Cari amici visitatori, vi devo salutare per un periodo di assenza dal blog che prevedo sarà piuttosto lungo. Non penso sarà un problema. Anzi, potrebbe essere un bene, per voi come per me.
Perché mi prendo questo aspettativa? E che cosa c'entra il Riccardo?
Mi diletto da più di nove anni con aleablog. Come il personaggio della canzone di Giorgio Gaber, gioco per conto mio in un ambiente frequentato da habitué che si conoscono da una vita. Il Riccardo non si sa da dove venga e che cosa faccia nella vita. E' un tipo strambo, ma dà una nota di colore al locale.
Ora, il Riccardo di aleablog (che sarei io), si è accorto di passare troppo tempo al tavolo del biliardo (come certi studenti che marinano il liceo), e che giocare da solo alla lunga non diverte. Con gli anni soffre di affaticamento visivo (se sta davanti a un monitor più di due ore al giorno rimane stordito). E il suo vero lavoro esige tutte le 10 ore di una giornata (l'accademia sta in mezzo al guado così come le banche e i confidi, se non si dà il massimo rischiamo anche noi il declino).
Per cui, amici carissimi, mi prendo una pausa, un sabbatico.
Come vedo il mondo del credito alle Pmi e della garanzia nei prossimi mesi? Cercando di rispondere, trovo altre ragioni per prendermi una pausa.
Veniamo da un periodo di crisi durissima, e non ancora passata. Dalla fase di contrattacco baldanzoso attraverso le moratorie, siamo ora nella fase di conta delle perdite, e di loro copertura, prima di un agognato rilancio. Ancora per qualche mese le cronache dal pianeta confidi e dintorni non dipingeranno scene felici di un popolo festante.
Gli interventi di risanamento e rafforzamento, secondo le tradizioni in voga nei sistemi del credito, e non solo in Italia, sono più efficaci quando il settore pubblico fornisce aiuto e sollievo in maniera riservata, silente. Gli aiuti più sostanziosi sono dati in forma non esplicita: tali sono il rifinanziamento presso la BCE, in misura ridotta la rivalutazione delle quote di partecipazione in Banca d'Italia. Tali sono stati, e probabilmente saranno ancora, le garanzie creditizie supportate da fondi regionali e statali, anche attraverso i confidi.
Arriva poi il momento in cui le perdite possono (o devono) finalmente emergere, e allora giù fiumi di inchiostro a celebrare la catarsi e il rinascimento (se prima si è fatto il pieno di riserve patrimoniali), oppure a fustigare o compiangere il povero intermediario caduto sul campo.
Senza avere, in entrambe le situazioni, un quadro fedele di quello che è realmente accaduto.
Ora, se lo scenario è questo, un blogger può fare due cose: o fare un'informazione investigativa e di denuncia (facilmente tendenziosa e con fonti incomplete), o fare una cronaca di quello che si vede alla superficie, senza capirlo né spiegarlo. Non mi interessa fare né l'una, né l'altra cosa. Mi sento più tranquillo nei panni di ricercatore, non perché voglio chiudermi in una torre di avorio, ma perché gli standard scientifici mi obbligano ad essere rigoroso e sereno nelle valutazioni. Ma per far questo ci vuole tempo, e concentrazione. E preferisco spendere tempo a scrivere cose che vengono studiate (e a organizzare corsi dove sono insegnate) perché alla fine soltanto un lavoro educativo può formare persone capaci di affrontare le difficoltà e portare un vero cambiamento (senza il quale le difficoltà restano insuperabili).
Quali sono i miei progetti nei prossimi mesi?
Oltre al costante impegno nella didattica, ho l'imperativo (come accennavo prima) di tornare a scrivere. La comunicazione via web e social network sembra oggi una priorità per chi ha qualcosa da dire. Per un politico o per un personaggio pubblico, è vero. E per un professore? No, non lo penso più. Un professore oggi deve principalmente studiare, scrivere e insegnare. Lavorare in maniera concentrata, nell'ambito di rapporti di insegnamento o di collaborazione scientifica che sono rapporti diretti, da persona a persona. Anche nel tempo libero avverto la stessa esigenza: siamo bombardati di distrazioni che solleticano la curiosità, le emozioni, ma lasciano cumuli di vuoti a perdere. Quando la sera riesco a prendere in mano la chitarra, o l'organetto, con uno spartito davanti, quando si fa qualcosa in famiglia, si incontrano degli amici, il tempo acquista un altro spessore.
Il sabbatico di aleablog non deve essere un problema per voi.
Se vi dovesse mancare un punto di informazione sul mondo dei confidi e del credito alle Pmi, datevi da fare, c'è chi può degnamente svolgere quel ruolo.
Penso ai colleghi della mia disciplina che si occupano di confidi (Lorenzo Gai, Paola de Vincentiis, Paola Leone, Rossella Locatelli e i loro gruppi, e mi scuso con gli altri che non cito).
