domenica 2 febbraio 2014

La voce dei confidi 106 in un Convegno di Confesercenti Abruzzo e Coopcredito a Pescara il 10 febbraio

Riprendo dal forum Linkedin l'annuncio del convegno "I Confidi alla prova del futuro. Dalla Legge di Stabilità 2014 al Fondo di Garanzia: il ruolo dei confidi '106' al fianco delle piccole imprese", in programma per il prossimo 10 febbraio a Pescara. E' promosso dalla Confesercenti abruzzese, assieme al Confidi Coopcredito ed al consorzio CoSviG. Si terrà dalle 16.00 nella sala conferenze del complesso Torri Camuzzi (largo Delli Castelli, via Aterno 10). L'ingresso è libero e il programma completo sarà disponibile sui siti www.coopcredito.it e su www.confesercentiabruzzo.it.
Fra i relatori, oltre ai dirigenti di Confesercenti e Coopcredito e degli altri confidi abruzzesi e delle regioni limitrofe, ci saranno il sottosegretario Giovanni Legnini e Guido Triolo, responsabile dell'Ufficio credito di Confesercenti Nazionale.
Il convegno si propone di aprire un dibattito tra i confidi d'Abruzzo e delle regioni limitrofe sul ruolo e le prospettive dei confidi "106".
In questi giorni in cui AssoConfidi porta in Parlamento il Ddl sulla riforma del sistema confidi, l'esperienza dei promotori del convegno fornisce spunti interessanti. Nella pagina sul Catalogo dei servizi (dal sito di Coopcredito) si apprende che questo importante confidi 106 abruzzese offre garanzie su varie linee di finanziamento (con risorse della Regione e di altri sponsor locali), assistenza alle domande di incentivi di vario genere (credito, lavoro, formazione) e anche, attraverso il consorzio nazionale COSVIG, accesso alla garanzia del Fondo centrale. Garanzia diretta, non contro-garanzia. In questo modo Coopcredito offre (mediatamente, come agente di COSVIG) la garanzia eleggibile del Fondo centrale senza assumere rischio diretto. Dalla mappa delle sedi territoriali notiamo che COSVIG ha proprie delegazioni dirette nelle regioni del Mezzogiorno in senso stretto (da Puglia e Campania in giù) e nelle isole.
Questo per dire che la concorrenza nel "mercato" della garanzia creditizia ha dinamiche molto particolari. I confidi industriali sono in difficoltà nel convincere la loro clientela di taglia media a usufruire della loro  contro-garanzia (e pagarne il costo) anziché farsi garantire direttamente dal Fondo centrale, se la banca è attrezzata per ottenerla senza aiuto del confidi. I confidi small business sono invece in competizione con "agenzie" lato sensu che prestano servizi di mediazione creditizia tra i quali l'accesso al Fondo centrale. Le suddette agenzie sono realtà professionali indipendenti (e private) talora legate alle reti distributive di grandi confidi, oppure (è il caso di COSVIG) affiliate ad associazioni di categoria (qui parliamo di Confesercenti). Forse val la pena ricordare che alla stessa Associazione fa riferimento Italia Comfidi, il confidi 107 secondo per dimensioni, con base a Firenze e attivo nelle regioni del Nord.
Questo è soltanto un esempio. Potremmo andare a mappare la presenza nel settore di altre sigle (non di tutte), e troveremmo mosaici altrettanto variegati.
In questo ecosistema entropico e per nulla trasparente che spazio può esserci per i confidi vigilati che offrono garanzie su proprio patrimonio? Gli aiuti al ristoro del capitale che i 107 legittimamente chiedono sono per buona parte richiesti per coprire le diseconomie di un modello operativo insostenibile, in questo "mercato".
Che senso ha parlare di "sistema confidi" senza una vera riforma

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