Mi ha sorpreso il balzo delle azioni Vokswagen, che oggi hanno raggiunto in apertura il prezzo di €1.005, dopo aver chiuso a €210 venerdì. La capitalizzazione della società ($369 miliardi) ha superato quella della Exxon ($343 miliardi). Come è accaduto? Si è saputo (vedi articolo su ft.com, serve registrazione gratuita) che il gruppo Porsche ha accumulato con investimenti diretti in azioni ordinarie e posizioni lunghe in derivati una quota del 74,1% della VW, molto vicina ai 3/4 che le darebbero il dominio assoluto. Fa impressione che la Porsche – che vende circa 100,000 vetture all'anno e ha ricavi annuali di €7 miliardi – prenda il controllo della VW, che vende 6 milioni di unità con ricavi per €100 miliardi. Si sono così riuniti due nomi storici dell'industria tedesca che si possono far risalire entrambi a Ferdinand Porsche, che ha progettato il primo Maggiolino e ha contribuito a far nascere l'omonima fabbrica di vetture sportive.
Nel frattempo, si dice, diversi hedge fund impostavano arbitraggi stando lunghi sulla VW privilegiata e corti sull'ordinaria, fiduciosi nella chiusura del gap di prezzo, molto ampio, a favore della seconda. Non è escluso che la stessa Porsche abbia prestato le ordinarie agli ignari arbitraggisti i quali, accortisi di essere corti su una titolo quasi privo di flottante, sono corsi a chiudere le posizioni acquistando, ai prezzi esplosivi di cui sopra.
C'è chi parla di un grave danno d'immagine per la Porsche e la Borsa tedesca. Comunque finisca la vicenda, la storia è emblematica dei rapporti tra mercati finanziari e fondamentali che ci siamo abituati a vedere. E' davvero difficile, con questi sbalzi legati a movimenti di trading e manovre di controllo, e uno scenario di recessione grave e prolungata, puntare ad un ancoraggio delle valutazioni.
Cambiando mercato, lo stesso si può dire del massiccio apprezzamento dello yen sull'euro e su altre valute che ha preoccupato le autorità monetarie giapponesi: correzione brusca di un prolungato deprezzamento, pare causato dallo smontaggio di molti carry trade con cui si finanziavano ai bassissimi tassi in yen posizioni in asset a più alto rendimento, dismesse per la crisi dei mercati. Anche qui il rialzo consegue alla ricopertura di posizioni corte (vedi commento di Brad Setser).
Grande è il disordine sotto il cielo. La situazione è eccellente, come sentenziava Mao Zedong? Soltanto per pochi, e non è detto che gli vada sempre bene.
Luca
PS 29/10 Aggiornamento sulle mosse di Porsche da Bloomberg. L'azione della casa automobilistica è salita sulle attese di grossi utili ai danni dei fondi short squeezed.
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