Ieri ho partecipato alla tavola rotonda organizzata da Fidimpresa Marche, confidi 107 affiliato a CNA, a Colli del Tronto (AP). Una serata interessante e piacevole, con qualche sorpresa.
Il bilancio 2012 di Fidimpresa Marche (lo trovate qui) segna un'operatività che non ha conosciuto la flessione dei volumi che si è invece osservata in molti altri confidi. Il portafoglio garanzie a fine 2013 ha raggiunto 230 milioni di euro. Il conto economico ha chiuso con una perdita di 195 mila euro, con rettifiche su garanzie e crediti per 1,86 milioni. Ho notato una certa importanza del costo del personale e delle spese amministrative, che assorbono complessivamente 4,3 milioni. Le esposizioni deteriorate, monitorate con attenzione, presentano buoni livelli di copertura con rettifiche e dotazione di patrimonio. Potete trovare nella nota integrativa una spiegazione chiara dei profili di rischio e della composizione del patrimonio di vigilanza, passato da 25,6 milioni a fine 2011 a 27,4 milioni a fine 2012.
Alle 18.00 è cominciata la tavola rotonda, moderata da Marco Marcatili, analista di Nomisma. Ha introdotto il Presidente del confidi Alberto Barilari, imprenditore pesarese (qui il bel sito della sua società Neomec, che produce macchine per la lavorazione del legno e del vetro).
Il Presidente ha fissato alcuni temi, soffermandosi sulla prima urgenza, quella di agire contro il rischio di credit crunch a fianco degli artigiani. Ha poi catturato l'attenzione dei relatori il progetto di "confidone" marchigiano auspicato dall'Amministrazione regionale (rappresentata da Sara Giannini, assessore alle attività produttive). Si tratta di un'ipotesi di aggregazione che dovrebbe unire in un forte "107" le realtà dell'artigianato, ovvero Fidimpresa (confidi unico di area CNA), e i confidi affiliati a Confartigianato che sono un 107, la Cooperativa Pierucci di Macerata, e diversi 106. Il tutto con la partecipazione straordinaria di Società Regionale Garanzia Marche (confidi 107 con ruolo forte degli stakeholder pubblici che opera sul 1° grado, anche in co-garanzia con gli altri player regionali, e sul 2° grado.
Si sono espressi a favore dell'ipotesi di aggregazione, oltre all'Assessore, anche il Presidente della CNA regionale Renato Picciaiola e il consulente Alberto Russo (da me conosciuto al convegno RES di Verona dello scorso dicembre). Più cauto Leonardo Nafissi, in rappresentanza di Fedart Fidi. Per parte mia ho fatto l'avvocato del diavolo, ovvero colui che mette alla prova la solidità di una vocazione, quella alla fusione nel caso specifico; ho ricordato che la fusione ha senso economico se produce una riduzione del rapporto tra spese amministrative e stock garantito, che occorre una scrupolosa due diligence dei rischi apportati (segnalando prima del matrimonio eventuali debolezze), e che tutti i partner devono crederci, e non aderire malvolentieri, esigendo in contraccambio degli indennizzi in forma di margini commerciali o di altro tipo che depauperano la nuova creatura.
Rispetto ad altri recenti interventi, ho tenuto un tono più discreto, anche per non confermare i timori di Leonardo Nafissi sulla vena polemica che gli è capitato di riscontrare in aleablog (più nei commenti che nei miei post). All'inizio ho ripreso il tema portato a Bergamo dell'intervento dei confidi nella soluzione delle crisi d'impresa. Avevo annotato un pensiero finale che però ho tenuto per me. Eccolo:
Alla tavola rotonda, e al momento formale di assemblea dei soci, è seguita una cena molto conviviale, con un sottofondo musicale e, sorpresa!, uno spettacolo di arte varia ispirato a "Moulin Rouge" di Baz Luhrmann con incursioni nel terreno del burlesque. Una scelta molto apprezzata dai numerosi convitati. Seduto al tavolo a ridosso del proscenio, ho provato una certa apprensione, con effetto sedativo analogo all'assunzione di una forte dose di bromuro (me ne sono reso conto nei passaggi più audaci dello show). Nella precedente visita del 2008 avevo assistito a una sfilata di modelli creati e indossati con disinvoltura dalle studentesse dell'Istituto professionale della moda. Segno che nelle Marche piace trascorrere serate allegre e colorate.
