giovedì 23 aprile 2015

Video-intervista: Patrizia Geria (DG Neafidi) sulla mutualità "di mercato" nel sistema della garanzia

Con Patrizia Geria, direttore generale di Neafidi, confidi industriale di Vicenza, riprendiamo i temi del suo intervento a Confires 2015 (su questa pagina il video e le slide, qui il mio commento sul blog).

Vengono fuori tante idee incoraggianti sulla nuova mutualità "di mercato" nel sistema della garanzia, da esercitare nei rapporti tra confidi e imprese socie, tra confidi e confidi, e tra confidi e altri partner (pubblici e bancari): l'esperienza positiva dei programmi Tranched cover e Riassicurazione con la Regione Veneto; la sfida del lavorare bene e in efficienza mettendo a fattor comune le idee e i progetti; le diverse forme di collaborazione (contratti di rete) e di aggregazione e i rischi delle fusioni imposte dall'alto.
Vivamente raccomandato a tutti quelli che ci credono ancora, e a quelli che sono tentati di non crederci più.

4 commenti:

  1. Trovo l'intervento molto riflessivo e mirato. Di sicuro è focalizzato sul problema dei protagonismi e del fatto che solo la messa a fattor comune di idee e competenze può favorire una nuova fiducia verso il mondo dei confidi.

    Un solo dubbio..? ma se il modello Geria, come personalmente condivido, è vincente e quindi ci deve essere coesione e sinergia dei soggetti "illuminati", come si fa, nel medio lungo periodo a giustificare l'esistenza dei diversi players comunque sostenuti dal pubblico?

    Non è forse quello che da anni vorrebbe banca d'italia? Minor soggetti, più patrimonializzati, più competenti ed indipendenti dalle varie associazioni di appartenenza. Tradotto vuol dire meno protagonismi, direttori generali onnipotenti e strutture competenti e professionalmente preparate nei diversi ambiti, merito creditizio, finanza, strategia ecc.. in cui vi siano adeguati controaltari per arrivare ad avere non 50 interlocutori sul territorio nazioanle ma solo un 15/20 soggetti.

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  2. Sì, Patrizia Geria indica la meta nelle aggregazioni intorno a soggetti professionalmente forti, ma al tempo stesso auspica un percorso non a tappe forzate, ma graduale, guidato dalla ragionevolezza.

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  3. State dicendo che i confidi inizieranno prima il processo che la politica non riesca a mettere in piedi..
    Meno poltrone, meno cariche "politiche", meno cda da 10/15 consiglieri, non più direttori generali semi-dei e manager contrapposti con funzioni differenti o modello con doppio amministratore delegato..

    Sarebbe molto efficiente e credo sostenibile ma.. scusate mi sembra di vedere un film di fantascienza!

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