lunedì 11 marzo 2013

Fondo centrale: circolare sulla trasparenza

In questo post, da questo commento in giù, abbiamo discusso animatamente dell'effettivo sfruttamento da parte delle banche della risk mitigation ottenibile dal Fondo centrale. Legato a questo punto, c'è quello della trasmissione dell'impatto dell'aiuto statale alla clientela Pmi, sotto forma di minor costo del credito e di sblocco di una disponibilità altrimenti preclusa. Il gestore del Fondo, Banca del Mezzogiorno-MCC ha diffuso oggi una circolare che annuncia il lancio di un "Piano della Trasparenza", oltre a riassumere ed evidenziare le modifiche normative recentemente introdotte con quell'intento. Riporto per comodità il testo della mail ricevuta. Potrete presto trovare la circolare qui sul sito www.fondidigaranzia.it.



Agli operatori di finanza agevolata registrati presso il Servizio Assistenza alla Clientela ed agli operatori abilitati all’utilizzo delle piattaforme web di MCC

E' stata emanata la Circolare  n. 638 dell’ 11 marzo 2013, con la quale Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, mandataria del RTI gestore,  con riferimento agli interventi del Fondo di Garanzia per le PMI, anticipa, ai meri fini informativi, i contenuti del “Piano della Trasparenza” di cui alla lettera ff) della Parte I delle vigenti Disposizioni Operative, approvato dal Comitato di gestione del Fondo ai sensi dell’articolo 12 del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 26 giugno 2012.

La decorrenza del Piano della Trasparenza sarà comunicata con successiva Circolare del Gestore.

Al fine di rendere più immediata negli operatori la percezione degli adempimenti connessi con questa tematica, le norme già presenti nelle Disposizioni operative e quelle di nuova individuazione  sono state riunite in un capitolo specifico delle Disposizioni Operative. Il “Piano della trasparenza” costituirà dunque la Parte X delle Disposizioni Operative, intitolata “Disposizioni in tema di trasparenza delle condizioni e di informazione ai soggetti beneficiari finali (Paino della Trasparenza)”.

Considerata la natura di strumento agevolativo pubblico del Fondo di Garanzia il “Piano della  Trasparenza” prevede obblighi informativi a carico del Gestore e dei soggetti richiedenti con riferimento a tre ambiti prioritari:
§  l’informazione alle imprese sulle caratteristiche, modalità di intervento e finalità del Fondo;
§  la valorizzazione della garanzia dello Stato, evidenziando l’effettivo beneficio  derivante alle PMI dal minore assorbimento di capitale per i soggetti richiedenti;
§  le condizioni di vantaggio praticate da parte di banche e confidi grazie all’intervento della garanzia pubblica
§   Come già previsto dalle Disposizioni Operative in vigore, i soggetti richiedenti devono:

a)      comunicare al Gestore, in sede di richiesta di ammissione, il tasso (fisso o variabile) liberamente contrattato dai soggetti finanziatori con le imprese e le eventuali commissioni bancarie applicate e, in caso di Controgaranzia, anche le condizioni economiche applicate per il rilascio della garanzia. Relativamente alla data della stipula, per il tasso fisso e il tasso variabile devono essere indicati il parametro di riferimento, il relativo valore alla data di stipula, lo spread applicato e il tasso finito (espresso in punti percentuali); nel caso di richieste preventive le predette informazioni sono rese in sede di comunicazione dell’avvenuta concessione o perfezionamento dell’operazione (per le operazioni finanziarie di durata pari o inferiore a 18 mesi che non presentano un piano d’ammortamento) ovvero dell’avvenuta erogazione dell’operazione (per le operazioni finanziarie di durata pari o inferiore a 18 mesi che presentano un piano d’ammortamento e per le operazioni finanziarie di durata superiore a 18 mesi).