Penso alle associazioni di categoria (alcune hanno già capito che nel 2014 non si può fare comunicazione soltanto con le circolari riservate ai soci).
Penso ai consulenti specializzati nel settore (i primi che mi vengono in mente sono Claudio D'Auria e Gianluca Puccinelli).
Penso ai fornitori di soluzioni informatiche per i confidi, che stanno evolvendo verso centri di competenze organizzative e gestionali.
E ovviamente c'è ampio spazio per altri blogger e liberi pensatori.
Con un giro di telefonate potete rifare in meno di una settimana non uno, ma vari blog più ricchi, precisi e aggiornati di aleablog.
Le pagine informative (portalino 107, cronologia ispezioni, bibliografia, normativa) potete copiarle e incollarle (e tenerle aggiornate). Potete anche trovare sponsor o mettere pubblicità, cosa che non ho mai fatto per evitare condizionamenti.
Possono anche nascere diversi siti, blog o portali, in concorrenza / collaborazione tra loro.
Se li farete nascere, mandatemi una mail, e spezzerò il silenzio mettendo qui un post informativo. Aleablog rimarrà in linea, ma non sarà più aggiornato.
Bene, amici, scusate la chiacchierata, è il momento di salutarsi.
Non accontentatevi, non rassegnatevi.
Un abbraccio a tutti, e in alto i cuori!
Perché mi prendo questo aspettativa? E che cosa c'entra il Riccardo?
Mi diletto da più di nove anni con aleablog. Come il personaggio della canzone di Giorgio Gaber, gioco per conto mio in un ambiente frequentato da habitué che si conoscono da una vita. Il Riccardo non si sa da dove venga e che cosa faccia nella vita. E' un tipo strambo, ma dà una nota di colore al locale.
Ora, il Riccardo di aleablog (che sarei io), si è accorto di passare troppo tempo al tavolo del biliardo (come certi studenti che marinano il liceo), e che giocare da solo alla lunga non diverte. Con gli anni soffre di affaticamento visivo (se sta davanti a un monitor più di due ore al giorno rimane stordito). E il suo vero lavoro esige tutte le 10 ore di una giornata (l'accademia sta in mezzo al guado così come le banche e i confidi, se non si dà il massimo rischiamo anche noi il declino).
Per cui, amici carissimi, mi prendo una pausa, un sabbatico.
Come vedo il mondo del credito alle Pmi e della garanzia nei prossimi mesi? Cercando di rispondere, trovo altre ragioni per prendermi una pausa.
Veniamo da un periodo di crisi durissima, e non ancora passata. Dalla fase di contrattacco baldanzoso attraverso le moratorie, siamo ora nella fase di conta delle perdite, e di loro copertura, prima di un agognato rilancio. Ancora per qualche mese le cronache dal pianeta confidi e dintorni non dipingeranno scene felici di un popolo festante.
Gli interventi di risanamento e rafforzamento, secondo le tradizioni in voga nei sistemi del credito, e non solo in Italia, sono più efficaci quando il settore pubblico fornisce aiuto e sollievo in maniera riservata, silente. Gli aiuti più sostanziosi sono dati in forma non esplicita: tali sono il rifinanziamento presso la BCE, in misura ridotta la rivalutazione delle quote di partecipazione in Banca d'Italia. Tali sono stati, e probabilmente saranno ancora, le garanzie creditizie supportate da fondi regionali e statali, anche attraverso i confidi.
Arriva poi il momento in cui le perdite possono (o devono) finalmente emergere, e allora giù fiumi di inchiostro a celebrare la catarsi e il rinascimento (se prima si è fatto il pieno di riserve patrimoniali), oppure a fustigare o compiangere il povero intermediario caduto sul campo.
Senza avere, in entrambe le situazioni, un quadro fedele di quello che è realmente accaduto.
Ora, se lo scenario è questo, un blogger può fare due cose: o fare un'informazione investigativa e di denuncia (facilmente tendenziosa e con fonti incomplete), o fare una cronaca di quello che si vede alla superficie, senza capirlo né spiegarlo. Non mi interessa fare né l'una, né l'altra cosa. Mi sento più tranquillo nei panni di ricercatore, non perché voglio chiudermi in una torre di avorio, ma perché gli standard scientifici mi obbligano ad essere rigoroso e sereno nelle valutazioni. Ma per far questo ci vuole tempo, e concentrazione. E preferisco spendere tempo a scrivere cose che vengono studiate (e a organizzare corsi dove sono insegnate) perché alla fine soltanto un lavoro educativo può formare persone capaci di affrontare le difficoltà e portare un vero cambiamento (senza il quale le difficoltà restano insuperabili).
Quali sono i miei progetti nei prossimi mesi?
