Dall'Audizione del Governatore Mario Draghi alla Camera dei Deputati del 17 marzo:
Nel 2008 la raccolta delle banche italiane presso intermediari non residenti si è ridotta di quasi il 10 per cento. All’inaridimento dei flussi di provvista dall’estero le banche hanno fatto fronte ricorrendo alla raccolta presso le famiglie, soprattutto tramite il collocamento di obbligazioni. Questo ha consentito alla raccolta complessiva di continuare ad espandersi, non ne ha impedito un deciso rallentamento; il tasso di crescita medio è sceso dall’11 per cento del 2007 al 5 per cento del 2008; in gennaio si è confermato lo stesso valore.Tutto il documento è interessante, come questo commento di Oscar Giannino.
Nello stesso anno i prestiti al settore privato sono cresciuti a un tasso superiore (7,3 per cento). I finanziamenti concessi dalle banche di grandi dimensioni, che fanno maggiore affidamento sulla raccolta estera e sono più esposte alle pressioni dei mercati, hanno subìto una frenata più intensa. Le banche locali hanno invece mantenuto flussi di credito analoghi a quelli precedenti la crisi, anche grazie a un maggiore afflusso di fondi
Luca
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