Sempre a carico dei soggetti richiedenti, in relazione alle norme di nuova individuazione, si segnalano i seguenti obblighi:

b)      dichiarare nel modulo di richiesta se hanno tenuto conto o meno della natura del garante di ultima istanza nel calcolo dell’assorbimento patrimoniale relativo alla quota di esposizione coperta dalla garanzia del Fondo, nel caso in cui i soggetti richiedenti siano Banche, Intermediari o Confidi iscritti nell’albo di cui all’articolo 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e successive modificazioni e integrazioni, sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia;
c)      dichiarare in fase di richiesta di ammissione, il vantaggio riconosciuto all’impresa attraverso la scelta di una o più opzioni tra quelle di seguito indicate:
-       tasso d’interesse finito, con indicazione della riduzione, espressa in punti percentuali, e, in caso di controgaranzia, anche in termini di condizioni economiche applicate per il rilascio della garanzia, con indicazione della riduzione, espressa in punti percentuali;
-       maggiore volume di credito concesso.

Nel caso di richieste preventive, le informazioni sono rese in sede di comunicazione dell’avvenuta concessione o perfezionamento dell’operazione (per le operazioni finanziarie di durata pari o inferiore a 18 mesi che non presentano un piano d’ammortamento) o dell’avvenuta erogazione dell’operazione (per le operazioni finanziarie di durata pari o inferiore a 18 mesi che presentano un piano d’ammortamento e per le operazioni finanziarie di durata superiore a 18 mesi).

Il Piano della Trasparenza chiarisce inoltre gli adempimenti previsti in relazione a modulistica e siti web dei soggetti richiedenti. In particolare banche, confidi e altri intermediari, entro il 31/12/2013, devono:

d)      adeguare fogli informativi, moduli di richiesta del finanziamento, in caso di garanzia diretta, e moduli di richiesta della garanzia, in caso di Controgaranzia, specificando che il soggetto richiedente opera con il Fondo e che, in caso di richiesta da parte dell’impresa cliente, verrà valutata l’ammissibilità all’intervento di garanzia;
e)      inserire nella home page del proprio sito un banner del Fondo denominato “Fondo di garanzia per le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico (legge 662/96)”, con il rimando, tramite link, al sito www.fondidigaranzia.it del Ministero dello sviluppo economico.

Per quanto riguarda il Gestore, esso deve:

a)      comunicare all’impresa:
1.      nella fase di richiesta di ammissione, il numero di posizione assegnato all’operazione a seguito della presentazione della richiesta di garanzia da parte del soggetto richiedente, il Responsabile del procedimento istruttorio e i recapiti telefonici e di posta elettronica cui rivolgersi per informazioni;
2.      successivamente alla delibera del Comitato,
-             la concessione o il rigetto della garanzia del Fondo, l’importo garantito in valore assoluto e in percentuale del prestito;
-             l’importo dell’Equivalente Sovvenzione Lordo (di seguito “ESL”) corrispondente alla garanzia concessa, con indicazione dell’eventuale concessione a titolo di aiuto de minimis, nonché i casi in cui potrà essere richiesta all’impresa la restituzione di tale importo a seguito di revoca dell’agevolazione. L’ESL misura l'intensità agevolativa ovvero il differenziale tra il costo teorico di mercato della garanzia e il costo della garanzia del Fondo, corrispondente alla commissione una tantum;
-             in caso di ammissione all’intervento del Fondo, il vantaggio ad esso associato, come comunicato dal soggetto richiedente in sede di richiesta di ammissione;
-             l’eventuale commissione “una tantum” che il soggetto richiedente dovrà versare a fronte della concessione della garanzia del Fondo.
b)      pubblicare e aggiornare sul sito web del Fondo un elenco dei soggetti richiedenti che operano con il Fondo, con indicazione di nominativi, contatti e indirizzi di posta elettronica dei relativi operatori; nel caso di Confidi e Altri fondi di garanzia deve essere indicata anche l’eventuale autorizzazione a certificare il merito di credito;
c)      attivare sul sito una casella di posta elettronica dedicata alla proposta di quesiti e/o alla segnalazione di questioni particolari inerenti l’efficienza dello strumento;
d)      creare sul sito web del Fondo una sezione “FAQ”;
e)      aggiornare costantemente le informazioni sul sito dedicato www.fondidigaranzia.it , con riferimento alla guida per le imprese, alla normativa del Fondo, alle Disposizioni e  circolari operative, nonché alla possibilità di scaricare la modulistica per presentare richiesta di accesso al Fondo;
f)       pubblicare e aggiornare sul sito web del Fondo una apposita sezione denominata “Trasparenza, valutazione e merito”, nell’ambito della quale sono rese disponibili le informazioni relative alle operazioni deliberate dal Comitato con esito positivo.
g)      gestire le informazioni acquisite in base a quanto disposto nel presente Piano della trasparenza in forma digitale (formato elettronico di testo per importazione ed esportazione in formato tabellare), garantendo che la loro organizzazione possa consentirne l’elaborazione per le finalità di analisi coerenti con la funzione del Fondo e per le esigenze di trasparenza nei confronti dei soggetti richiedenti e dei soggetti beneficiari finali.
Buon lavoro

