mercoledì 25 marzo 2015

Fondo centrale Pmi: come è cambiato il peso della garanzia diretta dal 2013 a oggi

Ho scaricato dal sito del Fondo centrale i dati sulle operazioni approvate (di cui ho conosciuto l'esistenza in questa occasione) al 19 marzo 2015. Ho elaborato un grafico che riassume l'andamento mensile nel 2013-14 e nei primi mesi del 2015 delle due tipologie di operazioni che hanno peso quasi esclusivo sull'operatività del Fondo: le . Ho elaborato tre grafici dell'andamento dei volumi garantiti, dell'importo medio garantito per operazione e del peso percentuale, distinguendo per tipo intervento (garanzia diretta in viola vs. controgaranzia in verde), e per tipo operazione ("operazioni con durata superiore a 36 mesi"vs. "altre operazioni finanziarie", che ho ribattezzato per semplicità "a medio-lungo termine" in colore scuro e "a breve termine" in colore chiaro):

cliccare per ingrandire

Si nota che sono state le operazioni a medio-lungo termine a trainare la crescita della garanzia diretta, con un'accelerazione nel 2014. Penso che dietro questo fenomeno stia anche il prezzo politico della garanzia del Fondo, che non è differenziato per durata dell'operazione (vedi Disposizioni operative a pag. 101). Con una commissione che va da zero all'1% la banca si garantisce su un prestito con diversi anni di durata, su quale percepisce un tasso di interesse. Anche il confidi lo può fare, ma deve caricare una commissione che copre i suoi costi operativi e la quota di rischio a suo carico per tutta la durata dell'operazione. Chiaramente la banca è facilitata nel proporre un pacchetto più appetibile in termini di costo complessivo per l'impresa. In molti casi il confidi non può nemmeno fare un'offerta perché non ha patrimonio o fondi rischi sufficienti per sostenere l'esposizione oltre il breve.
Che cosa ne pensate?

4 commenti:

  1. ...strano che nessuno abbia ancora commentando quanto da Lei postato. Questo infatti è il cuore del problema dei Confidi e visto che con la sola nostra garanzia valiamo poco, anzi pochissimo, vorrei capire come intendiamo affrontare il futuro in queste condizioni....nella speranza che non venga fatto un altro convegno sul tema. Per carità non vorrei essere frainteso ma mi sembra che ormai ci siamo detti tutto e il contrario di tutto se però non riusciamo a fare qualcosa rimarrà ben poco di cui discutere a breve.

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  2. Il sistema dovrà, anche se rimanda la cosa il più possibile, fare i conti con sè stesso.
    Certo che appiattirsi soltanto sull'operatività a valere sulle risorse pubbliche non giustifica diversi protagonisti ma a questo punto basterebbe un solo soggetto "gestore/erogatore" di MCC a livello nazionale.

    Se invece si prova a percorrere nuove strade magari qualcosa di interessante ne viene..

    Rimangono tuttora poco battute o inesplorate:
    - le garanzie commerciali (affitti, ordini..);
    - le posiizoni di credito delle PMI nei confronti dell'amministrazione pubblica;
    - le garanzie finanziarie rilasciate a non banche, intermedari 107, fondi, veicoli per la cartolarizzazione..

    Qualcosa di nuovo e diverso da fare c'è! E purtroppo molto probabilmente la gestione delle risorse "agevolative" non può rappresentare certo la sedia su cui adagiarsi perchè è a mala pena una stampella..

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  3. Si certo tra poco possiamo anche pensare di vendere libri e film in dvd per "arrotondare" così come hanno fatto poste italiane. Sta di fatto che se il pubblico che prima ci ha aiutato a crescere confidando nel nostro lavoro ora invece ci toglie le risorse e in più ci fa concorrenza non è facile preventivare un futuro roseo. Nessuno pensa di appiattirsi sulle risorse pubbliche, anzi per me sono più un fastidio che una vera risorsa visto la continua questua per averle, ma anche le altre strade non sono mica così immediate e facili. Nel frattempo il patrimonio svanisce. Il problema vero è che qualcuno, Stato,ci deve dire se i Confidi rientrano realmente nei propri piani e come. Così almeno una volta per tutte sapremo che decisioni prendere per il futuro.

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  4. Due citazioni "a dda passa' 'a nuttata" oppure "calate iunco, c'ha dda passa' a piena" per dire la stessa cosa.
    Il boom di garanzie dirette comincia nel 2013 e siamo ad aprile 2015. È ancora presto per le escussioni di garanzie dirette.
    Aspettiamo e vediamo quanto saranno brave le banche a destreggiarsi con le assurde regole previste per farsi pagare le escussioni.
    Stringete i denti, confidi. Ne riparliamo presto.

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