lunedì 27 dicembre 2010

Il Decreto del MiSE sul regime di aiuto per le garanzie



Il Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato il 21/12 un decreto istitutivo di un regime di aiuto per la concessione di agevolazioni in forma di garanzia ed altri strumenti di mitigazione del rischio di credito. Trovate i riferimenti in questa news del MiSE che allega il testo del decreto.
Si tratta di un provvedimento cornice nel quale trova collocazione il decreto dello stesso Ministero del 28/10/2010 per il calcolo dell'intensità di aiuto (vedi post).
Ho letto il testo e cerco di renderlo in pillole:
  • il regolamento disciplina due principali famiglie di interventi, (a) i Fondi pubblici di garanzia diretta, cogaranzia e controgaranzia e (b) la partecipazione pubblica in operazioni finanziarie proposte e gestite da intermediari; la fattispecie (a) comprende il Fondo centrale e i fondi regionali; la (b) può includere forme di supporto creditizio a portafogli basati ad esempio su tecniche di cartolarizzazione (come esempi ante litteram possiamo citare il bando Made in Lombardy o quello per la valorizzazione dei brevetti);
  • l'aiuto può essere riconosciuto sui finanziamenti con destinazioni previste dai regolamenti generali di esenzione (ex Regolamento CE 800/2008, che elenca finalità ammesse senza necessità di notifica ad hoc, come i finanziamenti agli investimenti e all'occupazione in favore delle PMI, la tutela ambientale, l'imprenditoria femminile, ricerca & sviluppo & innovazione, ecc.);
  • i finanziamenti devono avere durata superiore a 24 mesi ed essere destinati ad imprese sane;
  • la gestione dei fondi pubblici deve essere svolta da un soggetto selezionato con procedura competitiva oppure essere affidata a un ente in house; l'assegnazione di risorse per operazioni finanziarie deve avvenire mediante bando (il decreto elenca i criteri generali di selezione delle proposte);
  • l'intensità di aiuto (e l'ESL) sono calcolati in base ai "premi esenti" previsti dalla comunicazione UE sugli aiuti in forma di garanzia, oppure mediante apposito metodo di calcolo approvato dalla commissione (e ne esiste già uno di imminente approvazione, vedi sopra); si può in alternativa applicare il regime de minimis.
L'anno prossimo tornerò con più dettagli sul tema per seguire l'attuazione di questo regolamento.

Luca

3 commenti:

  1. Ma i fondi sono strumenti eligibili (fuori delle tranched cover)?

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  2. Beh, Sapio, il Centrale lo è, sui regionali sappiamo che hai la ricetta giusta per farceli diventare.

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  3. Si Luca, ma mi spaventa il termine Fondi. Perché dovrebbero essere fidejussioni di Regioni che attingono ai fondi e non semplici fondi che mi fanno pensare a garanzie pagate fino a disponibilità.

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