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 CUSTOMER CARE AGEVOLAZIONI un servizio offerto dal Servizio Assistenza alla ClientelaBanca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale SpA
Via Piemonte, 51 - 00187 Roma                                                                 
           


15 commenti:

  1. E' un passo avanti. Vorrei però suggerire quanto segue: il tasso applicato ad una esposizione è quello medio ponderato delle quote a) non garantita; b) garantita dal FCG; c) garantita dal Confidi. E' necessario che venga indicato il tasso applicato separatamente a ciascuna delle 3 quote e quello medio ponderato complessivo. Allora non si scappa e si vede chi incassa l'agevolazione dello stato, se rimane qualcosa.

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  2. Quest'altro passo mi lascia perplesso: "dichiarare nel modulo di richiesta se [i vigilati]hanno tenuto conto o meno della natura del garante di ultima istanza nel calcolo dell’assorbimento patrimoniale". Il vigilato garantito dal FCG non ha solo un vantaggio in termini di minor assorbimento patrimoniale ma anche una minore perdita attesa. Quest'ultima chi la espone?
    E poi dichiarare in fase di richiesta di ammissione, il vantaggio riconosciuto all’impresa attraverso la scelta di una o più opzioni tra quelle di seguito indicate:
    - tasso d’interesse finito, con indicazione della riduzione, .... oppure in termini di maggior credito concesso.
    Qui non sono d'accordo. Il credito è un bene con il suo prezzo (tasso risk adjusted). Basta pagare questo prezzo ed il credito è disponibile. Se si accetta l'idea che la semplice disponibilità di credito, indipendentemente dal suo costo, sia un valore, allora è finita. Il benifico per le imprese vola via a favore degli intermediari della filera. Il beneficio si deve misurare solo in termini di tasso finale (TAEG di filera).

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  3. Sapio mai sentito parlare di Selezione Avversa?? Razionamento del credito???

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  4. Certo. Il razionamento del credito è il risultato dell'alto costo del denaro causato dal rischio eccessivo.

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  5. Come diceva la canzone di Mina sono "parole, parole, soltanto parole". Se il Gestore vuole fare una cosa seria proponga all'ABI ed ad Assoconfidi delle griglie di pricing (min max) da applicare ai finanziamenti concessi alle imprese che beneficiano dell'intervento del Fondo.

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  6. Scusate ... Mi sfugge lo scopo. Piano della trasparenza a beneficio di chi ? Quello che mi sembra accadrà (e magari mi sbaglierò) e' solamente una inutile mole di informazioni che affluisce al Fondo, che il Fondo immagazzina (non si capisce per farci cosa ... Il 'moralizzatore'?), che non si sa bene come utilizzerà', e che sicuramente (di questo sono certissimo) produrrà una faticosa sovrastruttura che i confidi dovranno essere in grado di produrre (con la conseguente ed innata reticenza delle banche), rallentando di gran lunga l'erogazione del credito da parte della banca alle imprese. Vedremo se mi sbaglio.

