Grazie a una doppia segnalazione (Sapio -> Confidisiciliani) sono venuto a conoscenza di una ricerca sui confidi campani commissionata da Unioncamere Campania e coordinata dal collega Alessandro Berti e da Cino Ripani. Trovate qui il comunicato stampa.
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mercoledì 31 dicembre 2008
Ricerca sui confidi regionali di Unioncamere Campania
Grazie a una doppia segnalazione (Sapio -> Confidisiciliani) sono venuto a conoscenza di una ricerca sui confidi campani commissionata da Unioncamere Campania e coordinata dal collega Alessandro Berti e da Cino Ripani. Trovate qui il comunicato stampa.
martedì 30 dicembre 2008
Per l'Economist il 2009 sarà la prova del fuoco per le leggi fallimentari europee
Con un tasso di default che per S&P potrebbe presto superare il 10% tra i debitori con rating speculativo (sotto BBB), il 2009 metterà a dura prova le nuove leggi in materia fallimentare che molti paesi europei hanno introdotto nei più tranquilli anni passati. Un articolo dell'ultimo numero dell'Economist fa una rassegna delle principali giurisdizioni, mettendo in luce le diversità (molto marcate) e i difetti.
Una Gepafin rafforzata per sostenere le imprese umbre
Oggi trovo tante notizie interessanti, come questa, ripresa da un'agenzia ASCA (con il commento dell'Assessore Riommi):
(ASCA) - Perugia, 29 dic - Il 23 dicembre e' stata registrata con atto notarile la fusione per incorporazione della Nuova Fin Merchant in Gepafin SpA. Con l'operazione, che fa seguito alla fusione per incorporazione della finanziaria Capitale&Sviluppo in Gepafin SpA avvenuta nel 2007, si realizza per la Finanziaria regionale, un punto di forte consolidamento ed avanzamento sul percorso compiuto dall'anno di nascita, il 1992, ad oggi. La fusione, inoltre, attua in modo coerente e tempestivo le linee di riforma stabilite dal Consiglio Regionale il 24 Giugno 2008 per le Agenzie regionali. Tali linee, per l'ambito finanziario, prevedevano: l'accorpamento e la semplificazione del sistema delle Societa' controllate o partecipate dalla Regione; l'avvio del percorso di iscrizione della ''nuova'' Gepafin fra gli intermediari ex. Art. 107 della Legge bancaria, sottoposti al controllo dalla Banca d'Italia e pienamente rispondenti ai nuovi requisiti richiesti dal regolamento Basilea 2, per la garanzia fidi. L'apertura a forme piu' strutturate di collaborazione o integrazione societaria fra la Gepafin ed il sistema dei Confidi umbri. Mantenimento del controllo societario da parte della Regione, a tutela delle finalita' pubblicistiche della finanziaria che resta una No-Profit, tenuta a reinvestire gli utili nei fondi di dotazione. Con le due operazioni di fusione si determina - secondo Gepafin - anche un nuovo equilibrio nei rapporti fra componente pubblica e privata della base sociale di Gepafin. Un nuovo equilibrio costituito da un sostanziale bilanciamento paritetico delle quote azionarie (54% Regione e Sviluppumbria; 46% Banche), un ampliamento qualificato della presenza bancaria, con un aumento delle banche socie da 11 a 16 e con l'ingresso gia' programmato di altre tre banche all'inizio del 2009, regole di ''governance'' tali da valorizzare in modo significativo il ruolo e le responsabilita' gestionali della componente privata bancaria. Le operazioni di fusione hanno consentito anche una forte capitalizzazione della Gepafin che vede salire i propri mezzi patrimoniali netti da 1,5 a 10,5 milioni di euro ed i mezzi amministrati da 43,5 a 61,2 milioni di euro. Il personale dipendente ammonta a 18 unita'. La nuova presenza bancaria si caratterizza per una piu' forte presenza della Banca Popolare di Spoleto che per effetto del conferimento delle azioni Nuova Fin vede crescere la sua quota azionaria dall'1,3 % al 12,3%, il consolidamento della presenza del sistema delle Casse di Risparmio umbre che si porta al 13,2%, la conferma del ruolo di Unicredit-Banca dell'Umbria e l'ingresso, con la significativa quota del 12,8%, delle cinque Banche di credito cooperativo operanti in Umbria, ovvero Mantignana, Spello e Bettona, Trasimeno, Perugia, Anghiari e Stia''.
