Cresce l'attenzione dei media e delle associazioni per i troppo numerosi suicidi di imprenditori in dissesto, dipendenti che perdono il lavoro, pensionati soli.
Ho creato una pagina (richiamata nel menu del sito) in cui ho riepilogato i post usciti negli anni sull'argomento.
E' un piccolo contributo di idee alle iniziative che stanno nascendo per contrastare il rischio suicidi tra gli imprenditori.
Per non fermarsi all'emozione o, peggio, all'indignazione verso lo Stato (o gli Altri) che non fanno niente.
Per non arrendersi all'indifferenza.
Ho creato una pagina (richiamata nel menu del sito) in cui ho riepilogato i post usciti negli anni sull'argomento.
E' un piccolo contributo di idee alle iniziative che stanno nascendo per contrastare il rischio suicidi tra gli imprenditori.
Per non fermarsi all'emozione o, peggio, all'indignazione verso lo Stato (o gli Altri) che non fanno niente.
Per non arrendersi all'indifferenza.
Nel solo anno 2012, ventitré imprenditori si sono suicidati.
RispondiEliminaLa colpa è solo della crisi economica?
Bisogna intervenire per fare in modo che il numero suindicato non venga incrementato.
L'attività d'impresa cosi come il lavoro in genere, compreso quello alle dipendenze di qualcuno, in quest'epoca non sono piu' come le rocce in Sardegna.E' un prezzo da pagare, lo pagheranno in pochi anche se sembreranno molti per insegnare ai tanti che la nostra vita ha anche altri obiettivi. Si puo' fallire, quando si fa impresa e si puo' restare senza lavoro quando lo si ha. Nel mentre di chi ci siamo circondati nella nostra vita ?
RispondiEliminaGiusto, Mariolino: quali sono lo scopo, il valore di quello che facciamo? La crisi, le crisi personali, di persone vicine e lontane possono ridestare questa domanda, o soffocarla.
RispondiEliminaTenere aperta la questione è il primo passo. Capire che valiamo più dei nostri successi o fallimenti è la chiave per esserci anche compagni di cammino, che portano i pesi gli uni degli altri.