domenica 28 febbraio 2010

Kotlikoff: George Bailey non c'è più, accontentiamoci del limited purpose banking



Sta per uscire un libro molto atteso. Ha uno strano titolo: Jimmy Stewart is dead, e lo ha scritto un economista dell'Università di Boston, Laurence J. Kotlikoff.

venerdì 26 febbraio 2010

Iscrizione di Artigianfidi Varese all'elenco speciale



L'amico Andrea Bianchi mi informa che il 3 febbraio scorso la Banca d'Italia ha accettato la domanda di iscrizione di Artigianfidi Varese all'elenco ex art. 107 TUB. Siamo così a 9 confidi autorizzati. Il portalino aspetta le vostre segnalazioni per i futuri aggiornamenti.

Il Ministro Scajola annuncia un fondo di garanzia statale per le imprese in crisi



Dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico:
Garanzia dello Stato per ottenere dalle banche finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese in difficoltà, con priorità alle piccole e medie imprese e a quelle che abbiano fatto ricorso alla cassa integrazione.

Banca popolare di garanzia: nodi da sciogliere sulla via della liquidazione coatta



Sul Mattino di Padova di ieri è comparso un articolo a tutta pagina sulla Banca popolare di garanzia, segnalato da un gentile visitatore. Lo spunto della notizia è l'esposto presentato da un'azienda che aveva ottenuto da BPG una fideiussione, costituendo un pegno di denaro. A seguito del commissariamento, la società ha chiesto di estinguere la fideiussione e la restituzione del pegno, che però non è avvenuta. Ora si ritrova creditrice della liquidazione coatta.

giovedì 25 febbraio 2010

Confcommercio Umbria: i confidi propongono tanto, ma le banche dispongono poco



Una news ASCA riferisce dei risultati dell'Osservatorio sul credito e sul fabbisogno finanziario delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel quarto trimestre 2009, realizzato da Confcommercio Perugia. L'indagine ha utilizzato i dati relativi allo stesso periodo, rilevati da Umbria Confidi. Cito un passaggio:
La cooperativa di garanzia del sistema Confcommercio della provincia di Perugia, nel corso del 2009 infatti, ha dovuto sostenere un aumento straordinario della propria attivita', con un incremento dei finanziamenti deliberati (del 51%) e del numero delle pratiche (del 65%) rispetto all'anno precedente.

Da Firenze un nuovo punto d'incontro dei confidi italiani: confiditalia.org



Chiara Deri di RES Group mi informa dell'apertura del sito www.confiditalia.org, lanciato come "il luogo di incontro dei confidi italiani". Ci trovate, ad esempio, gli atti del recente convegno tenutosi a Firenze (è un buon inizio).

Modelli per il rischio di credito: la task force di Basilea valuta ciò che offre il mercato.



Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha pubblicato un breve rapporto su Vendor models for credit risk measurement and management. E' molto sensato andare a vedere quel che offre il mercato all'industria bancaria, oggetto di una normativa alquanto esigente in materia di adeguatezza del capitale per il rischio di credito: come si sa, il primo pilastro non consente di applicare i modelli interni di portafoglio, ma il secondo pilastro esige dalle banche (con requisiti più stringenti al crescere delle dimensioni) un monitoraggio a 360° delle perdite potenziali.

mercoledì 24 febbraio 2010

Oscar Giannino racconta degli imprenditori che hanno detto "Addio"



Nella sua trasmissione "Nove in punto" terminata pochi minuti fa (qui il link ai podcast che potrete scaricare in formato mp3), Oscar Giannino ha raccontato le storie drammatiche degli imprenditori che si sono tolti la vita, sopraffatti dalla crisi delle loro attività. Si sono registrati diversi casi, specialmente in Veneto. Ho detto più volte che sulla vicinanza alle imprese che non ce la fanno si gioca una battaglia decisiva della guerra alla crisi. Non è un tema allettante per la politica, né per le associazioni. Tant'è vero che partono piccole iniziative dal basso, come la "Fondazione di garanzia a credito", promossa da Rocco Ruotolo, ospite della trasmissione (vedi articolo di inizio gennaio sul Mattino di Padova e pagine su Facebook). Nascono in polemica con le istituzioni che dovrebbero fare e non fanno. A loro volta non possono fare miracoli.

