venerdì 31 luglio 2009

Ancora in partenza



Domenica parto per una settimana al mare, quindi non troverete aggiornamenti sul blog.

Lazio: fusione tra Coopfidi e Artigiancredito



Da una news AGI:
(AGI) - Roma, 30 lug. - Firmato davanti al notaio l'atto di fusione per incorporazione di Artigiancredito del Lazio in Coopfidi, il Confidi unitario dell'artigianato e delle PMI promosso da Acai, Cna e Confartigianato di Roma e del Lazio.

Il nuovo sito web del Fondo centrale di garanzia



Il Ministero dello sviluppo economico ha lanciato un proprio sito web con tutte le informazioni tecniche sul funzionamento del Fondo centrale di garanzia per le PMI. Dal sitosi può comodamente accedere alla piattaforma web per la presentazione delle domande premendo il pulsante "FONDO DI GARANZIA" e successivamente il pulsante "PRESENTAZIONE ON LINE DELLE DOMANDE".   

mercoledì 29 luglio 2009

Intervista a Roldàn (Banca di Spagna) sul dynamic provisioning



Il plurielogiato sistema dinamico di accantonamento a fondi rischi ha protetto bene il sistema bancario spagnolo dalla crisi, che pure ha colpito duramente l'economia reale (a cominciare dall'immobiliare). Ne parla José María Roldán, direttore generale del servizio normativa bancaria del Banco de España in questa intervista esclusiva rilasciata a Risk News.

Dal comitato di Basilea due paper sul rischio operativo



Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha diffuso oggi due paper in materia di rischio operativo (li potete scaricare tutti e due dal link seguente): Results from the 2008 Loss Data Collection Exercise for operational risk e Observed range of practice in key elements of Advanced Measurement Approaches (AMA).

Pubblicati i dati per l'Italia dell'Indagine sul credito bancario BCE



Potete scaricare qui le elaborazioni in formato excel della più recente Indagine sul credito bancario svolta dalla Banca d'Italia nell'ambito del Bank lending survey della BCE.

Il revival del private equity



Dall'Economist cito un passaggio da un pezzo, intitolato The barbarians are coming, again, sulla ripresa possibile del settore del private equity, pur duramente colpito dalla crisi:
For all its recent difficulties, private equity still has plenty going for it—not least an estimated $400 billion of uninvested capital. True, the credit-fuelled mega-deals of old are unlikely to return soon. Deals will be mostly financed with equity rather than debt, which means that private-equity groups will need to improve the fundamentals of the businesses they buy rather than just profiting from financial engineering. The first area to see an increase in dealmaking is likely to be “roll-ups”, in which firms already backed by private equity will consolidate fragmented industries by buying small competitors from their troubled owners.

Banca d'Italia pubblica l'Indagine sulle imprese 2008



Potete scaricare l'Indagine sulle imprese industriali e dei servizi 2008 realizzata dalla Banca d'Italia nei primi mesi del 2009. I dati raccolti sono già stati commentati nella Relazione Annuale della Banca pubblicata lo scorso 29 maggio 2009. L'indagine mette in luce gli effetti della crisi economica e finanziaria sul sistema produttivo italiano. Un'analisi più approfondita, basata sulla stessa rilevazione campionaria, sarà pubblicata nella collana Questioni di economia e finanza.

sabato 25 luglio 2009

Si va in vacanza



Da oggi fino a martedì prossimo mi prendo una prima tranche di vacanza (in montagna). Non avrò modo di seguire né di aggiornare il blog.

venerdì 24 luglio 2009

Interruzione di servizio



Oggi il nostro server è andato giù tra le 12.15 e le 15.45.

