venerdì 6 luglio 2007

Un pensiero all'assemblea Federconfidi



Cari amici,
mi spiace davvero non partecipare di persona all'assemblea che si tiene oggi a Roma.
Pensando a questo evento, mi sono venute in mente due idee veloci. Se fossi presente, le avrei proposte come argomento di conversazione durante il buffet.

Prima idea: Federconfidi è preoccupata della possibile cessazione del Fondo centrale di garanzia per le PMI. Giustamente. Teme che le forme nuove di sostegno alla garanzia promosse dal Governo con il Fondo per la finanza d'impresa siano complesse, accessibli a pochi e controllate di fatto dalle banche e dalle finanziarie pubbliche (regionali e non). Lo capisco. Bene, allora perché i confidi non collaborano attivamente a una riprogettazione del Fondo centrale che salvi il meglio della sua tradizione (accessibilità, standardizzazione a livello nazionale), adeguando però l'impianto tecnico e procedurale / informatico ai requisiti di Basilea 2 e del quadro di mercato di oggi? Si possono fare tante cose interessanti: strutture di tranching, controgaranzie regionali e statali sui rischi senior, rating esterno dei pool, informatizzazione delle pratiche. Ce n'è per tutti i gusti, banche standard e IRB, 106 e 107, Nord Centro e Sud, imprese medie e piccole. Il Fondo centrale può diventare la piattaforma sulla quale il sistema cresce, e che rende possibili strutture innovative (come le cartolarizzazioni di vario genere). Non può rimanere quello che è oggi, però.

Seconda idea: Sui bilanci dei confidi abbiamo informazioni insufficienti, manca una "Relazione annuale" che copra l'intera popolazione, a livello intersettoriale. I rapporti settoriali pubblicati dalle singole associazioni sono interessanti, ma differenti per tempestività e dettaglio informativo. Bene, perché Federconfidi, con AssoConfidi, non promuove un sistema di raccolta strutturata delle informazioni di bilancio dei confidi (in forma elettronica) per avere una reportistica di sistema? Anche per i 106. Quelli che non vogliono o non possono comunicare queste informazioni, nel formato richiesto, dovrebbero essere esclusi dalle forme di aiuto pubblico (ricapitalizzazioni, accesso ai fondi di garanzia, gestione di contributi). Come fanno a difendere la loro credibilità di intermediari del rischio se non pubblicano un buon bilancio?

E' tutto. Godetevi la relazione del Presidente Bellotti, il dibattito, e il buffet

Luca

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