martedì 23 febbraio 2010

Rapporto Cerved sui bilanci 2008 delle società italiane



Imprese che corrono in tempi di crisi, è questo il titolo di un rapporto pubblicato ieri dal Cerved, nel quale si analizzano le performance e la situazione patrimoniale delle società che hanno depositato i bilanci d’esercizio nelle camere di commercio entro il 19 gennaio 2010. Secondo il rapporto, nonostante un quadro congiunturale difficile, il tessuto industriale italiano è vivo e non mancano le aziende in grado di aumentare rapidamente ricavi e profitti. Speriamo che le conclusioni della prossima edizione dell'indagine non mutino drammaticamente.

Confidi di 2° livello e contributi ai fondi interconsortili



Ho ricevuto, e pubblico volentieri, un quesito da Silvio Marchini, di Confapi Lombarda Fidi:
Vorrei sottoporre un quesito in merito al calcolo del contributo da liquidare ogni anno al Fondo interconsortile. Come lei sa perfettamente, tale contributo viene calcolato, in percentuale fissa, sullo stock di garanzie rilasciate ed erogate nell´anno. Se in prima battuta appare assai semplice determinare tale importo per i Confidi di primo livello, alcuni dubbi sorgono sul calcolo delle garanzie rilasciate dai Confidi di livello secondo. Entrando più nel dettaglio, questi ultimi si ritrovano a calcolare tale onere sia su garanzie dirette o co-garanzie, che a me pare totalmente corretto, sia su controgaranzie che gli stessi operatori rilasciano a favore di confidi di primo livello. Se calcolare il contributo per le prime tipologie di servizi, in quanto autonomi, parrebbe corretto, per converso mi pare che calcolare il contributo su una controgaranzia produca una sorta di duplicazione. Mi spiego meglio ipotizzando un caso scuola, e quindi portiamo l´esempio all´estremo:

Banca d'Italia: analisi con spaccato territoriale della domanda/offerta di credito nel 2009



Segnalo il rapporto della Banca d'Italia La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale nel 2009- L’andamento del credito nelle regioni italiane. Presenta i risultati di un'indagine condotta dalle sedi regionali della Banca d’Italia su un campione di circa 400 intermediari bancari, per trarre indicazioni sull’evoluzione territoriale della domanda di finanziamenti e sulle politiche di offerta adottate dalle banche. La rilevazione ha tratto spunto dalla Bank Lending Survey (BLS) condotta dall’Eurosistema, rispetto alla quale differisce per la maggiore ampiezza del campione, per la più ampia articolazione settoriale e territoriale dei dati, per il differente orizzonte temporale delle domande.

venerdì 19 febbraio 2010

Convegno RES - UniFirenze del 18/2: dal nostro inviato



L'ottimo Sapio ha partecipato al convegno organizzato da RES e Università di Firenze il 18 febbraio a Firenze, con il coordinamento di Lorenzo Gai. Purtroppo non ho potuto presenziare. Ho chiesto allora a Sapio di mandarmi le sue impressioni, che pubblico volentieri
Travestito da giovane studente ho fatto una capatina al Convegno Res tenutosi nell’aula magna della Facoltà di Economia. In attesa delle slides ufficiali, quella che segue è una libera estrazione (e compressione) dei concetti che mi hanno colpito.

mercoledì 17 febbraio 2010

Nuova vigilanza sulle cartolarizzazioni: il punto di Messina su lavoce.info



Un articolo di Patrizio Messina, denso di informazioni e giudizi, fa il punto sulle proposte di ri-regolamentazione della securitization che girano nei principali forum internazionali. Complessità e divergenze non mancano. Ecco l'abstract:
Le cartolarizzazioni sono un utile strumento di liquidità per imprese e banche, ma per evitare che se ne faccia un uso distorto è necessaria una migliore regolamentazione a livello globale. Su questo l'accordo è generale. Più difficile è definire le regole comuni. I piani di riforma proposti dagli organismi internazionali, europei e americani, seppur ispirati agli stessi principi, vengono declinati in maniera differente. Anche perché manca un soggetto legittimato a livello internazionale a legiferare e a controllare il mercato.