Per finire, mando un caro saluto al direttore Giancarlo Gagliardini per l'invito-bis, e al suo vice Silvio Purgatori che ha organizzato molto bene l'evento. A questi convegni mi capita di incontrare diversi lettori di aleablog, e confesso che mi fa piacere: un caro saluto anche a loro.
Il bilancio 2012 di Fidimpresa Marche (lo trovate qui) segna un'operatività che non ha conosciuto la flessione dei volumi che si è invece osservata in molti altri confidi. Il portafoglio garanzie a fine 2013 ha raggiunto 230 milioni di euro. Il conto economico ha chiuso con una perdita di 195 mila euro, con rettifiche su garanzie e crediti per 1,86 milioni. Ho notato una certa importanza del costo del personale e delle spese amministrative, che assorbono complessivamente 4,3 milioni. Le esposizioni deteriorate, monitorate con attenzione, presentano buoni livelli di copertura con rettifiche e dotazione di patrimonio. Potete trovare nella nota integrativa una spiegazione chiara dei profili di rischio e della composizione del patrimonio di vigilanza, passato da 25,6 milioni a fine 2011 a 27,4 milioni a fine 2012.
Alle 18.00 è cominciata la tavola rotonda, moderata da Marco Marcatili, analista di Nomisma. Ha introdotto il Presidente del confidi Alberto Barilari, imprenditore pesarese (qui il bel sito della sua società Neomec, che produce macchine per la lavorazione del legno e del vetro).
Il Presidente ha fissato alcuni temi, soffermandosi sulla prima urgenza, quella di agire contro il rischio di credit crunch a fianco degli artigiani. Ha poi catturato l'attenzione dei relatori il progetto di "confidone" marchigiano auspicato dall'Amministrazione regionale (rappresentata da Sara Giannini, assessore alle attività produttive). Si tratta di un'ipotesi di aggregazione che dovrebbe unire in un forte "107" le realtà dell'artigianato, ovvero Fidimpresa (confidi unico di area CNA), e i confidi affiliati a Confartigianato che sono un 107, la Cooperativa Pierucci di Macerata, e diversi 106. Il tutto con la partecipazione straordinaria di Società Regionale Garanzia Marche (confidi 107 con ruolo forte degli stakeholder pubblici che opera sul 1° grado, anche in co-garanzia con gli altri player regionali, e sul 2° grado.
Si sono espressi a favore dell'ipotesi di aggregazione, oltre all'Assessore, anche il Presidente della CNA regionale Renato Picciaiola e il consulente Alberto Russo (da me conosciuto al convegno RES di Verona dello scorso dicembre). Più cauto Leonardo Nafissi, in rappresentanza di Fedart Fidi. Per parte mia ho fatto l'avvocato del diavolo, ovvero colui che mette alla prova la solidità di una vocazione, quella alla fusione nel caso specifico; ho ricordato che la fusione ha senso economico se produce una riduzione del rapporto tra spese amministrative e stock garantito, che occorre una scrupolosa due diligence dei rischi apportati (segnalando prima del matrimonio eventuali debolezze), e che tutti i partner devono crederci, e non aderire malvolentieri, esigendo in contraccambio degli indennizzi in forma di margini commerciali o di altro tipo che depauperano la nuova creatura.
