Segnalo questo articolo dell'economista Luigi Guiso sul tema sollevato dalle recenti misure in materia di soglia dei tassi usurari introdotte dal Decreto Sviluppo.
Secondo Guiso non serve limitare d'imperio i tassi applicabili rispetto a un valore medio: può produrre comportamenti collusivi ed escludere fasce di popolazione dall'accesso al credito. Il miglior rimedio è un mercato bancario trasparente concorrenziale.
4 commenti:
Condivido pienamente: la legge antiusura è da abrogare non da modificare. Su questo punto la sinistra è in grave ritardo non avendo la forza di capire l'errore fatto nell'emanarla.
Ma fateci il piacere che con il cosiddetto decreto milleproroghe si è lasciata mano libera alle Banche di applicare tassi debitori vergognosi, smontando di fatto i criteri di calcolo della 108!
Lo sostengo, inutilmente, da tre lustri. L'italico e bipartisan dirigismo però preferisce la legge al mercato.
@Anonimo: con la 108, anche con tassi sono "vergognosi" a livello medio di sistema (pensiamo a certi prestiti personali), si stava dentro nei limiti anti-usura. Per operazioni nelle quali la maggioranza delle banche applicava tassi calmierati (es. i mutui casa) uno spread decorosissimo per un cliente non primario andava fuori soglia.
La soluzione è un mercato che funziona, sorvegliato dalla Vigilanza e dai consumatori. I limiti anti-usura da soli non risolvono il problema, semplicemente la banca non dà il credito al cliente che per lei è fuori soglia. Che a questo punto rischia di cadere preda degli usurai veri.
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