Vincenzo Boccia sul rischio downgrading e un report del Financial Times



Ha molto risalto sul Sole di oggi l'intervento con cui Vincenzo Boccia (successore di Morandini alla presidenza della "Piccola" di Confindustria), denuncia l'allungamento delle istruttorie di fido, l'aumento delle percentuali di diniego e il rischio che i rating rivisti sugli "orribili" bilanci 2009 mettano a rischio i fidi e la sopravvivenza di molte aziende. Il giudizio è rinforzato dall'articolo (tradotto dal Financial Times, parla soprattutto delle Pmi portoghesi) : 'I tanti "no" dei banchieri che frenano la ripresa delle Pmi'. Li trovate abbinati in questo ritaglio della rassegna stampa MEF.

La regione Campania sostiene i confidi che garantiscono gli anticipi su crediti verso la PA



Da una news AGO Press:
Vengono messi a disposizione dei Confidi regionali fondi aggiuntivi per garantire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese fornitrici della pubblica amministrazione e che vantano crediti per opere cofinanziate con risorse di programmazione regionale. Complessivamente, per questo provvedimento, vengono stanziati circa 20 milioni di euro previsti dal Par Fas 2007-2013. Le imprese dovranno essere qualificate ai sensi del DPR 25/01/2000 n.34 e potranno presentare tutta la documentazione necessaria all’ottenimento delle garanzie ai Confidi di riferimento in possesso dei requisiti previsti dalla LR 10/08 “Interventi a favore dei Confidi tra le piccole medie imprese operanti in Campania”. Tale strumento, che partirà con specifici bandi nei prossimi mesi, fa parte di un più ampio pacchetto di misure anticrisi varato dalla Giunta a sostegno delle imprese campane.
Non sarebbe più semplice pagare i fornitori? Purtroppo mancano i soldi, e con questo provvedimento si vogliono facilitare gli anticipi delle banche.

Fondo Italiano di Investimento per le Pmi: anche Istituto Centrale Banche Popolari vuole entrare



Proprio ieri nella notizia della SGR promossa da alcune Camere di commercio lombarde, ricordavo il progetto di SGR per interventi di private equity nelle Pmi promossa da MEF, Cassa DDPP, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Montepaschi e Confindustrria. Ieri di è tenuta una riunione del comitato ristretto incaricato di redigere il regolamento della SGR. Anche l'Istituto Centrale delle Banche Popolari, per voce del presidente Giovanni De Censi, sta valutando l'ingresso nel capitale della SGR. Lo riferisce il Messaggero.

martedì 16 febbraio 2010

Di nuovo a Catanzaro: convegno sul microcredito della Banca popolare delle province calabre



Ieri ho rivisto dopo più di un anno gli amici della Banca popolare delle province calabre. La banca, autorizzata da via Nazionale nel settembre 2008, è operativa da agosto 2009. Ho seguito come consulente la sua costituzione, e ieri ho visitato i locali della sede (a Lamezia Terme). Mi è piaciuta nella sua essenziale funzionalità, e mi ha fatto un'ottima impressione il team che ci lavora, composto da persone con ricca esperienza del mercato bancario calabrese, maturata in gruppi maggiori e in banche locali (questo è molto utile).

Camere di commercio lombarde per il private equity: nasce Futurimpresa sgr



Da questa news Reuters (ripresa dai principali quotidiani finanziari, come il Sole 24 ore):
MILANO, 15 febbraio (Reuters) - Un fondo con una dotazione di 80 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese lombarde.

sabato 13 febbraio 2010

Draghi sul credito al Convegno AIOTE ASSIOM ATIC-FOREX



Dal convegno di Napoli delle associazioni degli operatori finanziari riporto un passaggio del tradizionale intervento del Governatore della Banca d'Italia
La contrazione del credito riguarda le imprese, non le famiglie. A dicembre i prestiti alle imprese erano del 3 per cento inferiori a quelli del dicembre 2008. Da un lato, se ne era ridotta la domanda, per la forte flessione degli investimenti; dall’altro, incideva l’accresciuta cautela delle banche nell’offrire finanziamenti in una fase di profonda recessione.