Oltre al costante impegno nella didattica, ho l'imperativo (come accennavo prima) di tornare a scrivere. La comunicazione via web e social network sembra oggi una priorità per chi ha qualcosa da dire. Per un politico o per un personaggio pubblico, è vero. E per un professore? No, non lo penso più. Un professore oggi deve principalmente studiare, scrivere e insegnare. Lavorare in maniera concentrata, nell'ambito di rapporti di insegnamento o di collaborazione scientifica che sono rapporti diretti, da persona a persona. Anche nel tempo libero avverto la stessa esigenza: siamo bombardati di distrazioni che solleticano la curiosità, le emozioni, ma lasciano cumuli di vuoti a perdere. Quando la sera riesco a prendere in mano la chitarra, o l'organetto, con uno spartito davanti, quando si fa qualcosa in famiglia, si incontrano degli amici, il tempo acquista un altro spessore.
Il sabbatico di aleablog non deve essere un problema per voi.
Se vi dovesse mancare un punto di informazione sul mondo dei confidi e del credito alle Pmi, datevi da fare, c'è chi può degnamente svolgere quel ruolo.
Penso ai colleghi della mia disciplina che si occupano di confidi (Lorenzo Gai, Paola de Vincentiis, Paola Leone, Rossella Locatelli e i loro gruppi, e mi scuso con gli altri che non cito).
Penso alle associazioni di categoria (alcune hanno già capito che nel 2014 non si può fare comunicazione soltanto con le circolari riservate ai soci).
Penso ai consulenti specializzati nel settore (i primi che mi vengono in mente sono Claudio D'Auria e Gianluca Puccinelli).
Penso ai fornitori di soluzioni informatiche per i confidi, che stanno evolvendo verso centri di competenze organizzative e gestionali.
E ovviamente c'è ampio spazio per altri blogger e liberi pensatori.
Con un giro di telefonate potete rifare in meno di una settimana non uno, ma vari blog più ricchi, precisi e aggiornati di aleablog.
Le pagine informative (portalino 107, cronologia ispezioni, bibliografia, normativa) potete copiarle e incollarle (e tenerle aggiornate). Potete anche trovare sponsor o mettere pubblicità, cosa che non ho mai fatto per evitare condizionamenti.
Possono anche nascere diversi siti, blog o portali, in concorrenza / collaborazione tra loro.
Se li farete nascere, mandatemi una mail, e spezzerò il silenzio mettendo qui un post informativo. Aleablog rimarrà in linea, ma non sarà più aggiornato.
Bene, amici, scusate la chiacchierata, è il momento di salutarsi.
Non accontentatevi, non rassegnatevi.
Un abbraccio a tutti, e in alto i cuori!
Caro Luca. Ti dico la verità, me l'aspettavo (da tempo lo lasciavi intendere nel blogo, sondaggio compreso). Dopo il pesce d'aprile di ieri, la verità di oggi. Ti confesso che mi dispiace ma allo stesso tempo condivido. Troppo comodo per tanti (me compreso), avere un blog informativo e di discussione, da cui apprendere e frequentare solo quando fa comodo. Mancherà il blog e ci sta bene, in quanto troppi di noi, non hanno colto l'opportunità offerta da un accademico come Te, curioso e preparato. Invece di animare e collaborare, pian piano Ti abbiamo isolato, chi per un motivo (davi fastidio? a volte scomodo?) chi per un altro (impegni, ma quelli li abbiamo tutti). Ed eccoci al termine. Penso che se deciderai di ripostare ad esempio il 1° aprile del 2016 (fra due anni, un altro pesce), tanto sarà cambiato e molti faranno altro. L'unica cosa che non condivido completamente è sul ruolo del Professore che mi pare vuoi ridefinire esclusivamente come colui che studia, scrive e insegna. Persone come Te sono troppo preziose per non intervenire oggi anche in altri ambiti che la tecnologia moderna ci consente, in grado di raggiungere persone che con l'insegnamento e lo scrivere non si possono raggiungere. In fin dei conti, come ci siamo conosciuti? Un caro saluto, a Te e a tutti coloro con cui ho discusso in questi anni nel blog (molti sconosciuti, ma ugualmente interessante).
RispondiEliminaSono dispiaciutissimo ed incredulo. Luca ripensaci e incominciamo a parlare di Economia e meno di Confidi.
RispondiEliminaMi auguro che troverà il modo di continuare a esprimere i suoi ponderati pareri sul nostro lavoro quotidiano. A presto, Professore.
RispondiEliminaFabio, hai capito perfettamente. Ti ringrazio.
RispondiEliminaPotete tranquillamente fare qualcosa insieme, non è detto che sia un blog. Qualche novità bella che nasce dal basso, da voi.
Continuerò a seguire il mondo confidi come parte del sistema del credito alle imprese (da un punto di osservazione più panoramico). Sarà io a commentare le vostre proposte, se trovate un canale per discuterle che non sia troppo sindacalizzato.
Tra le cose che potrebbero nascere dal sabbatico, un master internazionale per una nuova generazione di banchieri, garanti e consulenti che lavorano con le Pmi. Vediamo.
