di tre fattori: (a) il razionamento feroce che sta colpendo il credito ai privati e alle micro-imprese (parlo degli USA); (b) l'abbondanza di capitali "smart" (hedge funds), o la presenza di più modesti capitali socialmente responsabili, amanti del kilometro zero; (c) la vivacità delle start-up tecnologiche legate in genere a pagamenti, credito e finanza online.
Secondo Euromoney, c'è spazio per operatori seri e ben capitalizzati interessati ai buoni rendimenti che i piccoli prestiti e le piccole partecipazioni possono offrire, al netto di costi di intermediazioni più bassi di quelli trattenuti da banche ingessate e iper-regolamentate. C'è spazio anche per i Ponzi e i Madoff, purtroppo, ma pare che i primi entranti si stiano dando molto da fare per costruirsi una reputazione. I rischi ci sono, e resteranno. Ci sono anche investendo in Borsa, o in titoli di Stato. Qui si può frazionare e selezionare in base al rating, o ad altri criteri. Però nessuno garantisce la liquidabilità prima della scadenza (ammesso che ci sia una scadenza).
Non siete curiosi anche voi? Io vi ho già buttato lì l'idea di un mini-private equity intermediato da confidi - business office. Un intermediario del genere potrebbe trovare su questo mercato dei co-finanziatori, ai quali potrebbe dare elementi di valutazione molto più ricchi e vissuti rispetto ad una visura da credit bureau.
Pensiamoci.
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