giovedì 23 luglio 2009

Bernanke rassicura: l'exit strategy - quando comincerà - sarà ben governata



Questo breve articolo dall'Economist spiega chiaramente i ragionamenti di Ben Bernanke, presidente della Fed, sull'uscita dalla crisi. Nessun rischio inflazione dall'enorme liquidità creata, perché le Banche centrali potranno alzare i tassi nel caso in cui il sistema decidesse di espandere i prestiti oltre misura. Ci sarà tempo per preoccuparsi, dato che con l'economia stanca di adesso dovrà proseguire la terapia di tassi zero per un non breve tempo.

mercoledì 22 luglio 2009

Idee nuove o quasi dalla discussione sulla manovra d'estate



Tra accese polemiche prosegue la discussione alla Camera sui provvedimenti anti-crisi. Ce ne sono due legati ai temi che più seguiamo sul blog.

martedì 21 luglio 2009

Inline XBRL per avere documenti leggibili con dati XBRL



L'autorevole rivista di programmazione Dr Dobb's journal pubblica un articolo sui vantaggi di Inline XBRL, il formato che consente di incorporare dati XBRL all'interno di "normali" documenti in formato xhtml o pdf.

lunedì 20 luglio 2009

Per rinfrancar lo spirito ...



Cari amici, dato che mancano novità clamorose, siamo in piena estate e il dibattito langue, lasciatevi cullare da una delle più belle canzoni napoletane: Eddy Napoli canta "Mandulinata a Napule", accompagnato dall'Orchestra Italiana di Renzo Arbore. Il video non è granché, ma l'interpretazione è splendida.

domenica 19 luglio 2009

Fondo anti-crisi della Regione Piemonte: aggiornamenti



In febbraio la Regione Piemonte (vedi post) aveva lanciato un fondo da €40mn per riassicurare i prestiti alle Pmi. Il fondo era dato in gestione, pro quota, a Finpiemonte e Artigiancassa. Banche e confidi dovevano stipulare apposite convenzioni per erogare e garantire finanziamenti a medio termine fino a cinque anni per il consolidamento dell’indebitamento a breve, ovvero per rinegoziare finanziamenti in essere oltreché per concedere nuove ed aggiuntive linee di breve termine.

sabato 18 luglio 2009

Dall'assemblea Federconfidi



Ieri si è tenuta a Roma l'assemblea Federconfidi, annunciata in questo post. Il Sole 24 ore riprende l'intervento del presidente Francesco Bellotti:
Aumentano le domande delle imprese rivolte ai Confidi per ottenere garanzie sui crediti. Solo nel mese scorso c'è stato un aumento delle domande presentate dell'83%, che si è tradotta in un aumento dei finanziamenti richiesti del 154% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. «Se ci sarà un' ulteriore crescita delle domande forse sarà necessario riconsiderare i tempi di erogazione delle risorse», ha detto il presidente di Federconfidi (i Confidi aderenti a Confindustria, che oggi sono 60) aprendo l'assemblea annuale.

venerdì 17 luglio 2009

Accordo di programma tra MiSE e Unioncamere



Da una news (il sottolineato è mio):
(Teleborsa) - Roma, 16 lug - E' stato siglato tra il Ministero dello Sviluppo economico e l'Unione Italiana delle Camere di Commercio un accordo di programma con uno stanziamento di 30 milioni per la realizzazione di iniziative a sostegno del sistema delle piccole e medie imprese. Lo si legge in una nota. "L'accordo tra il Ministero dello Sviluppo economico e l'Unioncamere - ha dichiarato il Ministro Scajola - darà priorità a iniziative per agevolare l'accesso al credito e sostegno all'occupazione di piccole e medie imprese nell'attuale difficile congiuntura economica. Questa iniziativa si affianca alle altre misure già in vigore, a partire dal Fondo di Garanzia per le Pmi, che è stato rifinanziato con 1,6 miliardi, è stato esteso all'artigianato e da inizio anno ha aumentato del 75% la propria attività assicurando il credito di oltre 13 mila Pmi, di cui 1400 imprese artigianali. L'intesa con Unioncamere estende queste attività, con l'obbiettivo di garantire il credito ed evitare l'asfissia finanziaria delle imprese".

