mercoledì 3 dicembre 2008

La Provincia di Bolzano garantisce l'80% delle perdite dei confidi



Dal sito della Provincia Autonoma di Bolzano riprendo un interessante comunicato, che riguarda i confidi altoatesini da me analizzati con Eleonora e Flavio B in una ricerca del 2006:
La nuova misura approvata dalla Giunta prevede, nei casi di mancata solvibilità dell'azienda, che la Provincia rimborsi l'80% della garanzia fornita dalla cooperativa di garanzia del relativo comparto economico. La misura si riferisce solo a crediti assunti da aziende sane e in presenza di casi di crisi ben specificati.
L'intervento della Provincia contro la crisi finanziaria intende sostenere il mondo delle cooperative di garanzia dell'Alto Adige, riunito in una piattaforma di servizio, vale a dire Confidi, Terfidi, Fidimpresa, Socialfidi e la Cooperativa di garanzia per l'artigianato.
Dopo la decisione della Giunta verrà ora convocato un incontro con tutte le cooperative di garanzie per avviare la nuova misura, che si riferisce alle garanzie concesse entro il 31 dicembre 2010, il più presto possibile. Le singole coop possono beneficiare dell'intervento previsto dalla Giunta e otterranno nei casi di mancato introito le somme corrispondenti per il rispettivo fondo di garanzia.
Il provvedimento di fatto è una sorta di riassicurazione omnibus che la Provincia di Bolzano offre sui rischi di default sopportati dai confidi del suo territorio sulle garanzie rilasciate fino a tutto il 2010. Si tratta di un impegno di firma, che non comporta l'assegnazione ex ante di risorse a fondi rischi (o la costituzione di un fondo di controgaranzia), bensì l'intervento ex post a copertura dell'80% delle perdite.
Mi sorgono a questo punto due curiosità: (1) come viene stanziato questo impegno sul bilancio delle Provincia Autonoma di Bolzano? (2) è prevista una forma di limitazione degli interventi a copertura delle perdite?
Se la Provincia si impegnasse incondizionatamente e senza limiti la copertura in questione sarebbe assimilabile a una controgaranzia pubblica di ente territoriale per una quota pari all'80% delle esposizioni. Magari con qualche ritocco la si potrebbe far valere ai fini di Vigilanza anche per le banche standard (quali sono le Raiffeisenkassen altoatesine), con ponderazione 20%.
Chissà se ci hanno pensato (potrebbe ostare la limitazione dell'intervento a "casi di crisi ben specificati", che rende la garanzia condizionata).
Se qualcuno vede in questa misura un pozzo di San Patrizio, si rassicuri: un simile impegno della Provincia a ripianare pro quota le perdite opera da molti anni in forza di leggi provinciali applicate ai soli confidi dell'artigianato e del commercio, e non ha determinato uno sviluppo indiscriminato di garanzie ad alto rischio. Mi premuro, ad ogni buon conto, di ricordare agli amici di Bolzano che negli ultimi mesi imprese (e banche) che non ne avevano mai fatto uso si sono messe in fila per chiedere garanzie dei confidi. La nuova misura rischia di avere troppo successo.
Luca

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