Professore che lei lasci questa forma di comunicazione capace di raggiungere tante realtà è un grosso dispiacere. Dispiace ancora di più il treno che abbiamo perso. Dispiace ancora di più che senza il suo contributo il dibattito si appiattirà. Però piace la sua idea di master.....ci faccia sapere, e se si riuscisse a conciliare lavoro e studio sarebbe proprio bello.......
RispondiEliminaGrazie per quanto ha fatto per il sistema e grazie a titolo personale per gli input e gli stimoli che mi ha dato.
Sull'idea che il Professore studia, scrive e insegna sono daccordo ma nel 2014 condivide anche grazie alla rete. ;)
Amici: emergenza rossa ! Seppelliamo Luca di proteste, apprezzamenti ed appelli al ripensamento. Dai, scateniamoci subito! Non c'è tempo da perdere!
RispondiEliminaSapio, quello che tu dici credo che potrebbe sortire un effetto solo se a scatenarsi fossero associazioni, presidenti e direttori di confidi, pronti ad uscire dall'anonimato ed a metterci la faccia. Ma purtroppo penso che ciò non avverrà, perchè in questa Italia (immobile da venti anni) "la teoria è diversa dalla Pratica" e i pratici non vogliono essere disturbati dai teorici.........nella mia Italia, teoria e pratica vanno a braccetto, ma nella mia Italia forse ci arriveremo fra qualche anno, non certo fra qualche secondo...........
RispondiEliminaPrendiamo atto che il Riccardo si è stufato e non gioca più e la colpa, se c'è una colpa, è la nostra, chi più chi meno..............
Da' un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno.
RispondiEliminaInsegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.
Proverbio cinese
Da' un'idea a un operatore e lo terrai interessato per un giorno
Incoraggialo a esprimere le sue idee e troverà interessante tutta la vita
Proverbio trentino
Prof. Erzegovesi,
RispondiEliminail mio è un arrivederci. Nel frattempo La ringrazio per tutto quanto pubblicato su Aleablog.
Interessante, attuale, utile e formativo.
In bocca al lupo per il suo periodo sabbatico.
Marco Riccobello
Lei sa che ci mancherà, ma io so che le mancherà questa sua piccola creatura, che aveva raggiunto centinaia di affezionati followers.
RispondiEliminaSono pero' felice per lei, perché la decisione presa le restituirà il troppo tempo che la sua creatura le stava sottraendo, e felice per chi potrà fruire delle sue prossime iniziative.
Un sincero in bocca al lupo per le prossime sfide.
Grazie prof. Erzegovesi anche da chi lavora nell'informatica per il grande lavoro svolto
RispondiEliminain questi anni sul blog.
Per noi è stato molto utile per comprendere meglio le problematiche e le dinamiche del settore Confidi.
Riccardo mancherà sicuramente a molti, contiamo sul ... mal di biliardo...
Buon lavoro. Un cordiale saluto.
Grazie Luca. Io ti riconosco non come Professore ma come Educatore.
RispondiEliminaPurtroppo Educare non è mai semplice: educare [dal lat. educare, intens. di educĕre «trarre fuori, allevare», comp. di e-1 e ducĕre «trarre, condurre»]
Tirar fuori ciò che è già dentro di noi perché sappiamo cavarcela da soli: questo sei stato finora. Grazie, anche per l'esempio, sperando in un futuro meno sindacalizzato e politicizzato al servizio delle imprese. Un abbraccio e una preghiera.
Grazie Luca, ci ai illuminato e aiutato noi dirigenti di confidi ti saremo grato par tanti anni. Buona fortuna.
RispondiEliminaTutti servono ma nessuno è' indispensabile : neanche i confidi . Ma quanto sei stato utile porco mondo del credito.
RispondiEliminaIl mio commento professore e' semplicissimo ma è di accusa.....
RispondiEliminaLa premessa però è doverosa , perchè io l'ho seguita tantissimo , ho letto spesso nel suo blog , ho attinto tanto , tante notizie e ho avuto modo di rapportarmi , di confrontarmi con altri confidi e persone dei confidi , ho avuto la possibilità di interpretare ciò che spesso ho affrontato a livello legislativo.
Ho ricevuto tanto da lei e ho apprezzato il suo modo di lavorare non rumoroso ma presente.
Lei professore sà , meglio di qualunque altro , che spesso , noi operatori di Confidi siamo stati anche dilettanti allo sbaraglio , non tanto per colpa nostra ma perchè giovani ed inesperti (giovani come confidi , lei sà che ho qualche hanno in piu'....)e crescere al meglio non è sempre facile ,in particolare quando la strada non è neanche tracciata. Pochi sono quelli che ci conoscono , perchè noi siamo un piccolo e fragile pezzo di una macchina molto complessa e pesante che purtroppo si è inceppata , in cui le banche , gli enti e i sindacati,ognuno a proprio modo, vuol essere il pezzo più importante, per poter " prendere " più che per sistemare e per aiutare nella guida di questa grande macchina......E oggi lei sà benissimo che c'è bisogno di qualcuno che guidi molto bene. Manca un autista autorevole per portare il nostro Paese fuori della palude....
