venerdì 30 giugno 2006

Rush finale per la monografia sui modelli di portafoglio per il rischio di credito



Con Marco Bee, sto scrivendo per ABI (Bancaria editrice), un volume sui modelli di portafoglio per il rischio di credito, La prima data di consegna ipotizzata era 1/10/2005. L'abbiamo mancata, è partito l'anno accademico, e abbiamo dovuto chiedere una proroga. Contiamo di consegnare il manoscritto ai primi di settembre, sfruttando il mese di agosto per i ritocchi finali.

0/66 euro di ineccepibilità



Come le stagioni, anche le date di liquidazione degli interessi ritornano puntualmente. E' maturato il frutto del deposito da me costituito nella qualità di membro del consiglio della succursale di Trento della Banca d'Italia. Un evento che merita di essere segnalato, come già avevo fatto in un blog dell'anno scorso, in quanto rivelatore della cultura organizzativa della nostra banca centrale, improntata al rigore fin nei dettagli più minuti.

martedì 27 giugno 2006

Intervento su confidi e rischio di credito al convegno di Riccione



Ho elaborato la sbobinatura del mio intervento al convegno di Confidi Servizi Emilia Romagna, tenuto a Riccione l'8 giugno. Potete scaricare il paper che ne è venuto fuori, che sarà pubblicato negli atti. Lì approfondisco il ruolo del confidi come intermediario che gestisce portafogli di rischio credito, che lo espongono a rischi di perdita attesa e inattesa. Ne traggo delle conclusioni sui punti di forza e di debolezza dei confidi, di cui bisogna tenere conto per decidere cosa fare: aggregarsi, trasformarsi in intermediario "107", riorganizzare la filiera consulenza - rete distributiva - assunzione di rischio.

giovedì 22 giugno 2006

Confidi en rose (2)



Torniamo a divagare sul tema donne, confidi e management dopo la prima puntata.

mercoledì 21 giugno 2006

Multiforme genio italico



Mi capita spesso di viaggiare sull'asse Trento - Perugia per i nostri progetti. L'ultima volta le tappe evocavano i molti e diversi modi di fare il pane senza il forno. A Modena, distretto manifatturiero per eccellenza, con una doppia padella di ghisa a scomparti ti sparano tigelle con efficienza tayloristica. In Romagna ci accoglie la familiarità della piada, che scendendo un po' (Urbino, Gubbio) diventa crescia. A Perugia troviamo la mitica torta al testo, un impasto di acqua, farina e sale (e olio o strutto, ma non sempre), cotta su un coccio rovente. Proprio l'antipodo culinario del Trentino, bassa Val di Non, dove con i salumi si mangia il tortel de patate, patate grattuggiate grossolanamente, un bicchiere di latte e un cucchiaio di farina, il tutto fritto o passato in forno.

Magmatici confidi



Nel breve blog sulla presentazione di Centro Fidi Terziario, mi è sfuggito un dettaglio, fattomi poi notare dal collega Lorenzo Gai: il nuovo intermediario di garanzia è sostenuto da nove dei dieci confidi toscani del sistema Confcommercio più, ho letto su web, quello di Terni. Il Cofidi di Firenze, tra i primi del sistema per dimensioni, ha intrapreso una strada autonoma, dato che da solo ha i numeri per passare a intermediario ex art.107 TUB. Pare che altri confidi toscani dell'artigianato e del commercio stiano a loro volta preparando la trasformazione. Si compete nella caccia alle persone che hanno seguito i primi progetti, dato che le competenze sono rare.

lunedì 19 giugno 2006

Validazione dei sistemi di rating che utilizzano modelli proprietari esterni



Il Comitato di Basilea in una newsletter del marzo 2006 si esprime su un problema che stanno affrontando le banche aspiranti IRB, cioè quelle che hanno in corso di validazione i loro modelli di rating interno. Il punto riguarda le componenti del sistema di rating acquistate da vendor. I fornitori di database di bilanci, o di informazioni sul credito, spesso vendono anche sistemi di scoring i cui algoritmi non sono divulgati per ragioni di tutela della proprietà intellettuale. Le banche utenti di questi servizi non possono verificarne l’affidabilità su dataset di prova o su dati storici. In proposito il Comitato di Basilea ritiene che non basti la parola del vendor (o i test fatti da lui) per accettare un modello come valido per la banca che lo applica. Quest’ultima deve cercare di ricostruire il funzionamento della procedura di classificazione con modelli di confronto sviluppati al proprio interno. Non basta nemmeno la "prova del budino", cara a Edward Altman, che di queste cose se ne intende: non basta (as)saggiare il modello e accertare che è buono, cioè che funziona. Bisogna risalire alla ricetta, che lo chef non è disposto a rivelarci.

giovedì 15 giugno 2006

Giurisdizione XBRL Italia: ci siamo!



