Dal Corriere adriatico apprendo del progetto di fusione tra Fidimpresa Marche e Confidicoop Marche, che ha preso avvio con il protocollo d'intesa firmato dai presidenti di Fidimpresa, Silvano Gattari e di Confidicoop, Graziano Mariani. I due confidi coinvolti sono entrambi marchigiani, vigilati e con matrice settoriale (artigiano di area CNA il primo, delle cooperative il secondo). Dalle dichiarazioni dei presidenti tiro fuori qualche spunto per capire le ragioni della fusione e il modello operativo del confidi che nascerà dall'aggregazione.
Prima diamo qualche numero. I due confidi contavano al 31 dicembre 2014 26.000 imprese associate. Le garanzie fornite agli istituti di credito nel 2014 hanno riguardato quasi 5.000 imprese che hanno ottenuto finanziamenti garantiti per complessivi 254 milioni di euro (di cui 188 milioni di euro da Fidimpresa e e 66 milioni da Confidicoop) per un flusso di garanzie di 103 milioni di euro (78 milioni di euro da Fidimpresa e 25 milioni da Confidicoop). In termini di stock, il nuovo Confidi potrà vantare un attivo di oltre 100 milioni di euro con un monte finanziamenti che supera un miliardo di euro, ponendosi al quinto posto tra i Confidi a livello nazionale.
Il rafforzamento dimensionale punta a sostenere lo sviluppo del nuovo confidi nelle Marche, ma anche nelle regioni limitrofe, come dichiarato dai presidenti:
Prima diamo qualche numero. I due confidi contavano al 31 dicembre 2014 26.000 imprese associate. Le garanzie fornite agli istituti di credito nel 2014 hanno riguardato quasi 5.000 imprese che hanno ottenuto finanziamenti garantiti per complessivi 254 milioni di euro (di cui 188 milioni di euro da Fidimpresa e e 66 milioni da Confidicoop) per un flusso di garanzie di 103 milioni di euro (78 milioni di euro da Fidimpresa e 25 milioni da Confidicoop). In termini di stock, il nuovo Confidi potrà vantare un attivo di oltre 100 milioni di euro con un monte finanziamenti che supera un miliardo di euro, ponendosi al quinto posto tra i Confidi a livello nazionale.
Il rafforzamento dimensionale punta a sostenere lo sviluppo del nuovo confidi nelle Marche, ma anche nelle regioni limitrofe, come dichiarato dai presidenti:
«Con il percorso avviato con il protocollo d'intesa sottoscritto e che si concluderà con la nascita di un unico Confidi regionale delle imprese artigiane, delle piccole e medie imprese e delle cooperative marchigiane» hanno affermato i presidenti di Fidimpresa Marche Silvano Gattari e di Confidicoop Marche Graziano Mariani «ci poniamo l'obiettivo di rafforzare la nostra presenza sul territorio, proponendoci come punti di riferimento e di aiuto al sistema produttivo della Regione e più in generale delle regioni limitrofe, con un respiro di carattere nazionale. Una fusione, quella tra le nostre strutture, che risponde anche alle esigenze poste dal sistema del credito regionale».Leggendo la notizia, mi sono ricordato del progetto di "confidone" marchigiano auspicato dall'assessore Giannini in questo convegno di Fidimpresa, al quale ho partecipato nel maggio 2013. E in effetti, nella fusione Fidimpresa-Confidicoop c'è anche questa motivazione di policy, come riconosciuto nel comunicato:
I processi di aggregazione fra i Confidi operanti nelle Marche potrebbero non esaurirsi qui. «Al nuovo Confidi» precisano i due presidenti «potranno aderire anche altri Confidi, con il risultato di una ulteriore razionalizzazione del sistema marchigiano delle garanzie, ancora troppo frammentato.Motivazioni strategiche e di policy, quindi. Con i bilanci 2014, potremo apprezzare anche le motivazioni economiche e patrimoniali.
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