La politica.
Non credo che occorra dire qual'è la situazione economica che stiamo vivendo. Non vedo cos'altro io possa aggiungere se non unirmi al realismo del coro.
E lei che cosa fà ?
Nel momento più critico , nel momento dell'assoluto bisogno se ne va'. Bene....
Se è stanco e vuol stare con la sua famiglia , con la sua chitarra in mano , non posso che apprezzare la sua scelta e condivido con lei che lì , il tempo acquista un altro spessore.
Ma se le motivazioni sono quelle di essersi assuefatto e di sentirsi poco utile , tanto da richiamarsi al Riccardo di Gaber , penso che lei si sbagli di grosso.
Lei professore , le piaccia o no , è diventato il nostro punto di riferimento , da cui prendiamo quanto più possibile e di cui , in assenza , ci sentiremo orfani.
Lei professore vuole insegnare e tornare dentro i panni del ricercatore? Nessuno può evitarlo. Ma nessuno può impedirmi di dirle che non avrò più quei commenti e quelle informazioni che mi hanno aiutato nello sviluppo della mia professione.
Nessuno può impedirmi di dirle che il suo blog è quanto di più avanzato esista , per me come addetto ai lavori di un Confidi , in tema di confronto e di dibattito.
Credo che nessuno in passato le avesse chiesto di occuparsi di questo mondo.
Penso che lei appartenga a questo mondo perchè è stato attore e protagonista del suo sviluppo.
Non può fare il ricercatore , senza avere nessun confronto e ignorando il resto del mondo. Sarà , con tutto il rispetto possibile , uno dei tanti docenti , teorici universitari.
Condivido con lei l'importanza del suo lavoro di educatore che è quello di formare persone , capaci di affrontare le difficoltà e di portare il cambiamento ma non chiuda la porta a chi qualcosa lei ha già insegnato.
La battaglia più dura inizia oggi e lei non ci sarà.
La rabbia vorrebe soffocare il ringraziamento.
Grazie di tutto professore,ma resto con la speranza di un ripensamento e resto con la speranza del ritorno.
Prima di uscire di scena , una domanda tecnica ; come mai Eurofidi da scpa si è trasformata in scarl ?
RispondiEliminaGrazie .Il fatto che lei si prenda un periodo di riposo non mi convince ,penso che lei ha bisogno di valutare con calma tutto quello che sta succedendo nel nostro mondo confidi(troppa gente gli ha tirato la giacchetta ....)l aspetto ...e scusi per quest'ultima domanda ...
A scusi la fonte dell' ultimo commento anonimo e' banca d Italia sezione vigilanza ...
RispondiEliminaCaro Prof,
RispondiEliminaprevale il dispiacere nell'apprendere che non aprirò più Internet al mattino nel mio ufficio con il Suo prezioso contributo quotidiano di conoscenza, notizie, aggiornamenti, scienza, dottrina...ed educazione per noi "mezzi caproni" ( ma no dai, un po' meno di mezzi...) dell'industria dei Confidi.
Leggendo tra le Sue righe di commiato riconosco la verità e la stanchezza, non è purtroppo un "pesce d'aprile" in ritardo di 1 giorno, ma questo e' il prezzo della "libertà e democrazia" da Lei scelta con lo strumento del web-blog.
Un giorno ha parlato di Giovani, nuove risorse emergenti del mondo Confidi, "che si facciano avanti": confermo, ci sono, verranno fuori e daranno nuovo impulso ad un settore che ha dato tanto all economia reale dei nostri Territori e che deve ritrovare solo alcuni elementi di stabilità per rilanciare dei modelli di Confidi più sostenibili, perché più strutturati, organizzati e patrimonializzati.
A presto "Capitano, nostro Capitano !",
nella speranza che qualche cattedratico, sempre super partes, raccolga il Suo invito, nella certezza che tra 1 o 2 anni il mondo dei Confidi sarà di gran lunga differente da quello di oggi.
Grazie,
L.M.
Tom: In magnis et voluisse sat est.
RispondiEliminaRingrazio tutti per la simpatia e gli apprezzamenti per il lavoro svolto.
RispondiElimina@Marco Riccobello: anche i 106 mi apprezzano ... W Macerata!
@Enrico: sì, il lavoro di cronista dilettante mi mancherà, per un po' mi pruderanno le punte delle dita quando leggerò una notizia sul Fondo Pmi o sui confidi, ma non mancherete voi di discuterne. La voglio sempre battagliero ...
@ing.Pizzini, grazie. Anche voi provider dovete tener duro, vi sarete resi conto che cliente complicato è un confidi. Con l'occasione: presso un vostro cliente c'è ancora il mio modello di capital planning con una persona che ve lo può spiegare, consiglio di dargli un'occhiata prima che se ne perda il ricordo, ci trovate delle cose utili. E avanti con il Deda-umpa!