Assomea sollecita una normativa più severa sui mediatori creditizi
Assomea, è un'associazione, fondata nel marzo 2008, che rappresenta i mediatori creditizi, gli agenti in attività finanziarie e i promotori finanziari, ovvero gli operatori che collocano prodotti di finanziamento presso la clientela privata (soprattutto mutui a famiglie). Oggi l'Associazione ha pubblicato su diversi quotidiani un'inserzione a pagina intera per chiedere al Governo una legge sull'attività di mediazione creditizia, anche al fine di tutelare i consumatori e le banche. Assomea, espressione delle maggiori reti di collocamento di mutui, sollecita requisiti più severi di professionalità, di indipendenza, di assetto societario, nonché forme di tutela assicurativa dei consumatori.
Decreto sul bilancio XBRL: tutto procede
Un articolo di Maurizio Pirazzini sul Sole 24 ore di oggi riferisce della pubblicazione sul sito dell'Associazione XBRL Italia della tassonomia che sarà introdotta con il DPCM, di cui conferma l'imminente pubblicazione in Gazzetta, e gli adempimenti connessi alla pubblicazione della stessa su un sito web ufficiale segnalato dal CNIPA. Tutto procede, quindi, e non solo a livello normativo.
Ddl sviluppo (4): riordino incentivi allo sviluppo territoriale e all'innovazione
Questa è l'ultima (citazione):
Riordino incentivi (articolo 3). All'Esecutivo, una delega, da adottare entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge, per emanare uno o più decreti legislativi di riordino della disciplina della programmazione negoziata e degli incentivi per lo sviluppo del territorio e per la ricerca, sviluppo e innovazione. Saranno privilegiati sostegni mirati a piccole e medie imprese, in funzione della dimensione dell'intervento agevolato, e collegati alla crescita dell'indotto e all'aumento dell'occupazione, con particolare attenzione ai distretti industriali in crisi. Disposizione ad hoc per favorire l'offerta turistica: eventuali installazioni e rimessaggi dei mezzi mobili di pernottamento non verranno considerate attività rilevanti ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici. Prevista, poi, un'assegnazione di risorse fino al limite annuale di 50 milioni di euro al Fondo per le aree franche urbane del Mezzogiorno, a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate. Fornita, infine, un'interpretazione autentica in materia di agevolazioni precedentemente disposte dal ministero dell'Industria, delle Attività produttive e dello Sviluppo economico: il provvedimento di revoca costituisce titolo per l'iscrizione a ruolo di sorte, interessi e sanzioni nei confronti di tutti gli obbligati e, quindi, anche dei soggetti che hanno prestato garanzia fideiussoria in relazione alle agevolazioni revocate.
Ddl sviluppo (3): aiuti alle reti di imprese
Un'altra citazione (la sottolineatura è mia):
Reti d'imprese (articolo 1). Al Governo il compito di adottare, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per agevolare la creazione di reti o aggregazioni di imprese al fine di promuovere al meglio lo sviluppo dei distretti produttivi. Previsto che le nuove norme debbano essere a costo zero per la finanza pubblica e con l'ulteriore vincolo del rispetto della normativa comunitaria. Ai decreti legislativi, il compito di definire, tra l'altro, la forma contrattuale delle nuove aggregazioni, che possono avvenire sia in forma di gruppo paritetico sia gerarchico, le modalità per il riconoscimento internazionale della rete e per l'utilizzo degli strumenti di promozione e di tutela del made in Italy. Ammessa, poi, la possibilità di aggregarsi alla rete, anche, alle imprese sociali e, seppur in posizione minoritaria, agli enti senza scopo di lucro a patto che non esercitino attività d'impresa. Prevista, anche, la creazione di fondi di garanzia per l'accesso al credito destinati alle reti d'imprese costituite all'interno dei distretti produttivi, oltre a specifiche agevolazioni fiscali per favorire la capitalizzazione del raggruppamento, mediante l'applicazione di un'aliquota ridotta agli utili corrispondenti alla remunerazione ordinaria del capitale investito. Stabilita, inoltre, l'estensione, anche, alle reti di imprese collocate all'interno dei distretti delle norme di favore contenute nell'articolo 1, commi 366 e seguenti, della Finanziaria per il 2006 previste per i distretti produttivi. Con un unica eccezione: le norme concernenti i tributi dovuti agli enti locali.
