Lunedì 22/1 sono volato a Roma per seguire il primo giorno della Convention ABI "Credit & Operational Risk" dal titolo "Basilea 2: cosa devono fare le banche adesso". Ho riportato a casa spunti per almeno dieci blog. Per capire il nuovo Accordo, niente è più utile delle testimonianze di prima mano degli esponenti di Banca d'Italia, ABI, gruppi bancari. Un vero aiuto a scoprire le ragioni dietro le regole del nuovo Accordo. Comincio con un problema che, lo confesso, avevo colto superficialmente. Cosa facevo per confrontare gli assorbimenti nel metodo standard con quelli IRB? Presumevo per lo standard un coefficiente di capitale fisso rispetto alla PD che copriva i rischi di perdite attese (EL) e inattese (UL). Per l'IRB calcolavo un requisito di capitale con la complessa formula di Gordy, lo imputavo alle sole perdite inattese (UL). Per ottenere un valore confrontabile con il metodo standard, aggiungevo l'incidenza delle perdite attese (EL). Ad esempio, per un credito corporate a un anno si ottiene con questa impostazione "ingenua" un grafico di questo tipo:
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venerdì 26 gennaio 2007
Basilea 2 e assorbimenti nei casi standard e IRB: sembra facile!
Lunedì 22/1 sono volato a Roma per seguire il primo giorno della Convention ABI "Credit & Operational Risk" dal titolo "Basilea 2: cosa devono fare le banche adesso". Ho riportato a casa spunti per almeno dieci blog. Per capire il nuovo Accordo, niente è più utile delle testimonianze di prima mano degli esponenti di Banca d'Italia, ABI, gruppi bancari. Un vero aiuto a scoprire le ragioni dietro le regole del nuovo Accordo. Comincio con un problema che, lo confesso, avevo colto superficialmente. Cosa facevo per confrontare gli assorbimenti nel metodo standard con quelli IRB? Presumevo per lo standard un coefficiente di capitale fisso rispetto alla PD che copriva i rischi di perdite attese (EL) e inattese (UL). Per l'IRB calcolavo un requisito di capitale con la complessa formula di Gordy, lo imputavo alle sole perdite inattese (UL). Per ottenere un valore confrontabile con il metodo standard, aggiungevo l'incidenza delle perdite attese (EL). Ad esempio, per un credito corporate a un anno si ottiene con questa impostazione "ingenua" un grafico di questo tipo:
lunedì 22 gennaio 2007
Nuovo paper su XBRL
E' disponibile da oggi sul sito smefin il nuovo paper su XBRL di Luca Erzegovesi e Elena Bonetti, collaboratrice del Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali e componente del gruppo Smefin di Trento.
venerdì 19 gennaio 2007
Nasce Confidi Lombardia
Il 14 dicembre scorso è stato siglato l’accordo di fusione tra 7 confidi confindustriali della Lombardia (Bergamo, Como, Lecco, Pavia, Sondrio, Brescia, Cremona) che ha dato vita ad un Confidi interprovinciale denominato CONFIDI LOMBARDIA. L’iniziativa si inserisce in un percorso aggregativo già avviato nel 2005 e perfezionato nel 2006 tra i confidi di Brescia e Cremona. Un progetto che a livello lombardo si distingue da quello di Confidi provincie lombarde (già confidi Milano).
giovedì 18 gennaio 2007
Rapporto UniCredit Banca sulle Piccole Imprese
Ho ricevuto oggi per posta un'interessante pubblicazione di UniCredit Banca, presentata il 4 dicembre scorso a Milano. Raffaele Persico, dell'Unità finanza agevolata e confidi di Unicredito, mi aveva gentilmente invitato, ma purtroppo non ero potuto andare, era giorno di esami. Hanno collaborato vari uffici della banca, e il consorzio A.A.Ster (Aldo Bonomi). Si parla di scenario dell'economia per le piccole imprese, di rapporto con le banche, di private equity per le PMI, e soprattutto di confidi. La lettura è molto interessante, specie là dove si tratta delle esperienze europee di schemi di garanzia mutualistica e delle survey fatte tra panel di imprenditori e di confidi. Siamo citati anche noi (in materia di confidi e business office).
mercoledì 17 gennaio 2007
Nostro nuovo paper su XBRL e Quantrix
Prima di Natale ho finito un paper in inglese sull'uso di Quantrix per elaborare dati XBRL in applicazioni di analisi finanziaria. Quantrix è il software di calcolo multidimensionale che trovo molto utile come sostituto del foglio elettronico (l'ho usato anche per gli esempi del mio libro sul rischio di credito, come dicevo qui). Attualmente, lo stiamo usando molto per la progettazione delle parti nuove della tassoniomia XBRL italiana (nota integrativa). Nel paper in questione descrivo il modello dati delle tassonomie XBRL, e il modo in cui l'ho riprodotto in Quantrix per realizzare un semplice modello di analisi di bilancio che importa dati da un bilancio in formato "XBRL instance", elabora dati previsionali e riesporta il tutto (consuntivo e previsionale) in un nuovo documento XBRL. La lettura è piuttosto tecnica.
