lunedì 26 aprile 2010

La protesta dei 40 dipendenti BPG



Un visitatore mi ha segnalato un'iniziativa che farà parlare ancora nei prossimi giorni della crisi della Banca popolare di garanzia, e della difficile situazione del personale in attesa di ricollocamento. Ne parla diffusamente un articolo del Mattino di Padova, da cui riprendo alcuni passaggi.
Popolare di Garanzia Clamorosa protesta a Roma in Bankitalia.
I quaranta dipendenti di quella che veniva chiamata la banca della Confindustria di Padova, ossia della Banca Popolare di Garanzia (Via Masini 6) già messa in liquidazione coatta amministrativa, stanno vivendo da sei mesi senza vedere un euro. Non sono mai arrivati né gli stipendi arretrati di novembre e dicembre, né tredicesima e assegni della cassa integrazione in deroga da gennaio.  La loro situazione è talmente disperata che mercoledì prossimo, 28 aprile, i quaranta (a settembre erano 52 e nel 2009 addirittura 85) lavoratori, tutti laureati e diplomati tra cui tantissime donne, andranno, in treno, a protestare a Roma in Via Nazionale (a trecento metri da Palazzo Venezia), davanti all’ingresso della Banca d’Italia.
  Intanto, ieri mattina, i bancari senza più lavoro, coordinati dal segretario della Filcams-Cgil, Egidio Zanovello e dai delegati, Luca Salviato, Edoardo Nicoletti e Graziano Bassan, hanno tenuto una manifestazione di protesta sotto le finestre della loro banca, praticamente già fallita ed affidata ai liquidatori Stefano Coen e Diego Manente, che si trova nello stesso palazzo della cosiddetta Cittadella, dove ha sede pure Confindustria Padova.  «Per salvare il salvabile devono intervenire, in tempi brevi, sia la Banca d’Italia che la Confindustria e le istituzioni locali - sottolinea Zanovello -. I lavoratori non possono più continuare a vivere senza ricevere gli stipendi arretrati ed i soldi della cassa in deroga. Quando, poi, iniziano i corsi di formazione e di riqualificazione di alto livello per tutti i 40 dipendenti, già in possesso di competenze professionali di ottima qualità? Perché i 40 bancari della Popolare di Garanzia sono stati abbandonati da tutti?».  
Riusciranno i 40 dipendenti della BPG, con questa protesta, a ottenere quanto gli spetta e, più ancora, delle prospettive di ricollocamento? Spero che il clamore dell'iniziativa rafforzi l'impegno a trovare un numero adeguato di soluzioni soddisfacenti.

Luca

10 commenti:

  1. Ai dipendenti di BPG tutta la mia solidarietà !!!

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  2. A proposito di confidi emanazione di una associazione. Che fa l'associazione in questo caso? Se ne lava le mani? Magari qualche bancario nella funzione finanziaria di qualche piccola media industria potrebbe trovare un posto. L'associazione si potrebbe attivare con i propri associati per verificare la sistemazione di qualcuno dei 40 dipendenti (magari non tutti re-impiegabili subito). A volte basta la buona volontà, a prescindere dai risultati, per far scemare la tensione e per dimostrare solidarietà concreta e impegno civile (cosa non richiesta alle imprese, ma alle associazioni che si fregiano di essere rappresentative sì).
    Padova non è Rosarno, non ci sono solo pomodori da raccogliere. A meno che qualcuno non glieli vada a tirare.

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  3. Alcuni dipendenti hanno già trovato un approdo (i 40 erano 52). Presumo che Confindustria Padova si sia mossa, magari qualcuno ci può raccontare. L'articolo parla di un piano di formazione per facilitare il ricollocamento. Come community di aleablog, io per primo, potremmo dare un aiuto a progettarlo.
    Certo che non sono tempi facili nemmeno per le imprese e le associazioni, quanto a possibilità di assorbire personale.

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  4. Ok. Se è così ottimo, forse sono stato troppo cattivo con Confindustria Padova. Certo che quando si lavora bene bisognerebbe anche pubblicizzarlo, un po' di marketing non fa mai male.

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  5. Mi spiace per questi ragazzi. Se qualcuno di loro è siciliano e desidera rientrare e trovare lavoro qua, mi contatti pure.

