Ieri con Davide Panizzolo abbiamo partecipato ad un incontro a Padova presso Infocamere, la società consortile che gestisce l'infrastruttura IT delle Camere di commercio e quindi il Registro delle imprese.
Già avevo riportato sul blog gli articoli del Decreto Bersani sui bilanci in formato elettronico. Ieri ho raccolto qualche particolare in più sulla genesi del provvedimento, e sul piano per dargli attuazione.
Come ricorderete, in maggio Infocamere e Ordini dei commercialisti e dei ragionieri hanno lanciato la sperimentazione del deposito presso il Registro imprese del bilancio in formato XBRL. L'Agenzia delle entrate, avendo appreso della sperimentazione, ha pensato "Che bella idea! Così potremo acquisire in formato elettronico le informazioni anagrafiche e i dati di bilancio da allegare alle dichiarazioni dei redditi delle società". Oggi i dati contabli sono acquistati da banche dati commerciali, con una spesa annua di qualche milione di euro.
L'idea è diventata norma nel giro di poche settimane. L'impatto sul progetto XBRL è impressionante: da una fase sperimentale, dove si era liberi di gestire tempi e contenuti, si è passati alla fase attuativa, con scadenze stringenti: la tassonomia XBRL da approvare entro dicembre (2006), l'obbligo di presentazione in quel formato da marzo (2007).
Ci vuole gradualità nell'applicazione, non ci sono alternative. Sulle prime scadenze, si potrà chiedere una versione parziale in XBRL dei documenti di bilancio, una scheda di informazioni anagrafiche, il conto economico, lo stato patrimoniale, le altre informazioni che servono all'Agenzia delle entrate. Gli strumenti ci sono già, li abbiamo sperimentati in maggio. Basta che i software contabili producano due tabelle, una generale di abbinamento tra i codici conto riepilogativi e gli elementi XBRL, e una seconda con i valori di bilancio abbinati agli anni e ai codici conto. I vendor ci stanno già lavorando, così ci ha assicurato Assosoftware, la loro associazione. A questo punto creare l'istanza di bilancio in XBRL è semplice. In maggio Infocamere ha fornito gratuitamente un foglio elettronico che lo fa, partendo dalle suddette tabelle (messo a punto a qui Trento). Se gli sviluppatori si impegnano, per marzo 2007 i fornitori potrebbero rilasciare un aggiornamento dei pacchetti gestionali per produrre automaticamente l'istanza XBRL e allegarla al file pdf da depositare presso il Registro imprese.
Per i documenti di corredo (Nota integativa e relazioni varie), lasciateci un po' di tempo. Il formato è più complesso (testo + tabelle a struttura varia), e le soluzioni informatiche da proporre non sono così banali. Sulla tassonomia per la nota integrativa si procede velocemente, ma ci vorrà qualche mese per concordare i contenuti e le tecniche con gli Ordini e i fornitori di software.
Il decreto Bersani ha dato un colpo di acceleratore a un processo che era già in marcia. L'interesse per XBRL cresce. Serve ora dimostrare, in concreto, i vantaggi che questa tecnologia può dare alle imprese.
Luca
Condivido che il lavoro per la nota integrativa è ancora lungo. Il Decreto Bersani ci dà comunque una mano a vincere un certo scetticismo permeato nel corso dell'incontro con gli aderenti di Assosoftware. Proprio sul tema nota integrativa si intravedono le perplessità maggiori. Sull'argomento l'Italia è il primo paese europeo che si cimenta nella definizione di una tassonomia nazionale per questo documento.
RispondiEliminaGiuseppe Scolaro ha letto la situazione con realismo. La tassonomia IAS/IFRS nelle "explanatory disclosures" fornisce un esempio della struttura della nota integrativa. Lo scetticismo dei software vendor si attenuerà quando XBRL diventerà una tecnologia più familiare, e dimostrerà di essere utile.
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