Prima di tutto le cifre: con erogazioni per 120 milioni nel 2010, il sistema camerale è tra i più importanti supporter dei confidi (per fare un confronto, gli apporti di denaro fresco al Fondo centrale sono stati, nello stesso anno, di 305 milioni). Questa somma importante, gestita da 105 Camere di commercio, 19 Unioni regionali e Unioncamere, si ripartisce in 58 milioni di fondi di controgaranzia, 38 milioni di apporti a fondi rischi e il resto su programmi di abbattimento interessi e contributi ai processi di riorganizzazione.
Gagliardi ha menzionato diversi tavoli di confronto che Unioncamere ha aperto con le Fedarazioni di settore sui seguenti temi:
- l'efficientamento e l'armonizzazione delle politiche camerali di sostegno ai confidi;
- la compliance delle forme di sostegno camerale rispetto ai requisiti di Vigilanza (inclusione dei fondi nel patrimonio), alla normativa sugli aiuti di Stato e alle regole anti-trust;
- iniziativa congiunta con il Ministero dello Sviluppo Economico per destinare una parte delle risorse del Fondo centrale ai progetti di internazionalizzazione promossi dalle imprese con gli appositi servizi e sportelli delle Camere;
- il sostegno economico alla costituzione e al funzionamento del futuro Organismo gestore dell'elenco dei confidi minori (posto che i confidi vigilandi dal suddetto organismo non hanno risorse sufficienti per pagarne le spese);
- progetti di microcredito e di prevenzione dell'usura;
- attività di formazione e di info-provider verso i confidi, come i programmi di seminari del Consorzio camerale per il credito e la finanza, la distribuzione dei bilanci societari in formato XBRL e le elaborazioni col modello di scoring aziendale sviluppato da Unioncamere con Mediobanca.
2 commenti:
Jim, utilizzo impropriamente questo spazio per una domanda. E' stato pubblicato il rapporto Terra Nova Advisors e Prometeia, che doveva mettere a fuoco le opzioni di policy confidi della regione Piemonte?
Mi spiace, non ne so nulla.
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