Ddl Sviluppo (2): Interventi per la reindustrializzazione delle aree di crisi
Cito ancora dal Sole 24 ore:
Investimenti produttivi nelle aree in crisi (articolo 2). Affidato ad accordi di programma ad hoc, tra soggetti pubblici e privati, il compito di promuovere tempestive ed efficaci iniziative di reindustrializzazione in aree o distretti in situazione di crisi industriale, individuate con decreto interministeriale (Sviluppo economico e Lavoro). L'attuazione degli interventi è affidata all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Invitalia, già Sviluppo Italia]. Agli accordi, viene rimessa la disciplina delle singole azioni da intraprendere, delle operazioni di verifica, fino all'eventuale revoca totale o parziale del finanziamento e l'attivazione di procedure sostitutive. Possono prevedere, anche, la ristrutturazione di aree o distretti industriali dismessi da destinare a nuovi investimenti produttivi e la riqualificazione di intere aree in crisi, purché ci siano impatti significativi per la politica industriale nazionale. Viene estesa, poi, su tutto il territorio nazionale la concessione di finanziamenti agevolati mediante contributo in conto interessi per l'incentivazione degli investimenti previsti dalla legge 181/1989 per il settore siderurgico. Tra le priorità di intervento, da finanziare con le economie derivanti da provvedimenti di revoca delle agevolazioni previste dall'articolo 1, comma 2, della legge 488/1992, internazionalizzazione delle imprese per lo sviluppo del made in Italy, sostegno alle aziende in rosa, anche in forma cooperativa, e innovazione industriale.
Ddl Sviluppo (1): aiuti all'internazionalizzazione delle imprese
Il ddl collegato alla Finanziaria in materia di Sviluppo economico introduce interventi a favore dell'internazionalizzazione delle imprese, così riassunti dal Sole 24 ore:
Internazionalizzazione imprese (articoli 5, 6, 7, 8 e 32) Previste due deleghe al Governo, da adottare, entrambe, entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge, per riordinare la normativa in materia di internazionalizzazione delle imprese e riorganizzare gli enti operanti nel settore. Tra le novità in arrivo, accordi specifici tra enti pubblici e sistema bancario per l'utilizzo dei servizi e delle sedi estere degli istituti di credito e un rafforzamento del ruolo formativo delle università. Previsto, poi, che le regioni possano assegnare in gestione a Simest spa (Società italiana per le imprese all'estero), a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese, propri fondi rotativi con finalità di venture capital per acquisire partecipazioni (fino al 49% delle quote, che possono arrivare al 70% per imprese del Sud) di società operanti nel territorio. Sono fondi autonomi e distinti dal patrimonio di Simest. Istituito, poi, presso la Tesoreria dello Stato, anche, un apposito Fondo rotativo per favorire la fase di start up dei progetti di internazionalizzazione di imprese singole o aggregate, gestito da Simest. Specificato che si deve trattare di investimenti transitori e non di controllo nel capitale di rischio di società appositamente costituite. Stanziate, infine, apposite risorse per mantenere operativa la rete estera degli uffici dell'Istituto nazionale per il commercio estero (Ice).La misura relativa ai fondi di venture capital con partecipazioni fino al 70% per le imprese del Sud è commentata dal presidente Simest Gianfranco Lanna a pag. 25 del Sole 24 ore di oggi.
