Un rapporto di FitchRatings (download gratuito con registrazione) sottolinea il buon comportamento dei default sul debito corporate USA nel 2010 per le classi a basso rating. La frequenza dei default è nell'ordine dell'1%. Può sembrare un paradosso, in presenza di una recessione prolungata. Ci sono delle spiegazioni contingenti: gli emittenti hanno aumentato il buffer di liquidità e soprattutto hanno beneficiato dei tassi quasi a zero e della fame di spread degli investitori che ha facilitato il collocamento delle emissioni attuate per rifinanziare e consolidare le passività. La liquidità è migliorata. E la solvibilità? Speriamo che tenga.
Luca
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