Una gentile visitatrice mi segnala che Ascomfidi Imprese di Rimini ha ottenuto l'iscrizione all'elenco speciale ex art. 107. Per il nostro portalino, risulta essere il 58° confidi iscritto.
Si tratta di un confidi affiliato a Confcommercio operante in Romagna e nelle Marche. L'iscrizione a 107 gli consentirà di potenziare la funzione di baricentro rispetto a un gruppo di 106 locali. Ha un approccio commerciale vivace, in sinergia con la società di consulenza collegata AFI Consulting.
Se andate a consultare il Bilancio al 31/12/2011 (quello su cui è stato riscontrato il primo superamento della soglia di 75 milioni di attività finanziarie, poi confermato - presumibilmente - al 30/6/2012), noterete che lo stock di garanzie rilasciate è di 58,5 milioni. Ai 75 milioni si arriva, di misura, aggiungendo (principalmente) le attività finanziarie per cassa classificate come disponibili, pari a 12,8 milioni di depositi bancari e 4 milioni di obbligazioni. Come è noto le attività finanziarie indisponibili in quanto vincolate come cash collateral su specifiche convenzioni bancarie o portafogli non entrano nel calcolo dell'aggregato per la verifica della soglia: presso Ascomfidi Imprese, tali attività si riducono a depositi indisponibili per 868 mila, una quota relativamente esigua del portafoglio di tesoreria. Conosco altre situazioni nelle quali una diversa composizione ha comportato il non superamento della soglia a fine 2011. Ne desumo (forse mi sbaglio) che Ascomfidi Imprese non abbia subìto, ma anzi abbia strenuamente voluto l'iscrizione all'elenco speciale nel 2012.
Ricordo che in Emilia Romagna opera un 107 del terziario (Cofiter) nato come polo aggregante di numerose realtà regionali nate in ambito sia Confcommercio, sia Confesercenti.
Al nuovo 107, che ha optato per una strategia autonoma, va il mio sentito incoraggiamento.
Si tratta di un confidi affiliato a Confcommercio operante in Romagna e nelle Marche. L'iscrizione a 107 gli consentirà di potenziare la funzione di baricentro rispetto a un gruppo di 106 locali. Ha un approccio commerciale vivace, in sinergia con la società di consulenza collegata AFI Consulting.
Se andate a consultare il Bilancio al 31/12/2011 (quello su cui è stato riscontrato il primo superamento della soglia di 75 milioni di attività finanziarie, poi confermato - presumibilmente - al 30/6/2012), noterete che lo stock di garanzie rilasciate è di 58,5 milioni. Ai 75 milioni si arriva, di misura, aggiungendo (principalmente) le attività finanziarie per cassa classificate come disponibili, pari a 12,8 milioni di depositi bancari e 4 milioni di obbligazioni. Come è noto le attività finanziarie indisponibili in quanto vincolate come cash collateral su specifiche convenzioni bancarie o portafogli non entrano nel calcolo dell'aggregato per la verifica della soglia: presso Ascomfidi Imprese, tali attività si riducono a depositi indisponibili per 868 mila, una quota relativamente esigua del portafoglio di tesoreria. Conosco altre situazioni nelle quali una diversa composizione ha comportato il non superamento della soglia a fine 2011. Ne desumo (forse mi sbaglio) che Ascomfidi Imprese non abbia subìto, ma anzi abbia strenuamente voluto l'iscrizione all'elenco speciale nel 2012.
Ricordo che in Emilia Romagna opera un 107 del terziario (Cofiter) nato come polo aggregante di numerose realtà regionali nate in ambito sia Confcommercio, sia Confesercenti.
Al nuovo 107, che ha optato per una strategia autonoma, va il mio sentito incoraggiamento.
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