martedì 18 agosto 2009

Un aneddoto monetario



Traduco liberamente la storiella istruttiva inviata da un lettore al Financial Times (l'ho ripresa da aleablog.com)
Da Mr Eric Keetch.
Sir, in una sonnacchiosa località turistica europea, con un'economia depressa e quindi nessun viaggiatore, c'è grande eccitazione quando alla reception un ricco ospite russo si presenta, comunica la sua intenzione di fermarsi per parecchi giorni e posa una banconota da 100 euro sul banco come caparra mentre chiede che gli siano mostrate le stanze disponibili.
Mentre gli mostrano le stanze, l'albergatore prende i 100 euro e li porta al macellaio, che gli sollecitava un debito. Il macellaio, a sua volta, paga il grossista il quale, a sua volta, paga l'allevatore che lo aveva rifornito.
L'allevatore corre a portare la banconota alla sua ragazza preferita, a cui doveva 100 euro per essersi con lei piacevolmente intrattenuto. E costei, a sua volta, si precipita all'albergo per saldare il conto delle camere messe a disposizione a credito.
Nel frattempo, il russo torna alla reception, dichiara che non ha trovato stanze soddisfacenti, si riprende i 100 euro e se ne va, senza farsi più rivedere.
L'immissione netta di moneta nell'economia locale alla fine è zero, eppure i debiti di tutti sono stati saldati.
E' questo il "quantitative easing"?
Aggiungo: è quello lo snodo critico per chiudere il circuito dei pagamenti?

Luca

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