Gentili visitatori, sono tornato ieri sera dal primo tour dopo la ripresa settembrina. La prima tappa era Roma, raggiunta giovedì 6/9 con il solito volo delle 7.00 da Verona (Alitalia non distribuisce più i quotidiani, nonostante che il biglietto di sola andata mi sia costato 205 euro). La mattina era dedicata alla riunione del progetto misterioso n. 2 (tra poco si potrà svelare l'arcano). Nel pomeriggio sono passato a trovare gli amici di Banca Impresa Lazio, il direttore Enrico Pedretti, Francesco Palumbo, Michela D'Ippolito e il neo-acquisto Alberto Bosani, nella bella sede di via Clitunno (quartiere Trieste). La banca è pronta per avviare l'operatività, dopo non pochi mesi dall'autorizzazione della Banca d'Italia. Penso che arriveranno presto notizie interessanti per le Pmi del Lazio anche da questo fronte.
Alle 18.30 ho preso l'Eurostar per Milano, destinazione Bologna. Avevo molte carte da leggere, ma mi sono fatto tentare da un momento di relax nel vagone ristorante, gestione Chef Express. Chiamata alle 19.00, mezz'ora di attesa (problemi con le piastre, si è scusato il gentile cameriere), poi ci hanno servito il primo (scelta tra fusilli al pomodoro e fusilli al pomodoro con aggiunta di olive e capperi), il secondo (scelta tra arista di maiale con sughino al pomodoro e un prosciutto e melone annunciato ma poi dato per disperso), il contorno (insalata mista, fresca, ma servita già condita nel piatto del secondo, con base di sughino dell'arista), il dessert (scelta tra torta della nonna o al cioccolato e frutta fresca). Il tutto al prezzo di 30 euro, compresa mezza minerale e 30 centesimi di mancia. Qualità del cibo in linea con quella (passabile) della mensa universitaria di Trento.
O uomini della società concessionaria del servizio ristorazione ferroviaria, che vi costa andare oltre lo scialbore dell'attuale servizio, che è così da anni? Non pretendo gli chef dell'Orient Express in ogni carrozza, soltanto un po' di fantasia nei menu e nella fornitura delle materie prime e dei semilavorati da cui ricavare le portate. Mi fa venire in mente il "biscotto dolce grammi 50", somministrato alla prima colazione del servizio militare. Un prodotto minimalista concepito con l'unica preoccupazione di rispettare un capitolato d'appalto, destinato ad un consumatore che non può scegliere.
Smontato a Bologna, ho preso l'Intercity per Rimini, dove sono arrivato in orario alle 22.38. Alla stazione non c'erano taxi, e ho raggiunto a piedi l'albergo in 15 minuti, passando dal Viale Principe Amedeo, molto illuminato. Ho avuto il sentore che di lì a poco si sarebbe animato di vita notturna.
La mattina seguente, ho aspettato che Flavio Aldrighetti (partito la mattina dal Trentino) mi prelevasse in macchina, e con lui siamo andati al World Trade Center di San Marino. Lì abbiamo passato una giornata piacevole e interessante con il Consiglio di amministrazione dell'Ente Cassa di Faetano, la fondazione di origine bancaria con cui collaboriamo da qualche mese (vedi qui).
Siamo tornati a Trento in serata, con un'ora di extra-tempo per la coda da Imola a Bologna Borgo Panigale, scena che si ripete ogni mattina e sera da anni in questo snodo e in diversi altri della rete autostradale. Siamo un popolo di santi.
Flavio mi ha portato a Verona, dove ho recuperato la smefinmobile al parcheggio dell'aeroporto, e infine ho raggiunto casa.
Bene, non sono ancora in forma campionato, ma il motore ha ricominciato a girare.
Luca
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