giovedì 21 agosto 2008

Un paper di Torino Finanza sui confidi piemontesi che mi era sfuggito



Il puntualissimo Sapio mi segnala il Secondo rapporto sulla finanza d’impresa e le banche in Piemonte, commissionata dal Comitato Torino Finanza presso la CCIAA di Torino e curato da Diego Bolognese, Alessandro Pellicciotta e Roberto Quaglia (ESCP-EAP). La presentazione presso la Camera di commercio era avvenuta il 12 dicembre 2007. Sempre Torino finanza aveva commissionato nel 2003 lo studio di Giuseppe Russo, attuale presidente di Unionfidi Piemonte, che aveva lasciato un segno nel dibattito su confidi e credito alle PMI.
La ricerca contiene una sezione sul mercato delle garanzie in Piemonte, con analisi dei bilanci dei principali confidi della regione. Secondo lo studio, l’ampiezza del mercato delle garanzie in Piemonte è considerevole, ed in forte aumento; l’offerta di mercato piemontese è fortemente concentrata al suo interno, ma la presenza di due leader di mercato (Eurofidi e Unionfidi) non frena la crescita degli altri confidi. Con riguardo al futuro, si mettono a confronto quattro opzioni strategiche: Local niche player (confidi locale e settoriale), Local leader (confidi locale e plurisettoriale), Global niche player (confidi pluriregionale e settoriale, il modello meno gettonato) e Confidi universale (confidi pluriregionale e plurisettoriale, hic sunt leones).
Il lavoro contiene molti spunti interessanti, anche se riflette la realtà dei confidi di oggi, difficile da interpretare sulla base di dati contabili che riflettono modelli gestionali variegati e non sempre di facile lettura. Il futuro sarà tutt'altra cosa, anche se non sappiamo ancora cosa.

Luca

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