L'ultima newsletter Moderari riferisce dell'incontro svoltosi a Milano il 6 giugno, al quale hanno partecipato diversi confidi 107, per lo più clienti di questa boutique di consulenza promossa da Claudio D'Auria. Già nel giugno scorso anno Moderari aveva organizzato un non-convegno analogo. Qui trovate il resoconto scritto.
Dalla "Seconda conversazione" è emersa la necessità (cito dalla news)
Ringrazio Claudio per aver messo a disposizione i materiali di questo incontro. Lo ringrazio anche per avermi invitato a parlare, invito che ho preferito declinare, lasciando spazio alla brava Pasqualina Porretta che negli ultimi mesi sta lavorando molto più di me su dati e casi concreti (io sono passato a fare per i confidi l'equivalente del testimone di Bagnacavallo, e non sono il relatore ideale per eventi aziendali).
Con Claudio ci vedremo il prossimo venerdì mattina a Roma, alla sessione su credito e imprese della convention ABI Basilea 3 2013, dove (non a caso) non parlerò di confidi.
Dalla "Seconda conversazione" è emersa la necessità (cito dalla news)
... di costituire un “Gruppo di Coordinamento per i Confidi 107”, che vada oltre le logiche settoriali e geografiche e che sia volto alla condivisione di best practice operative e strategiche, nonché alla ricerca di soluzioni per le problematiche tecniche più urgenti. Il primo banco di prova per un simile gruppo di lavoro potrebbe essere la definizione di un position paper sulla prossima consultazione che il MEF e la Banca d’Italia avvieranno sulla normativa applicativa della Riforma del Titolo V del TUB (D.lgs. 141/2010).Già, ma quando partirà questa consultazione?
Ringrazio Claudio per aver messo a disposizione i materiali di questo incontro. Lo ringrazio anche per avermi invitato a parlare, invito che ho preferito declinare, lasciando spazio alla brava Pasqualina Porretta che negli ultimi mesi sta lavorando molto più di me su dati e casi concreti (io sono passato a fare per i confidi l'equivalente del testimone di Bagnacavallo, e non sono il relatore ideale per eventi aziendali).
Con Claudio ci vedremo il prossimo venerdì mattina a Roma, alla sessione su credito e imprese della convention ABI Basilea 3 2013, dove (non a caso) non parlerò di confidi.
Che fare nel 2013? Creare un altro bel gruppo di Coordinamento, ma si tanto noi Italiani siamo bravi a creare robe che non servono a niente!!Così ogni mente creativa di questo Paese è felice del suo orticello che fa, ovviamente e rigorosamente, zappare a qualche suo discepolo. Ma come si fa!!! Il lobbying si fa nelle Federazioni. Se queste non funzionano, si cambiano le persone e non si cerca consenso per creare scatole vuote!!!!!
RispondiEliminaI confidi, e le loro rappresentanze, hanno fatto un ricorso eccessivo all'outsourcing verso strutture professionali esterne.
RispondiEliminaMolte cose dovevano essere prese in carico direttamente, invece i confidi si sono illusi che avrebbero trovato sul mercato le soluzioni pronte per l'uso, rapide ed economiche. Questo ha fatto sì che il percorso di cambiamento fosse affrontato in solitaria dai primi iscritti a 107 per le cose "toste".
le Federazioni avrebbero potuto fare di più, ma sono almeno cinque, e rappresentano interessi troppo eterogenei. Il gruppo di 107 che stima D'Auria e gli chiede aiuto per scrivere i position paper da spedire a Banca d'Italia e MEF lo fa perché non si riconosce al 100% in quello che scrivono le Federazioni, non perché le Federazioni non capiscano i problemi, ma perché lo scritto passa attraverso passaggi di distillazione e decantazione che fanno perdere per strada molti temi importanti.
Lo sa come la penso: tutti 107, e un'unica Federazione con dentro tecnici che fanno all'interno buona parte di quello che oggi si compra dai consulenti. Una rivoluzione che nessuno ha interesse a fare.
Non è propriamente vero! Fedart ha costruito una squadra di tecnici e dove non trova referenti adeguati punta direttamente sulle professionalità dei confidi più esperti.
RispondiEliminaSì, ma è una tendenza recente, negli anni dal 2003 al 2009 non era così. E poi Fedart è soltanto una delle cinque (almeno) federazioni.
RispondiEliminaIl momento è complesso pero' va sottolieata una frase del prof "Molte cose dovevano essere prese in carico direttamente, invece i confidi si sono illusi che avrebbero trovato sul mercato le soluzioni pronte per l'uso, rapide ed economiche" . Giusto l'errore fatale è stato questo e perpetrato dal 2003 sino ad oggi. D'Auria stesso ex BI pur fornedo supporto qualificato a Finsardegna non ha potuto evitare le devastanti considerazioni finali degli ispettori. Tutti 107 in una grande nave da crociera ..... e un bell'inchino visto che nel resoconto viene consacrata la ponderazione al 100% . O la vogliamo considerare fuffa ?
RispondiEliminaCome si suol dire? A pensar male si fa peccato, ma...
RispondiEliminaInteressante che una considerazione di questo tipo sorga da chi ha fatto dell'outsourcing il suo lavoro da un bel po' di tempo. Interessante osservare che quando la necessità di creare una sola Federazione dei 107, forte nell'approccio di lobby e forte nella parte di consulenza tecnica, sorge dagli stessi tecnici interni ai Confidi 107 stessi l'attenzione non è la stessa..
Scusi, guglielmotellblog, a pensar male non è un problema, se si esprime bene il pensiero. Chi è il soggetto che ha fatto dell'outsourcing la propria professione? Quando i tecnici interni ai 107 hanno proposto una federazione forte? Chi si è mostrato disattento a tale proposta?
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