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  6. In realtà ho saputo che Confindustria ha assunto solo due persone della Banca popolare di Garanzia(pare, inoltre,che questi avessero degli agganci dentro la struttura)Le altre figure che l'associazione sta cercando le continua a scegliere al di fuori della cerchia dei loro ex colleghi "sfortunati". Probabilmente temono che la loro vicinanza possa portare sfortuna!

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  7. Nessuno di buon cuore in Puglia?

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  8. vorrei cogliere l'offerta di aiuto relativamente alla progettazione di un qualche sistema di "ricollocamento".
    Premesso che fino ad ora si sono spese molte parole da parte di Confindustria e altri organismi correlati ma concretamente non si è ancora fatto nulla , tra le varie proposte, l'unica che sarà realizzata sicuramente sarà la realizzazione di un piano di formazione ad alti livelli.
    E'questo il punto dove troviamo il solito scollamento tra problema e soluzione, perchè paradossalmente sono proprio le figure più "formate" e specializzate che in questo momento trovano maggiori difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro. Stiamo parlando di professionisti che da piu' di 10 anni si occupano di attivita' specifiche (e tutt'ora attuali) fornendo servizi e consulenza alle imprese ad alti livelli e con elevata professionalità: di laureati in giurisprudenza, di analisti del credito superspecializzati, di bancari con specializzazioni in attività di nicchia ect che piu' che di una formazione (che peraltro è obbligatoria essendo noi tutti in cassa integrazione) avrebbero bisogno di avere in qualche modo una corsia preferenziale nel processo di selezione di quelle banche o confidi che, passata la bufera della crisi, stanno reinserendo profili professionali completi avendo capito che se vogliono erogare servizi di qualità non possono assumere solo neolaureati con contratti a tempo determinato e costi contenuti. I sindacati, volendo dare una mano potrebbero informare le banche di questa situazione e pretendere che in caso di nuove assunzioni venisse data precedenza a chi il lavoro l'ha appena perso e non per colpa sua.
    Banca d'Italia da parte sua essendo stata disponibile a farci lavorare fino a Dicembre per poi non autorizzare il pagamento delle ultime 3 mensilità, potrebbe "metterci una parola buona" (forse anche loro quando devono assumere assumono bancari o no??)
    Da parte vostra, qualsiasi tipo di aiuto o proposta o suggerimento sono piu' che graditi. Grazie

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  9. Cara Maria: grazie di averci ragguagliato. Per fare delle proposte, bisogna rifletterci. Però una cosa che si potrebbe fare subito (se non la si è già fatta) è creare una comunità di professionisti del credito/garanzia/consulenza alle Pmi su siti di networking professionale come Linkedin, sul quale i colleghi della BPG potrebbero mettere i loro profili.
    In termini più impegnativi, se formazione comunque si deve fare e c'è qualcuno che copre le spese, si potrebbe analizzare se ci sono delle competenze aggiuntive che i candidati al ricollocamento potrebbero utilmente acquisire per rispondere ad esigenze nuove. E' chiaro che qui il mio pensiero va alla consulenza integrata (giuridica e aziendalistica) alla finanza delle Pmi. In Giappone le tecniche di lean production sono nate perché c'erano dei bravi tecnici e operai che non si sapeva come impiegare, e allora li si è messi ad analizzare i cicli produttivi per migliorarli, con molta concretezza e buon senso. Chissà, potrebbe succedere qualcosa di simile.
    Qualunque cosa si decida di fare, potete contare su aleablog come bacheca informativa, e anche sulla nostra collaborazione, se può essere utile.
    Ovviamente, come auspica Maria, se chi di dovere si attiva per segnalare le opportunità, sarebbe preziosissimo.

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  10. purtroppo a questi 40 a cui va tutta la mia personale solidarietà dovranno da mercoledì aggiungersi i 21 che la mia azienda dovrà licenziare per colpa di questo dissesto.
    Sono l'amministratore di quella azienda che ha fatto l'esposto di cui si è parlato in questo blog. Ma la procura di Padova, la dott.ssa De Franceschi e la Guardia di Finanza stanno andando avanti. E di questa vicenda ne sentirete parlare a breve di nuovo.Altre aziende stanno per presentare denunce penali e qualcuno tra poco tra le università di Verona e Venezia e le città di Trento e Brescia comincerà a ripensare agli errori fatti e speriamo a pagare.

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