giovedì 16 luglio 2009

Bollettino economico della Banca d'Italia n.57



Pubblicato il numero di luglio 2009 del Bollettino economico Banca d'Italia. Cito il passaggio sulla redditività delle banche italiane (pag 37), a voi la scoperta del resto.
Il peggioramento della redditività bancaria osservato nello scorso anno è proseguito nei primi mesi del 2009. Secondo le relazioni consolidate, nel primo trimestre gli utili dei cinque maggiori gruppi si sono ridotti del 40 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008; il rendimento del capitale e delle riserve (ROE) delle attività ricorrenti si è dimezzato, attestandosi al 4,5 per cento. La crescita del margine di interesse, rimasta positiva per tutto il 2008, si è arrestata. E' proseguita la flessione degli altri ricavi, per effetto della riduzione del flusso di commissioni; il risultato dell’attività di negoziazione è tornato lievemente positivo. Nel complesso, il margine d’intermediazione si è ridotto del 3 per cento. Il risultato di gestione è rimasto invariato grazie al contenimento dei costi operativi. Gli accantonamenti a fronte del rischio di credito sono più che raddoppiati e hanno assorbito la metà del risultato di gestione, a fronte di meno di un quarto nei primi tre mesi del 2008.

Da Prato: allarme nel tessile industriale



Consiglio di leggere la vibrante testimonianza di Alessandro Cocci, imprenditore del tessile pratese, raccolta dal sussidiario.net. Cocci dice la sua, di getto, su tutela del made in Italy, gravità della crisi, rapporti con le banche, concorrenza cinese, efficacia degli aiuti pubblici e delle associazioni.

Lo scudo fiscale visto da Londra



Il Sole 24 ore riprende i commenti di alcuni quotidiani europei sullo scudo fiscale, e in particolare quello del Financial Times (cito un passaggio):
Ma questa volta, l'amnistia si applicherà solo ai soldi che tornano in Italia, non basta che siano semplicemente dichiarati e tenuti in un conto offshore. «Se questo riesce ad aiutare gli imprenditori italiani a regolarizzare la loro situazione fiscale e a iniettare nuovo capitale nelle loro aziende durante l'attuale credit crunch, difficilmente può essere una cosa cattiva».
Qui trovate il puntuale commento di Bloomberg.

martedì 14 luglio 2009

Nasce Kampanom, confidi campano con progetti ambiziosi



Dal denaro.it:
Nel pieno della crisi globale nasce Kampanom-Confidi, un consorzio di garanzia collettiva fidi, iscrivibile quale soggetto 107 che sarà vigilato dalla Banca d'Italia, con un vantaggio in termini di costo e di accesso al credito da parte delle Pmi. "Gli oltre 50 Confidi presenti in Campania - dichiara il presidente Rosario Manes Rossi, esperto di diritto bancario - rappresentano solo se stessi e non sono di alcun aiuto per lo sviluppo del territorio, oltre al fatto che la gran parte del divario del costo del denaro tra Nord e Sud, pagato dalle imprese, è addebitabile alla loro scarsa efficienza. E' proprio per rispondere ai bisogni di strutture più adeguate ai servizi prestati, di maggiore professionalità e di maggiori dimensioni che nasce Kampanom, il cui direttivo è formato appunto da un team di professionisti ed imprenditori campani".
Nello zaino del soldato c'è il bastone di maresciallo. Nello zaino di un confidi neo-costituito c'è il biglietto per il viaggio verso l'iscrizione a 107. Non ho capito però come il nuovo confidi, Kampanom (antico nome osco della regione intorno a Capua), intende far meglio degli oltre 50 già presenti in regione, e come pensi di fare i volumi per candidarsi a 107. Se avete notizie più precise, commentate, grazie.

Multiaffidamento, una trappola o una risorsa?