martedì 16 gennaio 2007
Deposito obbligatorio dei bilanci XBRL: richiesta di ufficializzare lo slittamento di 12 mesi
L'Associazione che diventerà XBRL Italia, con lettera del presidente Gianfranco Torriero all'Agenzia delle entrate e al Ministero dello sviluppo economico, ha ufficialmente chiesto di prorogare di 12 mesi il termine di entrata in vigore dell'obbligo di deposito dei bilanci e degli atti societari in formato elettronico elaborabile presso il Registro delle imprese. Sull'argomento abbiamo scritto diversi blog. Lo slittamento non ha alternative: secondo la norma entro il 31/12/06 si doveva approvare lo schema di formato elettronico, e dal 31/03/07 scattava l'obbligo di deposito. Il primo termine è scaduto, il secondo è a maggior ragione impossibile. Tra le ragioni addotte nella richiesta (tutte condivisibili), ricordiamo i tempi materiali necessari per rendere operativa l'Associazione XBRL, definire una tassonomia XBRL italiana, ottenerne il riconoscimento da XBRL international (non è stato facile far accettare in sede governativa la scelta di autolimitare la sovranità nella specificazione dello standard), gestire il caso dele società quotate e di settori particolari (assicurazioni, banche), oltre che per divulgare XBRL tra gli utilizzatori e i fornitori di software e servizi.
sabato 13 gennaio 2007
Ancora sul nuovo regolamento UE sugli aiuti di Stato
Lo scorso 12 dicembre la Commissione Europea ha adottato il nuovo regolamento relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE sugli aiuti di stato. Rispetto alla proposta di modifica del marzo 2006, le nuove disposizioni elevano la soglia "de minimis" da 150.000 euro a 200.000 euro e introducono un nuovo limite per le garanzie, esenti dalla procedura di notifica (quindi escluse dall'obbligo di dimostrare che non costituiscono aiuto di stato) se, per ogni impresa beneficiaria, il prestito totale che sottende la garanzia non supera 1,5 milioni di euro [erano 1,7 milioni in una stesura pre-finale] e la garanzia non supera l’80% del prestito. Tale cifra è ridotta a 750.000 euro per le garanzie concesse a favore di imprese che operano nel settore dei trasporti.
venerdì 12 gennaio 2007
Interconfidi Nordest diventa Banca popolare di garanzia
Sapevo dell'iter presso la Banca d'Italia, ma solo oggi ho letto sul sito già di Interconfidi Nordest, il confidi industriale di Padova, l'annuncio della ottenuta autorizzazione ad operare come Banca popolare cooperativa. Eccone un passaggio:
giovedì 11 gennaio 2007
ECAI offresi
Sono capitato per caso sul sito di KHC, "Organismo Italiano con presenza Internazionale, che Certifica il Personale e la Formazione", con sedi a Monza e a Catania. La società offre un servizio così qualificato:
UBmatrix rilascia il suo XBRL Processing Engine come open source
UBmatrix, ha fatto seguire alle parole i fatti, mettendo su sourceforge il codice sorgente e la documentazione delle librerie Java per l'elaborazione di documenti XBRL. Accanto a questa versione open source (GNU General Public License), continuerà ad essere offerta una versione commerciale, oltre ai pacchetti Taxonomy Designer, Reporting Manager e il recente Report Builder. Con questa libreria, si potranno creare, leggere e validare documenti XBRL in applicazioni custom per l'elaborazione e la reportistica contabile.
venerdì 5 gennaio 2007
Ho finito la stesura del libro!
Grande giubilo oggi: ho scritto gli ultimi paragrafi del libro sui modelli di portafoglio per il rischio di credito che da mesi sto scrivendo per Bancaria editrice con Marco (Bee). L'ultima fatica ha riguardato l'accordo di Basilea (recepito appena prima di fine anno, come segnalato sul blog da Flavio B), ovvero le parti più tecniche della normativa applicata nell'approccio IRB. Dietro Basilea 2 ci sono alcuni modelli teorici fondamentali, opportunamente adattati. Ho cercato di presentarli in modo lineare.
mercoledì 3 gennaio 2007
Struttura dei costi dei confidi: call for contributions
Nel mio paper "Il futuro dei confidi" auspicavo un Osservatorio sulle strutture organizzative e di costo nel settore della garanzia fidi. I tempi non sono ancora maturi per farlo partire. Nell'attesa, vorrei però mettere insieme qualche dato serio sulle strutture di costo in varie ipotesi (106, 107, strutture a una o due livelli, ecc.). Chi vuole condividere idee e informazioni è benvenuto, può contattarmi via blog o direttamente.