domenica 28 dicembre 2008
Bain Capital e Clessidra comprano Ce.Bi. e Cerved
Come riferisce Reuters, il 23 dicembre è stata ufficializzata la cessione di Centrale dei Bilanci SpA a due gruppi di private equity, Bain Capital (USA) e Clessidra Capital Partners (Italia). Le quote di Bain e Clessidra sarebbero dell'80% e del 20%, rispettivamente. Hanno venduto le banche italiane presenti nell'azionariato di Ce.Bi., tra cui Intesa Sanpaolo (24,5%), Unicredit (22,6%) e Mps (12,6%). Il prezzo si aggira su €550mn, finanziati per la metà con un prestito sindacato da BNP Paribas, Intesa e Unicredit. Ce.Bi. gestisce una propria banca dati di bilanci alimentata dalle banche aderenti e sviluppa modelli di scoring creditizio (incorporati nei sistemi di rating di alcune tra le maggiori banche italiane). L'acquisizione ha puntato però ad un altro asset strategico, il gruppo Cerved che Centrale dei Bilanci controlla all'85% (il 15% è delle francese Coface, attiva nell'assicurazione e gestione crediti e nella business information). Cerved, come noto, è nata come spin-off dal sistema della Camere di commercio per separare l'attività di banca dati commerciale dal servizio istituzionale di gestione del Registro delle imprese, in carico ad Infocamere. Cerved, oltre a svolgere altri servizi di informazione per le banche e le aziende, acquisisce dati aziendali dagli archivi camerali e li rivende in concorrenza con altri distributori.
mercoledì 24 dicembre 2008
martedì 23 dicembre 2008
Per Greenspan alle banche serve più capitale
Il numero dell'Economist uscito qualche giorno fa ospita un breve intervento di Alan Greenspan, Presidente della Fed dal 1987 al 2006 e in quel decennio fautore di una politica monetaria tollerante verso le bolle. L'articolo ha suscitato un vivace dibattito sul sito dell'editore, con interventi di economisti tra cui Luigi Zingales e Brad DeLong.
Tassonomia XBRL Italia non quotate disponibile sul sito
Sul sito dell'Associazione XBRL Italia è stata pubblicata la prima release della tassonomia GAAP Italia relativa agli schemi di bilancio delle società non quotate. Adesso aspettiamo soltanto la pubblicazione del DPCM che ne dispone l'adozione.
domenica 21 dicembre 2008
Paul Wilmott su truffe, onestà e schemi Ponzi
Paul Wilmott è un noto didatta e consulente in materia di modelli quantitativi per i mercati finanziari. Oggi ho trovato per caso nel suo blog una riflessione amara sugli incentivi a comportarsi onestamente nei mercati finanziari
There are honest people, and there are dishonest people, a whole spectrum. I like to think I'm near the honest end, I would have worn a white hat in the old cowboy movies. And I've had the misfortune to have met a few from right up close to the other extreme, with the black hats. Most people wear hats of various shades of grey. High finance is a business which encourages people to shift towards the dishonest end of the spectrum by putting temptation in their way, and the dishonest are drawn to this field by its quick and easy rewards.Anche i regulators e il sistema giudiziario, a giudizio di Wilmott, non fanno molto per scoraggiare i cattivi comportamenti.
sabato 20 dicembre 2008
Paper di Borio e Zhu (BRI) su assunzione del rischio, vigilanza prudenziale e politica monetaria
Con la diffusione dei modelli di misurazione e controllo del rischio e dei rendimenti risk-adjusted, e il loro parziale recepimento nella normativa sul capitale, come sono cambiati gli impatti della politica monetaria sui comportamenti degli operatori e dei mercati? E' la questione sollevata nell'interessante paper di Claudio Borio e Haibin Zhu, Capital regulation, risk-taking and monetary policy: a missing link in the transmission mechanism? pubblicato nei working papers dalla Banca dei regolamenti internazionali. Si può parlare di un nuovo canale di trasmissione, il risk-taking channel? Non è un canale nuovo, secondo gli autori, ma una prospetiva per capire in profondità il funzionamento dei più familiari credit e liquidity channels. Capirci qualcosa, e soprattutto modellare e governare gli impatti, è maledettamente complicato (Claudio Borio, che ho conosciuto durante la sua visita a Trento questo luglio, mi perdonerà questa grezza rappresentazione delle sue conclusioni).