Rispetto ad altri recenti interventi, ho tenuto un tono più discreto, anche per non confermare i timori di Leonardo Nafissi sulla vena polemica che gli è capitato di riscontrare in aleablog (più nei commenti che nei miei post). All'inizio ho ripreso il tema portato a Bergamo dell'intervento dei confidi nella soluzione delle crisi d'impresa. Avevo annotato un pensiero finale che però ho tenuto per me. Eccolo:
Concludo con due apparenti divagazioni. La prima è una domanda posta da Papa Francesco ai movimenti ecclesiali riuniti a Roma domenica scorsa: "Siamo coraggiosi per andare per le nuove strade che la novità di Dio ci offre o ci difendiamo, chiusi in strutture caduche che hanno perso la capacità di accoglienza?". La seconda è il ricordo di Carlo Urbani, il medico (marchigiano) ucciso dieci anni fa dalla SARS, la malattia che ha contribuito a conoscere e a debellare con le sue ricerche culminate nel sacrificio della sua stessa vita. Stare vicino alle imprese oggi impone di cercare nuove strade, ma questo implica un coinvolgimento personale, l'assunzione di un rischio. Soltanto persone come Carlo Urbani possono segnare l'inizio di un percorso di conoscenza vera delle situazioni, e quindi di risposte nuove e più adeguate. Soltanto così può rinascere la speranza.Nelle considerazioni conclusive, l'assessore Giannini ha fatto cenno all'attuazione della norma del Decreto sviluppo bis sul passaggio di fondi pubblici a patrimonio dei confidi. Come sospettavo, la fruizione di questo beneficio da parte dei confidi non è banale: ci sono aspetti problematici, primo fra tutti il rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato.
Alla tavola rotonda, e al momento formale di assemblea dei soci, è seguita una cena molto conviviale, con un sottofondo musicale e, sorpresa!, uno spettacolo di arte varia ispirato a "Moulin Rouge" di Baz Luhrmann con incursioni nel terreno del burlesque. Una scelta molto apprezzata dai numerosi convitati. Seduto al tavolo a ridosso del proscenio, ho provato una certa apprensione, con effetto sedativo analogo all'assunzione di una forte dose di bromuro (me ne sono reso conto nei passaggi più audaci dello show). Nella precedente visita del 2008 avevo assistito a una sfilata di modelli creati e indossati con disinvoltura dalle studentesse dell'Istituto professionale della moda. Segno che nelle Marche piace trascorrere serate allegre e colorate.
Per finire, mando un caro saluto al direttore Giancarlo Gagliardini per l'invito-bis, e al suo vice Silvio Purgatori che ha organizzato molto bene l'evento. A questi convegni mi capita di incontrare diversi lettori di aleablog, e confesso che mi fa piacere: un caro saluto anche a loro.
Professore, sono le prediche del Papa che le fanno da sedativo. Venga più spesso nelle Marche.
RispondiEliminaAiuti di stato ? Incredibile! Del tutto inattesa!
RispondiEliminaPer quanto riguarda tempi e modalità è stato detto qualcosa? Le realtà del commercio, della cooperazione, dell'agricoltura e dell'industria entreranno in questa partita?
RispondiEliminaSul tema della "scrupolosa due diligence" quali sono stati gli effetti? In buona sostanza, pensa che il confidone delle Marche sia sulla stessa lunghezza d'onda di quello intersettoriale ligure o piuttosto dei confidoni settoriali emiliani, toscani ecc ecc?
Mi incuriosisce il commento sulle spese amm.ve, quale dovrebbe essere il benchmark?
Rispondo solo ora. Delle modalità non si è parlato in dettaglio. I confidi di altri settori al momento (se ho capito bene) non sono al tavolo.
RispondiEliminaGli effetti della scrupolosa due diligence non si vedono finché la stessa non viene eseguita.
Quanto all'incidenza delle spese amministrative sullo stock garantito, mi è capitato di vedere tra i confidi di 1° grado valori compresi tra lo 0,9% e il 2,8%. Non esiste un benchmark, perché dipende molto da come è organizzata la distribuzione. Comunque è una componente di costo che finisce dritta dritta nella commissione annua di equilibrio. Se è il 2%, un 2% della commissione annualizzata se lo pappa la copertura delle spese amministrative.
Società Garanzia Marche con perdita di oltre 700mila Euro, Cooperativa Pierucci che ancora deve pubblicare bilancio (forse deficitario?): non è che Fidimpresa (unica solida) va a coprire i buchi degli altri e si crea un megacarrozzone che sta in piedi solo se paga Pantalone (noi contribuenti)?
RispondiEliminaUna perdita nel 2012 può essere giustificabile, e meglio una perdita di una sottostima delle rettifiche. Bisogna vedere se il patrimonio è adeguato.
RispondiEliminaNon ho una risposta, occorre appunto una due diligence che tracci una situazione aggiornata dei rischi e dei valori patrimoniali, e che metta in luce le sinergie ottenibili dalla fusione (non dimentichiamo che ci sono anche i lati positivi).