Rilevazione Banca d'Italia su CMS e affini: i risultati



La Banca d'Italia ha pubblicato i Risultati della rilevazione sulle commissioni applicate dalle banche su affidamenti e scoperti di conto. Il rapporto consente di valutare gli effetti della legge n. 2 del 28 gennaio 2009, che ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS) sui conti correnti non affidati e ne ha disciplinato l’applicazione sui conti affidati, offrendo la possibilità di prevedere, in quest’ultimo caso, un corrispettivo per la messa a disposizione dei fondi. Cito le conclusioni:
Le variazioni contrattuali introdotte dalle banche a seguito degli interventi normativi hanno comportato, in media, una diminuzione degli oneri per commissioni, sia per i conti non affidati sia, soprattutto, per i conti affidati; peraltro, in un numero non ridotto di casi il passaggio dalla vecchia alla nuova struttura commissionale ha prodotto un peggioramento delle condizioni per la clientela.

venerdì 12 febbraio 2010

Banche e confidi: norme anti-usura e TAEG di filiera. Spunti da un incontro in Banca d'Italia



Amici visitatori mi hanno ragguagliato su un recente l’incontro con la Banca d’Italia richiesto da Assoconfidi al fine di ottenere chiarimenti in merito all’applicabilità ai confidi del provvedimento contenente le “Istruzioni per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura”.

giovedì 11 febbraio 2010

Onado sui macro-speculatori



Da leggere l'opinione del collega Marco Onado (nel Sole 24 ore) sull'attacco dei proprietary trader agli anelli deboli di Eurolandia:
[...] alla speculazione sono state offerte munizioni in abbondanza, grazie alla liquidità creata generosamente almeno a partire dagli anni Novanta e ancora più generosamente proprio negli ultimi due anni per salvare il sistema finanziario mondiale dal disastro.

martedì 9 febbraio 2010

Hart e Zingales: le banche emettano coco-bonds convertibili in base agli spread sui CDS



Bell'articolo sul Sole 24 ore di due eminenti economisti, Oliver Hart e Luigi Zingales:
Nel contesto degli sforzi per evitare un replay della crisi finanziaria dello scorso anno, sta emergendo un consenso crescente fra autorità, studiosi e operatori del settore sullo strumento dei CoCo bonds, obbligazioni convertibili eventuali. Il concetto è quello di introdurre nella struttura del capitale delle banche una quota di strumenti di debito che possano essere convertiti in azioni quando l'istituto di credito si trova in difficoltà.[...] Se vogliamo impedire questi default serve un meccanismo che induca le banche a raccogliere più capitale quando le loro riserve di sicurezza si assottigliano. Purtroppo è in quel momento che raccogliere capitale costa di più: i nuovi fondi sorreggono il valore del debito esistente invece di creare valore per gli azionisti. Come possiamo fare per indurre le banche a raccogliere capitali?

Citi lancia derivati per il rischio di liquidità



Come riferisce Risk.net, Citigroup intende creare un indice sulle condizioni di liquidità dei mercati finanziari sul quale avviare il trading di appositi contratti derivati. L'indice dovrebbe tracciare il grado di tensione sui mercati secondari. Non sarà semplice da calcolare: terrà conto di misure di volatilità anomala dei returns sui principali mercati, e inoltre di dati più empirici, come gli spread denaro/lettera. I primi commenti già segnalano un possibile azzardo morale: solo le mega-banche "too big to fail"potrebbero vendere protezione sul rischio di una crisi di liquidità. La stessa Citi non sarebbe qui a ventilare l'idea se il Governo e la Fed non l'avessero soccorsa nel 2008.

lunedì 8 febbraio 2010

Vincere la crisi con cuore blaugrana



A Barcellona, come racconta Gigi Garanzini, è nata l'Agrupacion de Veteranos del Barça, associazione di vecchie glorie che vuole aiutare i compagni di un tempo che vivono un presente difficile, se non drammatico, a dare un senso al loro futuro (come spiega il presidente, l'ex-centravanti Raul Alfonseda).

sabato 6 febbraio 2010

Perché le banche cartolarizzano (o cartolarizzavano?) i loro prestiti? Dalla Banca d'Italia un’analisi empirica del nostro mercato