Da un articolo di Tito Boeri, "Il credito senza cultura", uscito oggi su Repubblica
Bene anche sviluppare istituti come il multiaffidamento che, come messo in luce da Fabiano Schivardi su lavoce.info, potrebbe evitare che le piccole imprese si vedano chiudere i rubinetti del credito contemporaneamente da tutte le banche (mediamente sono 5 per ogni piccola impresa) presso cui prendono a prestito.
Secondo l'opinione corrente, e specialmente oggi con i modelli automatici di scoring andamentale, quando una banca revoca un'impresa multiaffidata è probabile che le altre seguano a ruota (il classico gioco del cerino acceso). Il citato articolo di Schivardi, la vede diversamente (cito)
È anche possibile che un’impresa multiaffidata incontri minori difficoltà a sopperire alla chiusura di una linea di credito ottenendo credito addizionale da una delle banche di cui è già cliente. [...] È possibile che le grandi banche siano più interessate dal multiaffidamento, mente le piccole a vocazione locale tendono di più a essere il prestatore principale di imprese locali. Se è così, è necessario pensare a politiche che contrastino la tendenza. [...] Forme di coordinamento fra le banche creditrici sono quindi possibili e potrebbero evitare il firm run. Potrebbero anche rendere più facile ristrutturare il debito dell’impresa, evitando comportamenti opportunistici da parte di singole banche. Episodi di questo tipo sono numerosi e hanno portato a buoni risultati. Il caso più noto è quello della ristrutturazione del debito Fiat da parte di un pool di banche, che ha permesso all’impresa di rilanciarsi. Estendere su larga scala questo metodo è complicato, perché richiede il coordinamento delle scelte creditizie rispetto a migliaia di imprese.
Un messaggio interessante: banche, trattate il piccolo negoziante o il terzista come la Fiat, si tratta soltanto di trovare modi efficienti di "coordinare le scelte creditizie rispetto a migliaia di imprese". Una visione molto alta del problema: chi dobbiamo chiamare, un bravo esperto di teoria dei contratti?

Ipotesi suggestive su scudo fiscale e smobilizzo dei crediti verso la PA



Tra le anticipazioni sugli emendamenti alla manovra d'estate del Governo, ne ho ho trovata una interessante di Gianni Credit, sul sussidiario.net. Cito
L'operazione "scudo" - la terza lanciata da Tremonti dopo quelle del 2001 e del 2003 - questa volta sembra alzare l'asticella dei suoi obiettivi, il cui raggiungimento questa volta andrà probabilmente valutato in termini qualitativi e non solo quantitativi. I due precedenti hanno registrato un buon successo, facendo emergere un'ottantina di miliardi di capitali italiani all'estero e portando un paio di miliardi di incasso per l'Erario.[...] Le attese sull'aliquota (6-7% quella ordinaria, 5% quella agevolata, legata alla sottoscrizione di titoli per la ricostruzione dell'Abruzzo) sembrano già promettere una "mano politica" più ferma, meno condiscendente sul piano finanziario con chi ha accumulato capitali all'estero (diversa sarà ovviamente l'analisi della sanatoria sul piano legale-penale).

Basilea 2.1 in attesa di Basilea 3



Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria nella riunione dell'8-9 luglio ha approvato una serie di misure (avviate nel gennaio 2009) per rafforzare i requisiti patrimoniali sul rischio di mercato e sanare alcuni dei limiti dell'attuale normativa emersi durante la crisi.