@Cipriana: grazie, e pregare sempre, certo. Anche tu, fatti avanti. C'è un uso civico che consente a una direttrice di confidi brava e competente di assestare una ginocchiata dove può far male a un interlocutore maschio arrogante e incompetente (senza conseguenze penali), Approfittane! Nei suoi viaggi tra la cerchia vesuviana e la Colombia ti manda un abbraccio anche Gennaro ...
@Fabio Carreri, grazie, e auguro ai direttori tanti anni di lavoro e di soddisfazioni
@Blogovic (amico di Bregovic?) grazie e speriamo che tra di voi siate di utilità reciproca ancora maggiore
@amico dell'1:37 anche lasciando il campo libero sto dandovi un punto di riferimento: esco non dal bar degli amici, ma da una specie di bunker nel quale siete assediati, per cui il messaggio è questo: è ora che anche voi facciate una sortita! Vedrà che l'apporto di idee non si interromperà, prenderà una forma più compiuta;
@amico delle 7:43 ahimè, non so perché Eurofidi si è trasformata in scarl ...
Nessuno mi ha tirato per la giacchetta, come ha visto gli ultimi mesi ho messo in piazza una serie di temi caldi. Il direttore Giotti mi ha chiamato e poi ha fatto un intervento sul blog in totale trasparenza, In Assoconfidi hanno letto spesso commenti non gratificanti per loro, ma non ho ricevuto nessuna diffida. Anche l'innocuo scherzo dell'altro ieri (che ha portato un po' di fibrillazione in MCC) si è risolto con un'amichevole telefonata (e come il gioco, lo scherzo è bello quando dura poco). Le dico sinceramente: mi tolgo dalla scena per quello che avrei dovuto commentare (o tacere) nei prossimi mesi. Non voglio diventare la voce dei rottamatori di lotta e/o di Governo (e nemmeno il difensore d'ufficio degli establishment): non avrei saputo come apparire diverso nella mischia che si scatenerà (temo)
@L.M. grazie, allora, giovani, fatevi avanti!
@Tom In magnis et voluisse sat est. Nelle grandi cose anche l'aver voluto è sufficiente. Ho voluto e anche fatto qualcosa. La passione per testimoniare le "grandi cose" non si estingue, prende una forma diversa, più discreta, ma alla lunga (se DIo vorrà) non meno efficace
Caro Luca,
RispondiEliminache dire, non so se mi mancherai più come amico o più come riferimento di questo mondo. La nostra conoscenza risale a Berlino (ricordi?) e da allora ti ho sempre seguito, qualche volta intervenendo, ma sempre leggendoti ed apprezzando (magari non condividendo) le tue annotazioni. Oggi è un giorno triste, almeno per me, perché vedo un altro pezzo di questo mondo Confidi che si allontana e che ci lascia ancora un po' più soli. Però le scelte (non condivido nemmeno questa) vanno rispettate ed alla fine credo che mi mancherai di più come riferimento perché come amico mi resterai, me lo auguro fortemente, anche in futuro. Grazie mille di tutto Luca, un abbraccio forte e un grandissimo BUONA FORTUNA E BUONA VITA! Te lo meriti.
Ciao a presto.
Roberto
Caro Roberto, le tue parole mi commuovono, e puoi essere certo che l'amicizia è ricambiata, dai tempi di Berlino (a proposito, ti ricordi come Unicredit aveva trattato sontuosamente il popolo dei confidi? Mi torna in mente una colazione al Marriot alle 6.30 con tre camerieri solo per me o un buffet con ogni ben di Dio).
RispondiEliminaSe ho fatto parte del mondo confidi, tanto che mi consideri un pezzo di quel mondo che se ne va, ne sono onorato. Ma al massimo ne avrò fatto parte nella funzione di intelligence (come i ragazzini irregolari di Baker street che aiutavano Sherlock Holmes), adesso è il momento in cui devono scendere in campo la fanteria e la cavalleria (aerei e mezzi corazzati purtroppo non li avete), e io non sono arruolato.
Siamo tutti più vecchi di qualche anno, e non vuol dire che siamo inutili, ma se stiamo tra di noi finiamo inevitabilmente per parlarci addosso, e lasciare le cose come stanno.
Affinché il vostro (nostro) mondo non se ne vada dovete lanciare delle forze giovani.
Ad esempio, perché in Fedart o in Assoconfidi non mettete insieme un gruppo di ragazzi reclutati su base volontaria e gli fate fare un blog semi-ufficiale, lasciando un po' di libertà? Lo seguirei, e sarei lieto di intervenire.
Non farò compagnia con le cose che scrivo qui, ma abbi fiducia, ci saranno altri modi.
Su con la vita!
Come nella parabola del chicco di grano, forse dalla "sospensione" del blog può nascere qualcosa che porta molto frutto.... Questa è la speranza, il desiderio e l'impegno.