E' ufficiale: la SEC introduce l'obbligo di reporting in XBRL per società quotate e fondi comuni
Dopo l'anticipazione di Davide, ho trovato conferma in questo comunicato della SEC (l'authority sui mercati finanziari USA, oggi un po' meno autorevole per lo scandalo Madoff): la Commissione ha deliberato di introdurre l'obbligo per le società quotate e i fondi comuni di pubblicare i report prescritti dalla normativa SEC in formato elettronico. Per le società quotate, l'obbligo sarà introdotto con un programma a partire dal prossimo anno. Le società maggiori con capitalizzazione sopra i $5md che applicano i principi US-GAAP dovranno pubblicare i report trimetrali in XBRL dagli esercizi contabili che si concludono il 15 giugno 2009 o successivamente (sono circa 500 entità). Le altre società che applicano gli US-GAAP dovranno adeguarsi nel biennio successivo. Le società che adottano i principi IFRS cominceranno a depositare i report XBRL dagli esercizi che si concludono il 15 giugno 2011 o successivamente.
La BCE mantiene le aste Refi a tasso fisso e importo e allarga il corridoio dei tassi marginali
Cito dal COMUNICATO STAMPA della BCE con miei commenti tra [...]
18 dicembre 2008 - Procedure d’asta e corridoio dei tassi di interesse sulle operazioni attivabili su iniziativa delle controparti dal 21 gennaio 2009
venerdì 19 dicembre 2008
Paper di Antonella Foglia (Banca d'Italia) sullo stress testing per il rischio di credito
Nella collana Occasional papers della Banca d'Italia è stato pubblicato uno studio (in inglese) su Stress testing sul rischio di credito: una rassegna delle metodologie utilizzate dalle autorità (Stress testing credit risk: a survey of authorities’ approaches), di Antonella Foglia.
Hello World! in XBRL
Spronato dalla decisione della SEC di rendere obbligatorio il reporting in formato XBRL, Charlie Hoffman ('padre' di XBRL) sul suo blog non ha resistito alla tentazione di scrivere il classico esempio Hello World!.
L'impostazione seguita è straodinariamente simile al quella che abbiamo utilizzato per programmare il file excel utilizzato per le sperimentazioni XBRL di Infocamere (vedi qui): fino a quando i report da produrre sono relativamente semplici, questo approccio è il più efficace; quando le cose diventano più complesse è necessario trovare soluzioni migliori (vedi qui per alcune letture di approfondimento).
Davide
P.S. Vista la scarsa frequenza dei miei post su Aleablog, ne approfitto (con un po' di anticipo) per inviare a tutti gli auguri di Buon Natale e buon inizio per l'anno 2009.
In Lombardia fusione Artigiancredit - Federfidi al traguardo
Mancano pochi giorni al perfezionamento del processo di fusione per incorporazione di Artigiancredit Lombardia s.c.r.l. in Federfidi Lombarda società consortile a r. l. L'atto di fusione sarà firmato in data 23 dicembre 2008, con effetto a partire dal giorno 1 gennaio 2009. Il nuovo confidi manterrà il nome di Federfidi Lombarda, Società consortile a responsabilità limitata.