lunedì 13 luglio 2009

Provvedimenti attesi in settimana: moratoria imprese e scudo fiscale



Dal Sole 24 ore alcune anticipazioni sulla moratoria dei rimborsi:
Altra partita da giocare per concedere un po' di ossigeno alle imprese, strette dalla morsa del credito, è quella del congelamento dei pagamenti dovuti dalle aziende. Già questa settimana, secondo quanto hanno riferito sia la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sia il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, dovrebbe svolgersi il primo incontro fra esecutivo, banche e imprese. L'intesa potrebbe non riguardare tutte le aziende ma soltanto alcune tipologie e alcuni profili di rischio. Strettamente connesso al raggiungimento dell'accordo c'è un altro intervento, annunciato da Tremonti all'assemblea Abi, per compensare gli istituti di credito: sgravi fiscali sulla deducibilità delle svalutazioni dei crediti bancari in sofferenza. Se la strada per lo stop alle rate sarà spianata allora i benefici potrebbero confluire nel dl anti-crisi con un emendamento già questa settimana.
... e sullo scudo fiscale:
Le ipotesi allo studio delle bozze parlamentari sono oscillate tra il 5% del capitale rimpatriato (il doppio del primo scudo ma di poco superiore al secondo scudo) fino al 7 per cento. Viene dato per bocciato da Bruxelles il canale del rimpatrio volto all'acquisto di titoli di Stato o buoni postali emessi dalla Cassa depositi e prestiti, dirottati per la ricostruzione dell'Abruzzo. Sono tenute in considerazione formule più innovative e alternative, come l'imposta del 50% sugli interessi maturati negli ultimi cinque anni (potrebbe risultare poca cosa al netto delle perdite dovute alla crisi). Resta tuttavia difficile applicare paletti temporali e raccogliere documentazione su investimenti pregressi effettuati nei paradisi fiscali, notoriamente scarni in registrazioni cartacee e computerizzate.
Aspettiamo le versioni ufficiali per commentare.

venerdì 10 luglio 2009

Marcegaglia "Sospendere o rallentare Basilea 2"



Una news che riprendo dal sussidiario.net
Intervenendo all'assemblea degli Industriali di Salerno, Marcegaglia ha detto: «Abbiamo scritto al premier Berlusconi e al governatore Draghi per chiedere la sospensione per un periodo di tempo, oppure il rallentamento dell'introduzione delle regole di Basilea 2, che costituisce un problema soprattutto per le piccole imprese».

Aiutati che Bruxelles t'aiuta



Torniamo a parlare di aiuti di Stato. Ieri ho ricevuto due informazioni:

Mucchetti su finanza ad alta leva e global standard



Sapio mi segnala questo interessanti articolo di Massimo Mucchetti sul Corriere di oggi. Qualche passaggio:
Goldman Sachs e Barclays Capital stanno ricominciando con la finanza ad alto ritorno delle cartolarizzazioni. Le investment banks ci riprovano. Questa volta, giurano, sarà tutto a regola d'arte.[...]

giovedì 9 luglio 2009

Non per consolarsi con le disgrazie degli altri, ma ...



Dal Sole 24 ore un commento all'ultimo Bollettino della BCE:
C'è una spada di Damocle sui bilanci pubblici dell'eurozona: le passività potenziali legate agli interventi a sostegno del settore bancario potrebbero avere, nel 2009, un impatto massimo previsto pari a circa il 20% del Pil dell'area. È il calcolo che fa la Bce nel Bollettino mensile di luglio.

Convegno di Bureau Van Dijk e K-Finance sulla previsione delle insolvenze



Segnalo un interessante convegno promosso da Bureau Van Dijk (vendor di banche dati contabili, tra cui AIDA) e K-Finance (società di consulenza in finanza), sul tema "E’ possibile prevedere il fallimento di un’impresa? Analisi ed approfondimenti sulle novità del modulo AIDA PD per la valutazione del rischio di insolvenza.". Si terrà il 14 Luglio 2009 dalle ore 9.30 alle 13.00 presso il Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61. Lo segnalo anche perché conosco Francesca Grasselli (K-Finance), relatrice col presidente Giuseppe Grasso; tra l'altro è amica della nostra Eleonora.