RispondiEliminaIl dono, Luca, che ci hai fatto in questi anni ( a partire da ... Smefin!) è testimonianza di impegno e dedizione, insieme a saggezza a largo raggio.
Rimane un'amicizia che va oltre il web, i confidi e il credito.
Ci ritroveremo!
marco barbero
Salve Prof,
RispondiEliminaè dai tempi di Unifidi che il suo blog è per me una stella che mi orientava sulle questioni rilevanti da tenere sottocchio indicandomi la strada da percorrere e ragionamenti da fare propri, luce in questioni spinose.
Purtroppo solo da poco ho incominciato una partecipazione attiva e come spesso accade, solo quando non hai più qualcosa ti accorgi del suo valore. Penso che il tempo perso non tornerà più ma meglio tardi che mai. Il blog forse non era un appuntamento giornaliero come ilsole24ore.com, come bancaditalia.it, come linkedin.com, come google/news o wired.it ma comunque può vantarsi di essere nell’elenco dei miei siti taggati “preferiti”...e vorrei non cancellarlo
Aleablog è il bar, la piazza dove ci si incontra per parlare del mondo confidi e penso che una piazza non debba chiudere ma deve essere sempre piena di bimbi che si rincorrono, giovani che amoreggiano e anziani che polemizzano…una piazza viva…
Lei ha trasmesso passione e sono sicuro che una passione non può essere contenuta a vita. Pertanto penso che il suo periodo sabatico sarà a tempo determinato, o almeno lo spero, perché una passione è come la tensione che quando supera la coesione crea un terremoto/cambiamento…..
Voglio invitarla a non lasciare semplicemente incolto il campo che fino adesso ha coltivato con passione…ci dia un esempio di “change management” e cerchi un/a erede..lo so che ha dato il permesso per trasportare i suoi dati in un altro luogo ma non è la stessa cosa. Lei è un uomo di cultura e la cultura non permette la perdita di valore ma la “conservazione”….
Faccia una selezione, un bando, dia aleablog in gestione ma non ci tolga questo spazio….non ci lasci orfani..
Arrivederci Proff
Daniele
Anch'io mi sono ritirato e faccio il papa' a tempo pieno dopo anni di dedizione ai confidi. Capisco il dolore, ma certe cose bisogna farle e ci vuole coraggio. Complimenti per tutto quanto ha fatto, davvero esemplare.
RispondiElimina@Marco Barbero a differenza del chicco spero di rimanere integro... a parte gli scherzi, grazie dell'amicizia e di tutti gli scambi di idee che abbiamo avuto in questi anni. Qualcuno dei tuoi ragazzi non raccoglierebbe la sfida di fondare un nuovo blog?
RispondiElimina@Daniele Castagna, grazie anche a lei. Avere un nuovo appuntamento quotidiano su confidi e credito alle Pmi non è un miraggio, basta che qualcuno si prenda la briga (anche lei, se con qualche amico, collega o ex collega crea un blog su blogger, wordpress o altrove, lo linko da qui, in due giorni facciamo tutto). Io purtroppo non ho eredi, anche perché aleablog richiede una certa quantità di lavoro volontario e gratuito, e non posso precettare nessuno (non sarebbe lo spirito giusto). Ho elencato nel post qui sopra alcuni possibili fautori di un nuovo blog, uno o più. Vediamo. Non passo ad altri questo spazio perché tecnicamente tutto quello che c'è qui è libero o accessibile a un clic di distanza, ma qui c'è anche la mia firma, e se altri ci scrivessero potrebbe sorgere qualche equivoco su come la penso io rispetto a quello che scrivono.
@pico! Fantastico, bello risentirti e sapere che ti dedichi alla famiglia (spero per scelta libera, o per un periodo temporaneo in attesa di nuove opportunità). Grazie della simpatia.
il Prof. si e' piegato ai poteri forti!...vi ricordate il passaggio a marzo al NON Anonimato... avvenne il giorno dopo in cui fu attaccato il Presidente di Eurofidi....gia' li fu avvisato e obbedi'...ora si e' permesso di riaprie agli anonimi, costringendo addirittura Il Direttore di Ef a giustificarsi dei suoi pessimi risultati in pubblica piazza!..che tristezza ...un direttore che deve piegarsi a questa situazione...risultato: il Blog chiude.. e noi che lavoriamo in questa realta', restiamo senza voce...dura lezione per il Prof....a cui vanno i complimenti di tutti noi..e la solidarieta'...un saluto anche a tutti gli ipocriti che si dicono dispiaciuti della chiusura..io ho visto stappare bottiglie di champagne!..allo sky box..
RispondiElimina'
@... ... Per continuare a dar voce a chi non ha voce ho dato consigli concreti per aprire nuovi blog; se poi chi vuol parlare non ha tempo di scrivere, oppure è zittito da chi lo rappresenta, non ci posso fare nulla.
