Riprendo dal Sole 24 ore le conclusioni del report di Standard & Poor's (scaricabile previa registrazione gratuita) in cui si stima una perdita sui crediti per il sistema bancario italiano, tra il 2009 e il 2011, di circa 59 miliardi di euro, cioè circa il 3,8% dei prestiti della clientela alla fine del 2008. Negli impieghi verso imprese, S&P stima tassi di perdita cumulati nel triennio 2009-11 del 5,1% (6,7% small business, 6,0% costruzioni, ben 13,5% nell'immobiliare).
Il peggio della crisi, dei suoi effetti per le banche, non è passato. Ora l'attenzione si sposta sulle banche locali che hanno aumentato le quote di mercato sugli impieghi. Assisteremo a non pochi downgrading, e magari qualche riorganizzazione.
E' importante che non si navighi alla cieca, che si cerchi di stimare la violenza dei colpi della crisi rispetto alla resistenza degli scudi patrimoniali. Ancora più importante sarà gestire attivamente la soluzione dei casi di dissesto delle imprese.
Non servono gli allarmismi, ma è un problema da guardare in faccia insieme (imprese, banche e confidi), e non ognuno per i fatti suoi.
Luca
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