L'assessore Mario Melazzini ha riferito (vedi comunicato della Regione Lombardia) della due diligence svolta tramite Federfidi Lombarda (vedi convenzione) sul sistema dei confidi operanti in Lombardia. Ricordo che la Regione ha deciso questa verifica sul campo in giugno, a corredo della conversione in capitale dei prestiti subordinati concessi ai confidi nel novembre 2009 (vedi post).
Qui la delibera della Giunta regionale del 12/12 con la presa d'atto della due diligence.
Cosa è emerso dalla due diligence? Cito dal comunicato:
Qui la delibera della Giunta regionale del 12/12 con la presa d'atto della due diligence.
Cosa è emerso dalla due diligence? Cito dal comunicato:
Il sistema lombardo dei Confidi, rispetto alla dimensione patrimoniale, appare nel suo complesso adeguato, seppure caratterizzato da singole situazioni molto diverse. Prendendo in considerazione l'aspetto operativo e organizzativo, emergono forti differenze tra i Confidi iscritti nell'elenco degli intermediari vigilati da Banca d'Italia e gli altri. In generale, esistono comunque ampi spazi di miglioramento. [...]Se volete una cronaca immaginaria più scanzonata della due diligence, la trovate nella terza non notizia di questo post pre-vacanziero.
I NUMERI - L'analisi è stata condotta su 33 Confidi (di cui 29 lombardi) che operano nel mercato lombardo. Le imprese socie sono 369.000. Il volume delle garanzie riferito ai 33 Confidi analizzati ammonta a circa 8 miliardi di euro (pari al 40% del totale delle garanzie mutualistiche erogate in Italia), che hanno generato 15,3 miliardi di finanziamenti garantiti alle imprese (dati al 30 giugno 2013). Lo stock di garanzie riferito alle sole imprese lombarde socie dei Confidi (circa 240.000) ammonta a 3,2 miliardi di euro, pari a 6,4 miliardi di finanziamenti alle imprese.
ANALISI E INTERVENTI CONSEGUENTI - "Questa attività di 'due diligence' - spiega l'assessore Mario Melazzini - ci ha permesso di accertare, attraverso una raccolta puntuale di informazioni qualitative e quantitative, le effettive condizioni economiche, patrimoniali e finanziarie del sistema della garanzia, evidenziando gli elementi di forza e le criticità". "Dopo la delibera del maggio scorso che ha stanziato oltre 22 milioni per rafforzare il patrimonio dei Confidi - aggiunge l'assessore - grazie ai dati raccolti, siamo ora in grado di indicare ulteriori interventi e proporre nuovi percorsi di sostegno, che saranno condivisi con le Camere di Commercio, Finlombarda e Federfidi". Primo esito operativo è la nascita di una Cabina di Regia, che si insedierà subito dopo la pausa natalizia, e di un tavolo tecnico con il preciso compito di definire il modello di intervento e i singoli strumenti per rilanciare il sistema di garanzie.
Il rapporto nasce dall'elaborazione di una miniera di informazioni contabili, operative e legali che raramente sono state raccolte in indagini analoghe svolte da enti pubblici. Penso che rimarrà un documento riservato.
E ora, che cosa deciderà di fare la Regione? Lo sforzo di intelligence si tradurrà in un intervento radicale sulla struttura del sistema confidi? E' presto per dirlo. Il comunicato parla di primi passi più morbidi (nascita di una cabina di regia e di un tavolo tecnico). Non so a quanto ammontino i fondi freschi che la Regione è disposta a stanziare per i confidi nei prossimi anni, ma immagino che non siano sufficienti a trainare una rivoluzione (che so, la creazione di un unico "confidone" lombardo).
In ogni caso, auguri per quanto si farà nel nuovo anno.
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