Assemblea Federconfidi il 17/7 a Roma



Ho ricevuto il cortese invito a partecipare all'assemblea annuale di Federconfidi il prossimo venerdì 17 luglio a Roma, alle 10.00, presso la Sala Andrea Pininfarina - Confindustria, Viale dell'Astronomia, 30. Il programma prevede la relazione del presidente, FRANCESCO BELLOTTI e, a seguire, gli interventi di CORRADO FAISSOLA (Presidente ABI), VITTORIO GRILLI (Direttore Generale del Tesoro del Ministero dell’Economia e Finanze), STEFANO MIELI (Direttore Centrale dell’Area Funzionale Vigilanza Bancaria e Finanziaria di Banca d’Italia), GIUSEPPE MORANDINI (Presidente Piccola Industria Confindustria), e PAOLO SAVONA (Presidente di Unicredit Banca di Roma).

Confiducia riparte



Da Varese news:
Bloccato in Regione Lombardia dallo scorso novembre – troppo tempo per le imprese che di quel fondo non hanno ancora visto un centesimo – ora Confiducia ha trovato attenzione in Regione Lombardia, grazie al tramite di Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e Mobilità, che ha sottoposto la questione all’assessore all’Artigianato Domenico Zambetti e al Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Il progetto Confiducia, è partito nel novembre 2008. Dalla proposta iniziale di Unioncamere Lombardia, si era passati ad un programma di co-garanzia con cap di perdita sponsorizzato anche dalla Regione. Pare che la formula non avesse incontrato il gradimento delle banche e dei confidi, tant'è che l'iter di avvio si era incagliato, fino alla levata di scudi degli artigiani varesini. Ora, il progetto dovrebbe, finalmente, passare in realizzazione. Se ne è parlato anche ieri al workshop dei confidi lombardi (sempre a Varese).

Workshop sui confidi a Varese



A Varese, nella splendida cornice (è il caso di dirlo, col favore del bel tempo) di Villa Andrea Ponti ho partecipato oggi ad un incontro di lavoro promosso da Artigianfidi Varese, e ben coordinato dall'amico Andrea Bianchi (vice DG), e animato dall'entusiasmo e dalla comunicativa del DG, Marino Bergamaschi. C'era un'ampia rappresentanza dei confidi lombardi: oltre ai padroni di casa, Federfidi Lombarda, Confidi Province Lombarde, Confidi Lombardia, Confapi Lombardia fidi, Sinvest, Artfidi Lombardia. Hanno portato interessanti testimonianze delle esperienze di aggregazione Ferruccio Vannucci (Artigiancredito Toscano), Elena Biagetti (Unifidi Emilia Romagna), e Riccardo Giorcelli (Confartigianato fidi Piemonte). Con me, come esperto, c'era Claudio D'Auria, che ritrovo sempre con piacere.

Voci dall'Assemblea ABI



Due passaggi ampiamente ripresi dai media dal Sole 24 ore di Mario Draghi (qui il testo completo) ...
«Da aprile la variazione su tre mesi é divenuta negativa: in maggio era pari a -0,9 per cento su base annua. I prestiti alle famiglie continuano ad espandersi ma a ritmi inferiori». «L'aumento del rischio di credito - sottolinea Draghi - si é tradotto in un ampliamento del divario nel costo del credito tra piccole e grandi imprese con effetti negativi per chi oggi ha maggiormente bisogno di accedere al finanziamento bancario». Draghi sottolinea che va evitato «un eccesso di automatismi» nella valutazione del merito di credito e che c'è «l'esigenza di non far mancare il sostegno finanziario alle imprese con buone opportunità di crescita, reali capacità di superare la crisi».

Studio di Ficth sui recovery rate post-crisi



Questo report di Fitch (serve registrazione gratuita) parla della crescita dei default degli emittenti di obbligazioni. La loro frequenza è in crescita, ma i valori di recupero post default sono in calo. Quindi i rischi di PD e LGD si confermano tra loro correlati, specie nelle crisi.

