Segnalo un interessante documento di consultazione sul credit risk transfer a cura del Joint Forum promosso dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, dallo IOSCO e dall'International Association of Insurance Supervisors. Lo trovate qui.
Queste le principali considerazioni e conclusioni:
- dal 2004 sono fortemente cresciuti gli strumenti di CRT ad alto leverage; in larga parte sono stati piazzati presso investitori non pienamente consapevoli dei loro rischi;
- questo ha contribuito ad aggravare le turbolenze di mercato dal 2007, anche per l'eccessiva fiducia degli investitori nei rating delle agenzie;
- il mercato del CRT sopravviverà, specie nei comparti legati alla cartolarizzazione dei prestiti, ma rimarrà debole ancora per qualche tempo, e tenderà ad operare con strutture semplici (non più scatole cinesi);
- i supervisors rimangono consapevoli dei problemi di complessità, pricing, liquidità, rischi operativi e reputazionali che gravano su questi mercati, e auspicano che gli operatori si adoperino per comprenderli meglio al fine di tenerli sotto controllo;
- la dura lezione dei subprime non pone al riparo da possibili crisi future, che potrebbero originarsi in comparti di mercato ancora da inventare; il quadro di controllo dei rischi dovrebbe però irrobustirsi per anticipare i tempi di allerta e di reazione rispetto a quanto è accaduto nel 2007.
Luca
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