In Trentino si sta compiendo un passo importante, ma non definitivo, verso la creazione di un confidi unico della Provincia autonoma. Due dei tre confidi 107 operanti localmente, Cooperativa artigiana di garanzia e Confidimpresa, hanno deliberato nei rispettivi CdA la fusione in Confidi Trentino Imprese (vedi articoli del Trentino e dell'Adige).
La decisione dovrà essere ratificata dalle assemblee straordinarie. La fusione avrà effetto dal primo gennaio 2016, interesserà oltre 9.200 soci per circa 5.000 aziende e garantirà finanziamenti per 500 milioni di euro e garanzie in essere pari a circa 250 milioni.
Non sono disponibili altri numeri sulla fusione. Sarà quasi certamente assicurato un contributo straordinario della Provincia Autonoma di Trento (aggiuntivo rispetto ai 17 milioni di euro sbloccati nel dicembre 2014). Farà la sua parte anche il terzo confidi 107 trentino, Cooperfidi, che mette sul piatto 4 milioni come apporto di socio sovventore (la sua buona situazione patrimoniale glielo consente), conservando però la sua indipendenza.
Il Governo provinciale ha svolto un'azione energica di moral suasion affinché si realizzasse questa fusione. L'urgenza di sanare il gap patrimoniale di Confidimpresa Trentino emerso nella recente ispezione di Vigilanza ha smosso le acque, consentendo di realizzare l'obiettivo strategico dell'aggregazione tra enti di garanzia.
La governance del nuovo confidi quasi unico vede un peso dominante della componente ex Cooperativa artigiana: il presidente sarà Giuseppe Bertolini, attuale presidente della Cooperativa artigiana di garanzia, e per un periodo transitorio di tre anni gli amministratori saranno gli 11 componenti del CdA della stessa Cooperativa artigiana, più quattro componenti che verranno indicati dall’assemblea di Confidimpresa.
Il progetto di fusione, dopo la ratifica assembleare (che non dovrebbe presentare problemi), passerà il vaglio della Banca d'Italia, alla quale perverrà entro l'11 ottobre la domanda di iscrizione del nuovo soggetto, corredata dal programma di attività e dalla relazione sulla struttura organizzativa.
Per il momento non ci sono altri dati o fatti da commentare.
Buon lavoro agli amici trentini che stanno mettendo in fila tutte le decisioni delicate da prendere, confidando che portino a una struttura agile e dinamica capace di consolidarsi e di tornare a crescere.
La decisione dovrà essere ratificata dalle assemblee straordinarie. La fusione avrà effetto dal primo gennaio 2016, interesserà oltre 9.200 soci per circa 5.000 aziende e garantirà finanziamenti per 500 milioni di euro e garanzie in essere pari a circa 250 milioni.
Non sono disponibili altri numeri sulla fusione. Sarà quasi certamente assicurato un contributo straordinario della Provincia Autonoma di Trento (aggiuntivo rispetto ai 17 milioni di euro sbloccati nel dicembre 2014). Farà la sua parte anche il terzo confidi 107 trentino, Cooperfidi, che mette sul piatto 4 milioni come apporto di socio sovventore (la sua buona situazione patrimoniale glielo consente), conservando però la sua indipendenza.
Il Governo provinciale ha svolto un'azione energica di moral suasion affinché si realizzasse questa fusione. L'urgenza di sanare il gap patrimoniale di Confidimpresa Trentino emerso nella recente ispezione di Vigilanza ha smosso le acque, consentendo di realizzare l'obiettivo strategico dell'aggregazione tra enti di garanzia.
La governance del nuovo confidi quasi unico vede un peso dominante della componente ex Cooperativa artigiana: il presidente sarà Giuseppe Bertolini, attuale presidente della Cooperativa artigiana di garanzia, e per un periodo transitorio di tre anni gli amministratori saranno gli 11 componenti del CdA della stessa Cooperativa artigiana, più quattro componenti che verranno indicati dall’assemblea di Confidimpresa.
Il progetto di fusione, dopo la ratifica assembleare (che non dovrebbe presentare problemi), passerà il vaglio della Banca d'Italia, alla quale perverrà entro l'11 ottobre la domanda di iscrizione del nuovo soggetto, corredata dal programma di attività e dalla relazione sulla struttura organizzativa.
Per il momento non ci sono altri dati o fatti da commentare.
Buon lavoro agli amici trentini che stanno mettendo in fila tutte le decisioni delicate da prendere, confidando che portino a una struttura agile e dinamica capace di consolidarsi e di tornare a crescere.
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