martedì 7 luglio 2009

Dalla <i>Caritas in veritate</i>: Benedetto XVI sulla finanza



Oggi è stata pubblicata la lettera enciclica Caritas in veritate, la terza del pontificato di Benedetto XVI. Cito il paragrafo che riguarda la finanza:
65. Bisogna, poi, che la finanza in quanto tale, nelle necessariamente rinnovate strutture e modalità di funzionamento dopo il suo cattivo utilizzo che ha danneggiato l'economia reale, ritorni ad essere uno strumento finalizzato alla miglior produzione di ricchezza ed allo sviluppo. Tutta l'economia e tutta la finanza, non solo alcuni loro segmenti, devono, in quanto strumenti, essere utilizzati in modo etico così da creare le condizioni adeguate per lo sviluppo dell'uomo e dei popoli. È certamente utile, e in talune circostanze indispensabile, dar vita a iniziative finanziarie nelle quali la dimensione umanitaria sia dominante. Ciò, però, non deve far dimenticare che l'intero sistema finanziario deve essere finalizzato al sostegno di un vero sviluppo. Soprattutto, bisogna che l'intento di fare del bene non venga contrapposto a quello dell'effettiva capacità di produrre dei beni. Gli operatori della finanza devono riscoprire il fondamento propriamente etico della loro attività per non abusare di quegli strumenti sofisticati che possono servire per tradire i risparmiatori. Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l'amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza, come indicano, in maniera significativa, molte esperienze nel campo della cooperazione di credito.

Mucchetti su Madoff (la pensiamo allo stesso modo)



Da non perdere questo pezzo sul Corriere di oggi di Massimo Mucchetti. Cito un passaggio:
Ma pure noi sappiamo ormai che i Masters of Universe sono stati molto più dannosi del truffatore. La sola Aig, che vendeva protezione a tutto il mondo senza averne i mezzi, è costata al contribuente americano il triplo di quanto non sia costato il perfido Bernie ai suoi avidi clienti. E siamo sicuri che ci siano poi tante differenze tra il castello di carte costruito dal cultore dello schema Ponzi, e quelli messi su dai raffinati banchieri d' investimento con derivati, credit default swaps e cartolarizzazioni fuori bilancio?

Turani: una grossa grana sta emergendo



Sapio mi segnala questo articolo di Giuseppe Turani su Repubblica di ieri:
AL DI LA' di come andranno i mercati finanziari e l'economia reale, una grossa grana sta emergendo qui in Italia, ma ragionevolmente accadrà lo stesso in quasi tutti gli altri Paesi. È quella delle sofferenze bancarie. [...] Da almeno un anno non si capisce quali banche salteranno e quali no. Inoltre, non si discute del fatto che la crisi sta rendendo difficile, se non impossibile, il rimborso dei prestiti. Giorni fa, parlando con un operatore attento a questi aspetti, è emerso che le prime cinque banche italiane potrebbero, alla fine del 2009, dover svalutare crediti per 15-20 miliardi di euro. Una cifra impressionante.[...]

lunedì 6 luglio 2009

Smontare i giganti bancari



Sapio mi segnala un bell'articolo di Massimo Mucchetti sul Corriere di ieri, da cui cito:
In chiusura di mandato, Neelie Kroes rilancia la politica europea della concorrenza. Il commissario Ue esorta Lloyd Banking Group e Royal Bank of Scotland a rivendere buona parte delle banche e delle reti di sportelli che avevano comprato: troppo comodo dominare il settore dopo essere stati salvati dal Tesoro al prezzo di 47 miliardi di euro.[...]

Piano "bad bank" per le maggiori banche tedesche



Da una news di venerdì 3/7:

BERLINO, 3 luglio (Reuters) - La Camera Bassa del Parlamento tedesco ha approvato oggi il piano di una "bad bank" che dovrebbe permettere alle banche di liberare i propri bilanci da miliardi di euro in asset problematici. Potranno accedervi sia le finanziarie del settore pubblico che le banche quotate in borsa.

