Dopo la pubblicazione delle nuove regole UE sul capitale delle banche, il Sole 24 ore ha chiesto al commissario Tajani se sono state recepite le richieste dell'ABI e delle associazioni d'impresa italiane (vedi post) di ridurre il coefficiente di ponderazione dei prestiti alle Pmi per compensare l'innalzamento generale dei requisiti patrimoniali portato da Basilea III.
La proposta non è stata recepita nella nuova normativa UE, ma la Commissione ha incaricato l'European Banking Authority di fare uno studio econometrico della rischiosità relativa dei prestiti alle Pmi per poter assumere una decisione fondata. Tajani si è dichiarato fiducioso sull'accoglimento della richiesta.
Rimango tiepido sull'enfasi data all'impatto dei nuovi coefficienti minimi regolamentari sull'offerta di credito: mi sembrano comunque bassi rispetto ai coefficienti minimi che i mercati esigono oggi dalle banche in economie deboli e gravati dai problemi della finanza pubblica. Ho paura del contrario: che la stagnazione economica faccia salire ancora i già alti tassi di default sul credito alle imprese, e che questo depauperi il patrimonio delle banche. L'analisi econometrica dell'EBA rischia in tal caso di essere un clamoroso autogol.
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