Grazie a un commento di Gamba Tesa (sic) al post precedente, ho appreso che si è svolta tra l'1 e il 3 luglio la convention di Fedart Fidi al Chia Resort in Sardegna. Dal sito di CNA riprendo alcuni spunti dall'intervento del Segretario Generale Silvestrini:
“Il sistema dei Confidi rappresenta nel nostro paese un’esperienza straordinaria, uno strumento preziosissimo che ha alleggerito lo storico handicap degli artigiani e delle piccole imprese nei confronti del sistema creditizio. Nessuno deve dimenticare che nel 2009, l’anno orribile della crisi, il sistema dei Confidi e tutta l’ impalcatura degli ammortizzatori sociali hanno rappresentato i due unici pilastri anticiclici alla crisi”. Lo ha detto Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, intervenendo alla tavola rotonda dal titolo “Evoluzione dei Confidi, ruolo guida dei sistemi di rappresentanza e nuove politiche di alleanza”, organizzata nell’ambito della convention Fedart Fidi che si svolge a Chia (Ca).Sottoscrivo in pieno. Si tratta di dare contenuto pratico a questi intendimenti. Quello che stiamo facendo con il gruppo Smefin è a disposizione di chiunque lo trovi utile.
“E’ un sistema che continua a dare ampia prova di tenuta. Il volume delle garanzie concesse è salito di oltre il 30% - ha proseguito Silvestrini - contemporaneamente ci si è fatti carico di un forte incremento delle sofferenze, come era logico aspettarsi. Proprio per questo la situazione generale è e rimane complessa. C’è assoluto bisogno di azioni decise. Nessuno può eludere il problema del rafforzamento dei patrimoni, ne tanto meno la sfida del riassetto organizzativo. Dobbiamo connettere più efficienza, che vuol dire maggiore speditezza in aggregazioni e fusioni, e più sostenibilità che vuol dire capacità di ridurre i costi dei servizi che i Confidi erogano”.
“Dobbiamo accorciare le maglie della filiera delle garanzie. Vuol dire che Confidi, Camere di Commercio, Regioni e Stato devono lavorare gomito a gomito in un’ottica di sussidiarietà evitando in tutti i modi sovrapposizioni e moltiplicazioni di funzioni. Infine – ha concluso Silvestrini - occorre una forte riduzione degli oneri e degli obblighi burocratici a carico di Confidi, in virtù della trasparenza e della vigilanza. Il trattamento, e quindi gli adempimenti, vanno correlati all’effettiva attività svolta”.
Luca
http://www.bccgambatesa.it/template/default.asp?i_menuID=-53
RispondiEliminaNon è stato sufficiente lo stacco !
RispondiEliminaRoca e Gambatesa, Tenete duro, sta arrivando un bel pinguino DeLonghi
RispondiEliminaConnettere più efficienza??? Accorciare le maglie della filiera delle garanzie??? Adesso sta a vedere che oltre ai tavoli e ai relativi falegnami ci vorranno anche degli atelier e dei sarti....
RispondiEliminaOppure qualcuno che traduca....
Analisi del testo:
RispondiElimina"occorre una forte riduzione degli oneri e degli obblighi burocratici a carico di Confidi, in virtù della trasparenza e della vigilanza"
Cerchiamo di capire: "in virtù della trasparenza e della vigilanza" vuol dire in ragione di maggiori e migliori informazioni, e del controllo che banca d'Italia esercita sugli intermediari finanziari.
"Occorre una forte riduzione degli oneri e degli obblighi burocratici a carico dei confidi". Cioè bisogna diminuire i costi ("oneri") e gli adempimenti ("obblighi") dovuti a regole emanate dalla burocrazia (sottinteso: regole inutili, le cose utili non si tolgono).
In pratica sta dicendo che con meno regole (per esempio su come si pubblica un bilancio, su cosa comunicare a banca d'Italia) si ottengono più trasparenza e vigilanza. Come se traparenza e vigilanza fossero due fenomeni naturali che sorgono spontaneamente a fianco dei confidi.
Un po' come pagare le tasse, se togliessero l'obbligo, sicuramente si pagherebbe molto di più, spontaneamente, no? E' naturale!
Perché non lo proponiamo a Tremonti?
fedart fidi = tra diffide
RispondiEliminasilvestrini = vissi l'inter
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