Sono tre giorni che il google alert sui confidi riempie la mia mail di notizie sulla polemica tra alcuni esponenti dell'associazionismo veneto (come il presidente di Confartigianato Treviso, Marco Pozza, vedi news). La Regione avrebbe dirottato le risorse idealmente spettanti i confidi verso la sua finanziaria Veneto Sviluppo, poco snella e non attrezzata per servire le micro-imprese. Il Governatore Zaia ha replicato ieri nel question time settimanale con la stampa (vedi comunicato stampa). Lo racconta oggi il Corriere del Veneto, da cui cito:
I consorzi fidi «106», ossia quelli non vigilati dalla Banca d’Italia e con un’operatività limitata a 75 milioni di euro, sono «candele che si stanno spegnendo». E come tali, dalla Regione non riceveranno più un euro. Se vorranno sopravvivere, d’ora in avanti dovranno farlo con i soldi che hanno in cassa e con quelli dei loro iscritti.Ancora più piatto il parlare dell'assessore allo Sviluppo economico, Maria Luisa (Isi) Coppola:
«La legge 48 non sarà rifinanziata, per il semplice motivo che stiamo ancora liquidando gli impegni presi in modo sconsiderato da chi ci ha preceduto, la bellezza di 16,5 milioni di euro in soli 2 anni, dal 2008 al 2010 (giusto ieri, in giunta, è stato deliberato di sbloccare la cassa per 11 milioni, ndr.). Stiamo parlando di contributi che vanno mediamente dai 1.500 ai 2.500 euro: si può immaginare che montagna di scartoffie si è accumulata per arrivare a 16,5 milioni, per aiuti a pioggia di cui non si capisce l’utilità». La legge 48, a onor del vero, non è finanziata già dal 2010, anche a causa dei tagli ai trasferimenti dello Stato al Fondo unico per le imprese «ma dal 2008 sono arrivati comunque nelle casse dei confidi 127 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 17 milioni dati dal sistema camerale - continua la Coppola - Con quale risultato? Che per ogni euro arrivato alle imprese, i confidi ne hanno assorbiti 6. Ed alcuni di questi si è scoperto che hanno un’operatività pari a zero (nelle slide presentate martedì si leggono i nomi di Artigianfidi Padova, Canova, Confidi Cna Vicenza, Confidi Veneto, Confiditer e Unionfidi Verona, ndr.)».Ohi, ohi, il mio slogan "tutti 107" pare trovare consensi, anche se dubito che la Giunta del Veneto legga aleablog. Il mio non è soltanto uno slogan, o una presa di posizione di parte. Puntare sui 107 non risolve il problema, dato che anche tra di loro rischiamo di trovare candele che si stanno spegnendo (o ceri pasquali con l'anima di dinamite) . Stiamo affrontando una svolta epocale, e servirebbe uno scatto di responsabilità, per far partire un lavoro incessante, ispirato e concorde. Invece siamo sempre assordati dal clamore delle polemiche.
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