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  7. @Enrtico: La trasparenza servirebbe ad apprezzare l'impatto della garanzia pubblica. Conoscendo la difficoltà a scambiare dati tra banche e confidi (i progressi sono leeeenti, nonostante il dispiegamento di uomini mezzi) . Se non si organizza meglio il flusso di informazioni (con la volontà di essere trasparenti da ambo i lati) temo che le sue perplessità saranno fondate.

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  8. La trasparenza serve a chiarire a quale prezzo avviene l'accesso al credito delle imprese.

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  9. @sapio ... Ma quando mai ???? Io non ci credo. secondo me, Le sfuggono un sacco di dettagli sul funzionamento del Fondo ....

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  10. Ci illumini. Siamo qui per imparare.

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  11. Se qualcuno ci deve proprio illuminare lo prego di farlo rivelandoci quanto costa alle imprese il fondo? Ossia qual'è il compenso che lo Stato riconosce al gestore? Care Pmi, tenetevi strette ai vostri confidi, all'orizzonte ci sono grandi tempeste e una sola Arca non basterà per tutti!!!!!!

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  12. A me risulta che l'RTI vincente si sia aggiudicato il bando con un'offerta di € 127.145.610.
    Se cercate su Internet forse lo trovate ancora, ma dovete fare in fretta.

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  13. @Sapio. Intendevo dire che la strada per l'inferno e' lastricata di buone intenzioni e che, di conseguenza, tutte queste splendide iniziative, andranno a sbattere contro il muro della inutilità, facendo danni ai confidi. mi piacerebbe molto di più che il Fondo modificasse le proprie illogiche regole, evitasse di scriverne altre nuove ancora più illogiche (tipo, una domanda non presentata entro x giorni e' improcedibile, ma se faccio rifare il documento con data nuova ma la questione e' la stessa, allora ridiventa procedibile ... Ma che senso ha ?), rispondesse nei termini che si è auto-dato ma che poi non rispetta, pagasse in termini ragionevoli le escussioni, evitasse di dover dimostrare con documenti che un'edicola sotto forma di ditta individuale non è una grande impresa solo perché il titolare di quell'edicola risulta intestatario di quote di una grande azienda che produce bulloni !!! ... Prima di arrivare alla trasparenza ed ai tassi .... ce n'è di strada da fare !!! Questo intendevo dire

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  14. @Enrico: renditi utile alla comunità. Fai un bell'elenco di quello che non va e lo presentiamo al Ministero alla prima occasione.
    L'invito è rivolto a tutti i lettori. Diamoci una mano fra noi!

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  15. @Sapio. Lo farei se fossi certo che potesse produrre un risultato soddisfacente. In realtà non c'è alcuna volontà di modificare i 'sacri testi', per il semplice motivo che sono stati deliberatamente pensati per come sono.
    All'inizio (ero ingenuo) pensavo che solo dei pirla potessero elucubrare simili scemenze. Adesso, dopo vari anni di esperienza, vedendo che continuano a fare sempre nello stesso modo, mi sono ricreduto: sono troppo intelligenti perche' io possa entrare in competizione.
    Giovanni Falcone diceva (in tutt'altro contesto, chiaramente) che ci troviamo di fronte a 'menti raffinatissime'. Io sono solo un 'puro' che crede ancora che, quando si fanno le cose, si fanno trasparentemente e con uno scopo alto e condiviso.
    Non sono in grado di confrontarmi con quelli che davanti ti dicono una cosa e, di dietro, stanno invece pensando a come 'fregarti'.
    Per questo e' inutile produrre qualcosa di diverso. O mi dicono che la mentalità e' cambiata, oppure e' tempo perso.

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