Giovedì 15 giugno si è tenuta in ABI la riunione dei soci fondatori della giurisdizione XBRL Italia. L'Associazione XBRL Italia dovrebbe essere costituita entro metà luglio. I promotori sono attualmente istituzioni e associazioni di categoria. Quando la notizia è circolata, si sono fatte avanti numerose entità private interessate ad esserci fin dalla costituzione. L'orientamento emerso è di ammetterli, riservando però la rappresentanza negli organi direttivi ai soggetti istituzionali, almeno nella fase iniziale. L'ammissione di nuovi soci ordinari, sostenitori e accademici sarà più agevole dopo l'avvio dell'attività.

mercoledì 14 giugno 2006

Cartolarizzazione dei prestiti alle PMI: mono- o multi-originator?



Nei progetti che sto seguendo su confidi e garanzie pubbliche, tra le possibili soluzioni, si guarda con interesse alla cartolarizzazione dei prestiti alle PMI nelle sue tre versioni: tradizionale (vendita dei prestiti a una società veicolo che emette titoli di diversa seniority); sintetica (acquisto di protezione sui prestiti, di solito con un credit default swap, ed emissione di titoli credit-linked di diversa seniority che incorporano le tranche "basse" del contratto di protezione, più un'eventuale copertura del rischio senior con un bank CDS), e virtuale, o tranched cover (garanzia dei rischi di prima perdita su un pool, e calcolo del rating del rischio residuo che non viene trasferito ma solo sottoposto a rating esterno o interno).

lunedì 12 giugno 2006

Confidi 106 e gestione di fondi pubblici



Nel piacevolissimo convegno sui confidi di Riccione di cui ho già riferito, il dott. Arzarello, commercialista in Bologna e consulente esperto della materia, ha riportato la risposta dell’UIC a un quesito da lui rivolto in merito alla competenza dei confidi non vigilati a gestire fondi pubblici di agevolazione. Come è noto la legge quadro del 2003 riserva tale attività ai confidi 107, pur riconoscendo un periodo transitorio di tre anni nel quale è ammessa anche per i 106. Bisogna però ragionare in prospettiva, per sapere cosa accadrà al termine dei tre anni (che però non è chiaro da quando decorrono e quando scadranno). L'UIC nella risposta al quesito precisa che l’attività in oggetto è da considerarsi attività riservata alle banche e agli intermediari vigilati nei casi in cui i fondi pubblici vengono assegnati e gestiti come fondi di terzi, con delega all’intermediario di funzioni di valutazione del merito dei soggetti beneficiari inerenti il possesso di requisiti di affidabilità o, a maggior ragione, di rispondenza degli interventi richiesti a finalità di interesse pubblico. Sarebbe invece attività non riservata, quindi ammessa senza preclusioni per i confidi 106, la gestione di fondi (come gli apporti a fondi rischi) assegnati a titolo definitivo, o la concessione di contributi in conto interessi limitatamente alle imprese socie già beneficiarie della garanzia, a condizione che l’attribuzione del contributo da parte del confidi segua un mero controllo formale di possesso dei requisiti stabiliti dall’ente pubblico, e non anche valutazioni di merito.

Revisione del paper di Aste Panizzolo su XBRL



Davide Panizzolo ha aggiornato lo "storico" paper introduttivo su XBRL del maggio 2004, che per molto tempo è stato l'unico lavoro di un certo respiro disponibile sull'argomento in italiano. Trovate qui la nuova versione. Stiamo lavorando a nuovi documenti sulla tassonomia di bilancio GAAP Italia e sull'uso di XBRL nella consulenza finanziaria. Dovrebbero essere pubblicati dopo l'estate.