RispondiEliminaIo non sono stato zittito da nessuno, lo dimostra quello che ho scritto (e firmato) in nove anni, comprese le ultime settimane, con e senza commenti anonimi.
Su Eurofidi si sbaglia di grosso, mi dispiace non poter continuare il confronto con il Direttore Giotti, avevamo già in programma di farlo continuare. Non so di spumanti stappati, penso che anche nelle strutture che hanno ricevuto critiche su queste pagine ci siano persone dispiaciute della sospensione del blog, per i buoni rapporti personali che comunque ci sono sempre stati, e perché senza avere un avversario che non gioca soltanto per il risultato, ma anche per lo spettacolo, sarà più noioso giocare.
Un saluto da un suo vecchio lettore, mi spiace che sia pervenuto a questa scelta, ma tenere in piedi un blog di questo genere è faticoso, e, come dicevano i latini, "cui prodest?".
RispondiEliminaCome la capisco Professore, ultimamente anch'io profetizzo poco perché mi sento molto Cassandra e poco Oracolo.
RispondiEliminaIn certi casi conviene mettersi un po' da parte e lasciare la scena a qualcuno più ottimista, se no alla fine si rovinano anche le relazioni personali.
Dopo tanti anni in cui il suo blog ha rappresentato per noi, poveri comuni mortali confidi 106, una fonte certa, critica e indipendente; un punto di riferimento per capire come il ns mondo si stava evolvendo o autodistruggendo, adesso lei Prof. si prende una pausa. Certo forse otterrà che qualcuno prosegua sul suo esempio, ma certamente verrà a mancare quel "Grillo Parlante" che ha permesso a noi piccoli di poter verificare e valutare quanto a livello nazionale si faceva per aiutare i grandi a nostro discapito. Come sempre con la dietrologia potremmo dire che i poteri forti, gli illuminati, il Gruppo Bildeberg, ecc sono intervenuti per censurarla ma alla fine la sua onestà intellettuale l'ha portata a dire che si sentiva come Don Chisciotte contro i Mulini a vento. Nessuno l'ha aiutata nl gestire questo blog ma alla fine le faccio questa proposta: "perchè tutte le persone che lei ha nominato non formano un blog collettivo con lei moderatore e controllore? Ciascuna di quelle persone è uno specialista in un proprio settore così riusciranno a portare avanti il suo messaggio e lei potrà fungere da garante dell'indipendenza del blog".Alla fine mi permetta di ringraziarla per questi sei anni passati in sua compagnia e per tutto quanto lei ha fatto per noi. Saluti Mario
RispondiElimina
RispondiElimina@Corrado: grazie del saluto. La fatica di scrivere sul blog non sarebbe un problema, e negli anni l'ho sostenuta senza domandarmi a chi giovasse. Volevo mostrare un modo diverso di guardare ai problemi che interessavano i lettori. Ora, ho deciso che è più proficuo per me e per tutti spostare il tempo dal blog al lavoro didattico e di ricerca e, se tornerà l'occasione, per qualche nuova iniziativa sul campo tipo il business point.
@Oracolo: speriamo che ci sia qualcuno che porta uno sguardo più ottimista! Io ho lanciato la palla, forse qualcuno la raccoglie (non è scontato)
@Anonimo del 4 aprile 17.14: mi fanno doppiamente piacere le sue parole, dette da un operatore del mondo 106 a me che ho lanciato la provocazione "tutti 107". Non andrei a scomodare il BIlderberg per aleablog, però lei ha letto correttamente la mia intenzione di astenermi da un ruolo soltanto polemico. Don Chisciotte è un esempio troppo alto, quello era un santo.
Sulla prosecuzione del blog, sono cauto. Ho deciso di sospendere per salvare del tempo di cui ho urgente bisogno per fare altro. Fare un blog in solitaria porta via tempo, ma non ha costi di coordinamento. Fare il moderatore di un blog di esperti specialisti di settore potrebbe essere ancora più complicato e faticoso, e dovrei comunque metterci la firma. Meglio di no. L'ho detto nel post: se c'è un gruppo di persone che ha qualcosa da dire, si faccia avanti, in forma anonima o semi-anonima (c'è l'illustre esempio della rivisita The Economist in cui i giornalisti non firmano i singoli pezzi). Però se lo sbrighino loro il lavoro di moderazione e coordinamento. La mia firma susciterebbe i timori di chi ha voluto vedere in me un avversario, o una persona sospetta. Senza me tra i piedi, si potrebbe coinvolgere una comunità più ampia. E, come dicevo, si potrebbero fare più iniziative, non escluso un blog-portale di Assoconfidi.
Tutte cose difficili da realizzare, ma se davvero qualcuno ci tiene, si impegnerà per farle.
OK, direi che ci siamo detti tutto.
Chiudo i commenti del blog, che da qualche giorno sono al 99% spam.
Potete sempre contattarmi per mail: luca.erzegovesi@smefin.org
Passo e chiudo