Nei Temi di discussione della Banca d'Italia è uscito un paper interessante di Massimiliano Affinito ed Edoardo Tagliaferri, Perché le banche cartolarizzano (o cartolarizzavano?) i loro prestiti? Un’analisi empirica del mercato italiano. Ecco l'abstract:
Il lavoro analizza le determinanti della decisione delle banche di cartolarizzare i propri crediti. Tale processo, sebbene sia progressivamente aumentato, è rimasto in media modesto. I risultati mostrano che le banche meno capitalizzate, con meno profitti, meno liquide e con maggiori sofferenze hanno fatto ricorso più intensamente alle cartolarizzazioni, per ammontari maggiori e prima delle altre. Inoltre, dopo aver effettuato le cartolarizzazioni, le banche opererebbero con livelli di capitale relativamente più bassi ma superiori ai minimi richiesti, farebbero meno ricorso ai depositi, ridurrebbero le sofferenze e otterrebbero profitti più elevati.
Conclusioni ragionevoli su una tecnica finanziaria alla quale si è chiesto più di quello che poteva dare, attribuendole proprietà alchemiche che non poteva avere.

Marcegaglia: per aiutare le Pmi "tavoli dell'attenzione" con le banche in ogni città



Dal Sole 24 ore:
Un «tavolo dell'attenzione» in ogni città tra imprese e banche per aiutare le aziende ancora in difficoltà per la crisi. È la proposta della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, lanciata in occasione del convegno "Crescere insieme alle imprese, soluzioni per il sostegno delle Pmi sul territorio", organizzato da Confindustria, Uir, Piccola industria di Confindustria e Intesa SanPaolo. I tavoli tra associazioni imprenditoriali e banche «saranno operativi tra un mese presso le nostre associazioni territoriali», ha spiegato la numero uno di viale dell'Astronomia, con il compito di «aiutare le nostre aziende a preparare business plan» lavorando per «migliorare la propria situazione avendo a fianco le banche che poi decideranno quali sono le aziende meritevoli di credito».

Portale 107: Anche Fidimpresa Venezia ha presentato domanda



Stefano Simonato di Fidimpresa Venezia (di area Confcommercio) mi informa cortesemente che il suo confidi ha presentato domanda di iscrizione all'elenco speciale nel dicembre 2009. Il portalino ora conta 8 autorizzazioni e 32 istruttorie, più 3 domande da presentare nel 2010. Rinnovo l'invito a segnalare altri confidi sulla via dell'iscrizione a 107.

venerdì 5 febbraio 2010

Convegno Fidimpresa Abruzzo: il video



L'amico Bartolo mi segnala che sulla sua confidi.tv è disponibile il video del forum sui confidi svoltosi a Pescara lo scorso 20 gennaio. Il mio intervento è su questa pagina.

martedì 2 febbraio 2010

Italia Com-fidi si presenta



Il Presidente della Confesercenti, Marco Venturi, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di Italia Com-fidi. Così le agenzie (vedi qs news ASCA) hanno ripreso il suo intervento:
''Il 2010 sara' un anno difficile soprattutto per le Pmi. Un forte segnale di incoraggiamento per tenere duro e guardare avanti oltre la crisi viene dalla nascita di 'Italia Com-fidi: la prima struttura che opera su scala nazionale e si colloca ai vertici del sistema dei Confidi. Rappresenta oltre 60.000 imprese associate al sistema Confidi della Confesercenti con finanziamenti garantiti per 4 miliardi 400 milioni di euro e che ogni anno e' in grado di assicurare nuovi finanziamenti a 10.000 imprese per 1 miliardo di euro circa''.
Avevamo già riferito qui della nascita di Italia Com-fidi mediante incorporazione di Ciessepi Piemonte, Euroconfidi Impresa (Milano) e Eurofidi Veneto in Toscana Com-fidi. Queste slide, diffuse oggi, illustrano la strategia e i numeri del nuovo, grande confidi. Ecco i numeri del portafoglio garanzie distinto per forme tecniche: 24 milioni di prima richiesta, 498 milioni di sussidiarie, 3.560 milioni di segregate (convenzioni con cap) e 316 milioni di tranched cover. Il tutto supportato da un patrimonio di vigilanza libero di 57 milioni (le esposizioni segregate e tranched sono presumibilmente coperte con fondi rischi dedicati non inclusi nel patrimonio di Vigilanza). L'operatività è concentrata in Toscana (2.261 milioni), seguita a distanza da Lombardia (371 miloni), Piemonte (314 milioni), Triveneto (282 milioni), Lazio (246 milioni) e Umbria (192 milioni) e altre regioni (Emilia-Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Liguria).