sabato 10 giugno 2006

Presentato Centrofidi Terziario



“Vicini come prima, più grandi e forti, per sostenerti di più”: con questo slogan si presenta agli imprenditori del centro Italia Centro Fidi Terziario. E' quindi operativo il progetto del quale avevo saputo in occasione del corso di formazione per i confidi del sistema Confcommercio Toscana. Si tratta di un intermediario iscritto all'elenco ex art. 107 TUB, ma è una SpA, non un confidi "mutualistico". Al capitale (oltre 10 milioni di euro di patrimonio netto, di cui 7 milioni di capitale sociale) partecipano i consorzi fidi provinciali di Confcommercio e undici istituti di credito. E' partita una campagna di informazione che attraverso una massiccia presenza su quotidiani e televisioni farà conoscere questo nuovo soggetto. Sulla base delle informazioni raccolte, Centrofidi Terziario si affianca ai confidi provinciali di primo livello, offrendo garanzie personali eleggibili, in prospettiva, per Basilea 2.

venerdì 9 giugno 2006

107 or not 107? This is the question (?)



Ieri, a Riccione, ho tenuto una lezione per Confidi Servizi Emilia Romagna, società promossa da tre confidi di secondo grado della regione. Rispetto alle agende di lavoro di un corso di formazione standard, una goduria: due sessioni al giorno di 2,5 ore ciascuna, entrambe interrotte da un coffee break (anzi un piada break, direttamente dalla piastra, ottima, con prosciutto crudo, scamorza e rucola). Anche la qualità degli interventi era molto buona: oltre a me, hanno parlato lo stesso giorno consulenti di Confidi Servizi sugli aggiornamenti della legge quadro (Arzarello), sul nuovo diritto fallimentare (Giacomelli), sui sistemi di controllo di gestione (Simonini) e di controllo interno (Camanzi).

Innovazione tecnologica italian style. Un'idea balzana sui bilanci delle imprese individuali



Sono a Perugia, nella hall dell'albergo. Oggi mi vedo con i colleghi di Gepafin, la finanziaria della Regione Umbria, per il progetto confidi. Sono collegato in wireless, è la seconda volta che ci provo ed è davvero comodo. In certi paesi la copertura wireless gratuita è quasi ovunque, e uno può usare il PC al posto del cellulare, o nuovi cellulari con scheda di rete. In Italia la diffusione dell'innovazione procede a fiotti. Dal lato dell'offerta commerciale, si tende a mettere al primo posto quello che trova sbocco sul gigantesco mercato dei privati (pensiamo alla telefonia mobile). La connettività internet, penso di non sbagliare nel dirlo, è più cara in Italia che altrove, sia per i privati sia per le aziende. Non ci sono state rivoluzioni copernicane, tipo ADSL quasi gratis, per forzare i tempi di diffusione dell'uso della rete e creare un'infrastruttura. I margini dei provider (a cominciare da quelli dell'ex monopolista) sono considerati creature delicate, e ricevono cure e attenzioni. Con un po' di coraggio in più, si potrebbero incrementare i redditi riducendo i prezzi e puntando all'aumento drastico dei volumi, ma non è nello spirito nazionale: troppo affannoso, poco signorile. La pubblica amministrazione ha fatto qualcosa, ma niente di "visionario" che stravolgesse gli equilibri spontanei di un mercato poco dinamico.

giovedì 8 giugno 2006

Doppio binario contabile per confidi 106 e 107 e qualità dei bilanci



Con Provvedimento del Governatore del 14/2/2006 (v. Bollettino vigilanza, Banca d’Italia, Febbraio 2006, pag. 20) si è chiarito che gli intermediari finanziari soggetti a Vigilanza prudenziale, quelli iscritti all'elenco speciale ex art. 107 TUB, applicheranno i principi contabili internazionali IAS, come sono tenute a fare le banche dall'esercizio 2006. Gli intermediari non vigilati (iscritti all'elenco ex art. 106 TUB) continueranno invece ad applicare le regole oggi vigenti, derivanti dal DL 87/1992 relativo ai bilanci bancari per-IAS. Alle regole del citato DL sono apportate nelle prassi delle integrazioni suggerite dalle associazioni di categoria dei confidi, che tengono conto delle specificità dell'attività di garanzia, in particolare le voci del passivo per la registrazione dei fondi rischi su perdite attese e rettifiche specifiche (Fondo rischi per garanzie prestate) e la Riserva fondi rischi indivisibili, che accoglie invece gli apporti ricevuti da enti pubblici oppure è alimentata con giri da avanzi di gestione o riserve di patrimonio netto.