Il meccanismo è semplice e teso a evitare ulteriori svalutazioni che potrebbero portare gli istituti sull'orlo dell'insolvenza e bloccare i prestiti necessari alla ripresa economica. Le banche potranno mettere in 'special purpose vehicles (SPVs)' con funzione di 'bad banks' i loro asset tossici, valutati da una parte terza secondo il loro valore al 30 giugno 2008, nel periodo antecedente al fallimento di Lehman Brothers, e non al 31 marzo 2009 come era stato deciso precedentemente.

Commerzbank ha già messo circa 38 miliardi di euro di asset a rischio in un fondo speciale interno, mentre Deutsche Postbank , in cui Deutsche Bank detiene una quota di oltre un terzo, ha già detto che il piano potrebbe aiutarla a liberarsi di asset problematici per 6 miliardi di euro.

La Camera Alta tedesca sarà chiamata a votare la misura entro una settimana, per permettere un'approvazione definitiva prima della pausa estiva.

Com si riferisce qui il piano dovrebbe riguardare asset illiquidi (ABS e CDO) per circa €230 miliardi. Le banche cedono gli asset a veicoli che si finanziano con titoli garantiti dallo Stato (pagherebbero una commissione per questo supporto). Alla vendita si applicano i prezzi al 30/6/2008 (prima dell'apice della crisi) ridotti di almeno il 10%. Il veicolo dura al massimo 20 anni. Alla fine, se il valore realizzato dagli asset è più basso del prezzo di conferimento, le banche cedenti sono tenute a coprire la differenza. Tra 20 anni! Possono succedere tante cose nel frattempo.

Due notizie macro dagli USA



Sfogliando Bloomberg ho collegato tra loro due news sintomatiche di una situazione complessa.

venerdì 3 luglio 2009

Intesa San Paolo dà i numeri del suo impegno per finanziare le imprese



Comunicato stampa diffuso oggi:
Il gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato al Sistema Italia quasi 500 miliardi di euro in termini di fidi accordati, pari a circa un terzo del Prodotto Interno Lordo nazionale. Lo evidenzia la banca guidata da Corrado Passera in una nota in cui ricorda che circa il 67% di questi finanziamenti è stati indirizzato alle imprese soprattutto a quelle di piccola e media dimensione (50% degli affidamenti complessivi al Sistema Italia). Il comunicato dell'istituto è stato diramato in occasione di un incontro con il mondo imprenditoriale previsto per stamattina a Milano.

I mega profitti bancari pre-crisi? Fortuna, non bravura.



Andrew Haldane, executive director for financial stability della Bank of England, afferma in un paper che le performace superiori del settore dei servizi finanziari negli anni che hanno portato alla crisi fu quasi interamente dovuta alla fortuna e non al talento. Le banche hanno fatto scommesse sempre più forti per tenere il passo con i loro concorrenti. Qui c'è il paper, e qui un commento del Financial Times.

What if?



Siamo in estate. Sono andate in vacanza anche le iniziative in aiuto delle imprese, e pure il dibattito in materia.

mercoledì 1 luglio 2009

Soldi a palate con i corporate bond nel 1° semestre 2009



Bloomberg commenta le ottime performance delle obbligazioni societarie nella prima metà del 2009. Alte cedole e prezzi in ascesa hanno portato a un rendimento del 9,2% in sei mesi, più alto delle Borse, più alto dei titoli di Stato che hanno ceduto parte del valore gonfiato dalla fuga verso la qualità. Anche le emissioni sono andate forte: $735md in sei mesi. I credit spread sui bond sono scesi molto dai livelli da panico post-Lehman, così come, sul breve, il TED spread e l'OIS spread. Anche il rischio banca pare meno temuto, anche perché i mercati si sono abituati (nel senso che se le aspettano con fiducia) alle periodiche immissioni di liquidità delle banche centrali, come quest'ultima.

Video dell'intervista sul Business Point a RTTR



Intervista mandata in onda su RTTR, emittente locale trentina, nella trasmissione Trentino+ il 16 aprile 2009. Il conduttore Franco Delli Guanti parla con Luca Erzegovesi del Business Point, sportello anticrisi promosso dall'Università di Trento.