martedì 19 aprile 2011

Futuri assetti dei confidi in Piemonte: perle apocrife di saggezza

Ho ricevuto oggi questa mail sul progetto di cui a questo post:


Caro professore, sto seguendo gli sviluppi del progetto "Assistenza per la definizione delle politiche regionali in materia di Confidi" che vede la Regione Piemonte assistita da Terranova Consulting e Prometeia. I consulenti hanno da pochi giorni rilasciato dell'altro materiale (confidenziale). Lo studio è un censimento (ben fatto) delle misure pro confidi prese dalla Regione (sono davvero tante) e delle possibili rimodulazioni. Tante analisi di scenario, pro e contro, minacce e opportunità.
Le divulgo soltanto due perle.
Numero 1: "nel solo 2010 sono stati pubblicati tre studi sulle dinamiche del contesto regionale dei Confidi. Nondimeno l’Operatore Pubblico allargato, i Confidi e le Banche garanzia non hanno avuto strumenti per monitore l’utilizzo delle risorse investite e in generale per condividere le politiche per l’accesso al credito delle PMI"
Numero 2 (dulcis in fundo): "Due provocazioni per l’Assessore:
    Eurofidi diventa il Confidi di riferimento della Regione =>
<=Eurofidi è un operatore di mercato, la Regione esce dal capitale e reinveste i corrispettivi in “misure di sistema"
Mio commento: il riassetto del sistema di garanzia è un problema che non ha soluzione all'interno dei confidi di una singola regione, specialmente quando si parte da una realtà così eterogenea e dominata da confidi sovraregionali come quella del Piemonte. Per mettere un moto delle forze di cambiamento virtuose, bisogna agire su norme, relazioni di mercato e meccanismi operativi che sono nazionali o strettamente intrecciate con il livello nazionale.

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