La società cerca di spiegarsi come può quello che accade a proposito dei tributi, magari facendo leva su onestà e disonestà, e ne nasce una schizofrenia sociale che rischia di lacerare la nostra convivenza, di impoverire l'Italia. Mentre nel frattempo la parte più lucida dell'accademia del diritto tributario, sostanzialmente fatta di consulenti con la cattedra, trae dalla confusione un legittimo profitto professionale. Magari criticando "il legislatore" e al tempo stesso invocando da lui il rimedio per ogni problema. Senza capire che il legislatore, espressione della società, ha bisogno di capire, e se quelli pagati per pensare non capiscono e non spiegano il legislatore resterà sempre in preda alla confusione.Una boccata di ossigeno nel clima forcaiolo e schizofrenico del dibattito su tasse e manovra. Una chiamata alla responsabilità di chi studia e insegna: se la politica è ridotta così, è anche per colpa di chi "trae dalla confusione un legittimo profitto professionale" anziché fare il proprio mestiere di accademico.
venerdì 2 settembre 2011
Raffaello Lupi: idee illuminanti sull'impasse della fiscalità
Oggi a Nove in punto Oscar Giannino ha invitato come ospite Raffaello Lupi, professore di Diritto tributario a Roma Tor Vergata. Non lo conoscevo. Mi ha illuminato su alcune questioni che mi giravano in testa, sfocate. Consiglio di leggere i suoi contributi sul sito della Fondazione Studi Tributari, da cui cito un passaggio del post introduttivo Per una teoria della tassazione attraverso le aziende:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
I suoi scritti sono diretti ed illuminanti. Una mente davvero interessante. Ho usato vari suoi contributi nella mia tesi di laurea triennale...
Grazie, Stefano. Se nella tesi hai raggiunto delle conclusioni su quello che va e quello che non va, perché non scrivi al ministro Tremonti, o al direttore Befera, o al presidente Napolitano? Una lettera di questo tenore "Illustrissimo, sono un giovane di XX anni che ha affrontato nel corso dei suoi studi alcuni problemi che sembrano insolubili. Le chiedo, perché rimangono insolubili? Io farei così, così e così. Sono molto preoccupato. Non lasciateci soltanto macerie da sgomberare".
Magari mettendoti d'accordo con qualche tuo collega. Meglio che salire sui tetti, no?
Ho fatto l'esame di abilitazione sui libri di Lupi che, purtroppo non ho avuto occasione di frequentare all'università. Li ho trovati molto ben fatti, per una materia, come il diritto tributario che manca spesso di coerenza e di logica.
@ Luca
La Tesi trattava dell'Irap, ho detto tutto. La tassa recessiva per antonomasia. Sicuramente mi trovo tra quelli che sui tetti non ci vanno, anche perché come spesso accade alle urla non vi è seguito se non l'euforia del momento.
PS: permettimi di complimentarmi per il blog che leggo con molto interesse!
Stefano: grazie della parole gentili sul blog. Il riferimento ai tetti non era personale, penso che in autunno molti studenti e laureati in attesa di occupazione ci saliranno di nuovo. C'è bisogno di forme più incisive e non meno creative e coinvolgenti per esprimere la protesta e il disagio dei giovani.
Posta un commento