venerdì 15 gennaio 2010

Paper di Fitch sulla "retention rule" che Bruxelles vuole introdurre nella cartolarizzazioni



FitchRatings ha pubblicato un paper interessante su EU Capital Requirements Directive (CRD) Retention Rule and Incentives in Securitisation (scarico gratuito con registrazione). Parla della regola che imporrebbe all'originator di una cartolarizzazione di trattenere una congrua quota di rischio degli attivi sottostanti, per evitare erogazioni sconsiderate in vista di un facile scarico agli investitori (come si è fatto con ABS e CDO subprime). L'UE vuole introdurla nella Direttiva europea sui requisiti di capitale (CRD) e lo stesso vogliono fare altri regulator, negli USA e altrove.
Giustamente il report conclude che l'applicazione della regole sarà complicata. La regola imporrebbe all'erogante di trattenere un “material net economic interest of at least 5%”, cioè il 5% del rischio della transazione. Ci sono diversi modi per mettere insieme il suddetto 5%, il più semplice è sottoscrivere la tranche di prima perdita per tale ammontare, ma si potrebbe in alternativa sottoscrivere il 5% di tutte le tranche, e ci sono altre opzioni considerate dall'UE.
Rimarranno problemi di asimmetria informativa, perché gli orginator avranno sempre più informazioni degli investitori avendo in carico l'erogazione e il servicing dei crediti. Se c'è leva, il rischio nella coda brutta della distribuzione si trasferisce sui non equity investors. Se non c'è leva, la cartolarizzazione non serve più a liberare capitale.
Ricordo che alle tranched cover garantibili dai confidi si applicano le regole della cartolarizzazione: bisogna quindi verificare se regole di "retention" più severe potranno intralciare la costruzione di tranched cover appetibili per le banche.

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