Quest'anno il consueto saluto di fine anno prende la forma di un video. In 13 minuti racconto con l'aiuto di fatti e metafore la storia dei confidi nel dopo-crisi, fino all'oggi. Con qualche idea (e tanti auguri) per affrontare il nuovo anno.
Il video è la versione ridotta della relazione al Convegno RES di Verona del 6 dicembre.
Nei prossimi giorni, lo prometto, mi rimetto a studiare e a scrivere cose con formule, tabelle e grafici (un articolo sulle garanzie cappate e la tranched cover, per essere precisi).
Segnalo dal forum di fermareildeclino.it una discussione sull'incidenza dei costi della consulenza obbligatoria:
RispondiEliminahttp://www.fermareildeclino.it/forum/topic/se-eliminiamo-anche-i-costi-diretti-per-adempimenti-fiscali-facciamo-il-bene-della-pmi-e
Dice cose affini a uno spunto finale del mio video-
Professore, mi spiace dirlo, ma il suo è un pessimo augurio di inizio anno. La apprezzavamo per la sua competenza (mi sono formato sui suoi scritti rigorosi e oggettivi). Da qualche tempo, la vedo indossare i panni del tribuno che raccoglie e amplifica le voci più rissose e interessate contro i confidi seri.
RispondiEliminaNel video, lei si appella retoricamente all'unità tra confidi, ma con quale coraggio, se poi semina quotidianamente zizzania da queste pagine? I confidi lei li dipinge come degli sprovveduti in balia di cose che non capiscono e di rappresentanti miopi e incapaci. La realtà è ben diversa. I confidi affrontano da anni una realtà dura con il massimo della responsabilità e della motivazione etica. Le Federazioni di settore hanno lavorato bene, come possono testimoniare i molti esponenti delle istituzioni e dell'ABI con cui hanno saputo interloquire al fine di orientare l'evoluzione di un quadro normativo di estrema complessità. I confidi hanno saputo davvero (qui ha detto giusto) cambiare pelle, in una congiuntura difficilissima sono rimasti accanto alle imprese. Ora chiedono i mezzi per continuare a farlo. E' così semplice! Chi, come lei, contesta la validità dell'esperienza storica e nega l'urgenza del sostegno nel quadro attuale, vuole semplicemente togliere di mezzo questi scomodi difensori civici delle ragioni delle imprese per dare ancora più spazio alle banche.
Torni ad essere lo studioso stimato di un tempo, sarà il miglior auspicio per il nuovo difficile anno che ci aspetta.
A me non sembra proprio che il Professore semini zizzania, piuttosto mi sembra che cerchi di portare delle osservazioni costruttive al sistema. Credo abbia profondamente ragione, quando scrive: "Tutti confidi!!!! "Solo in Italia abbiamo una tale frammentarietà!!! Con un mondo così pervaso da incoerenze. E' vero, alcuni confidi hanno cambiato pelle, ma i loro cugini ?!? E' possibile che è sempre Darwinista l'evoluzione della specie?!? Non potremmo qualche volta capire dove arriveremo prima di arrivarci e quindi iniziare a mutare da soli. Io vedo solo ancora troppi personalismi, troppe poltrone e e troppi giocattoli. Diamo uno sguardo, alla Spagna, alla Francia o alla Germania.....come direbbe qualcuno: " e nnamo su!!!"
RispondiElimina@Anonimo delle 00:23, come ho scritto la chiacchierata che accompagna il video è in presa diretta, più o meno come è venuta fuori al convegno RES di Verona del 6 dicembre. Anch'io mi sono domandato perché mi vengono fuori questi messaggi di pancia, pre-economici e pre-gestionali (come si direbbe pre-politico in un dibattito elettorale). Forse perché senza una scelta di valore non si possono affrontare i problemi economici e gestionali. Scegliere per la coesione e l'unità del settore viene prima di dire se la soglia di iscrizione all'Albo dei confidi maggiori deve essere innalzata, lasciata a 75 milioni o abolita. Le scelte normative, organizzative, operative sono una conseguenza della scelta di valore di esserci per restare e fare quello per cui si è nati.
RispondiEliminaComunque, preciso che non ho criticato le persone del mondo confidi, con cui c'è sempre stato un rapporto di rispetto reciproco e di cordialità. Ne ho soltanto raccontato le vicende. C'è stato un grande sforzo, lo riconosco. Però troppe energie (anche intellettuali) sono state spese per difendere lo status quo. Comprensibile, ma inadeguato. Oggi non accetto più la tesi "siamo utili, difendiamo l'esistente, poi vediamo se e come cambiare". Tutti si devono rimettere in gioco, l'alternativa è chiudere, per tutti, cambia soltanto la data di scadenza del prodotto. La pretesa che tutti siano salvati restando così come sono è irrealizzabile, e con tutti intendo tutti i confidi, i grandissimi, i grandi, i medi, i piccoli e i piccolissimi.
http://www.bancaditalia.it/media/comsta/2013/Ivass.pdf di questo cosa ne pensate?
RispondiEliminaInteressante, ci ho scritto un post:
RispondiEliminahttp://alea-smefin.blogspot.com/2013/01/corrado-baldinelli-nominato-segretario.html