giovedì 18 dicembre 2008
La Commissione Europea alza i limiti degli aiuti di Stato alle Pmi per due anni
Per contrastare gli effetti della stretta creditizia, la Commissione Europea ha deciso ieri di attenuare in via eccezionale per due anni (2009 e 2010) i vincoli agli aiuti di Stato alle Pmi. In particolare la Comunicazione del 17.12.2008 prevede che siano considerati compatibili con il Trattato UE gli aiuti pubblici alle imprese che non erano in crisi finanziaria all'1/7/2008, ma che possono essere entrate in crisi successivamente a tale data alle seguenti condizioni;
- contributi in unica soluzione fino ad un massimo di €500.000 per impresa nel biennio 2009-2010; si fa riferimento all'importo di ESL; la Comunicazione precisa che questi interventi saranno soggetti all'art.87(1) del Trattato, quindi fuori dal regime de minimis, e dovranno essere assegnati ad un regime d'aiuto previsto da tale articolo (ad esempio, un regolamento generale di esenzione); per verificare il rispetto del limite degli €500.000, si sommeranno gli ulteriori aiuti ricevuti in regime de minimis nel triennio 2008-2010; [in seguito questa forma è stata battezzata "pseudo de minimis"]
- per gli aiuti in forma di garanzia, regolati dalla Comunicazione del 20.6.2008, si concede una riduzione delle commissioni minime eque (safe harbour premiums) sotto le quali si presume aiuto; tale riduzione è del 25% per le Pmi e del 15% per altre imprese; analoghe riduzioni percentuali sono concesse sui premi equi calcolati secondo metodologie approvate dalla Commissione; l'importo massimo dei prestiti ammessi a tali garanzie non può superare il costo del lavoro registrato nel 2008, comprensivo dei compensi al personale di subfornitori operante presso l'azienda; le garanzie devono essere erogate entro il 2010, per una quota del prestito non superiore al 90% e su prestiti che finanziano tanto gli investimenti quanto il capitale circolante; le suddette riduzioni delle commissioni minime eque si applicano per due anni dalla concessione della garanzia; mi pare che non sia stata accolta la richiesta dell'AECM di alzare il limite dei prestiti con garanzia agevolata concessi in regime de minimis;
- per i prestiti a tasso agevolato, il limite di tasso sotto il quale si presume aiuto (tasso di riferimento) è ridefinito per i prestiti che saranno concessi entro il 31.12.2010, ma solo per gli interessi pagati prima del 31.12.2012; il nuovo tasso soglia si determina come somma del tasso overnight obiettivo fissato dalla BCE (il tasso Refi) più un premio pari alla differenza tra le medie del tasso Euribor a un anno e del tasso Refi nel periodo gennaio 2007 - giugno 2008, più il premio al rischio di credito, variabile dallo 0,6% al 10%, fissato dalla Comunicazione del 19.1.2008 sui tassi di riferimento e di attualizzazione per i prestiti agevolati; è stata accolta la richiesta di abbandonare il riferimento ai tassi Euribor per non caricare sul tasso di riferimento lo spread attuale tra tassi interbancari e tassi della BCE, che viene "riportato" ai livelli medi pre-crisi; in questo modo si ribalta sul tasso di riferimento la forte riduzione dei tassi BCE, non pienamente recepita dai tassi Euribor;
mercoledì 17 dicembre 2008
Confidi in Calabria: articolo del Sole 24 ore sud
Potete trovare su ConfidinSicilia il testo dell'articolo di Monica Perri, "Calabria/Confidi: alleanze solo sulla carta".
Hedge funds italiani: regolamento della Banca d'Italia per gestire la crisi di liquidità
Ieri è stato emanato questo regolamento della Banca d'Italia sui fondi speculativi. Cito:
Anche a livello nazionale, il grado di liquidità dei fondi speculativi, rappresentati prevalentemente da fondi di fondi hedge, è andato, nelle ultime settimane, progressivamente deteriorandosi, per effetto sia del consistente aumento delle domande di riscatto, sia dell’attivazione di gates o side-pockets da parte dei fondi hedge esteri presenti nei portafogli dei fondi italiani.
Il mitico Ben
Come il mitico Thor, Ben Bernanke cala un'altra poderosa martellata sul costo del denaro negli USA. Ieri il Federal Open Market Committee ha approvato la riduzione del tasso obiettivo sui Fed Funds (il mercato overnight) dall'1% a un range da 0 a 0,25%. Il tasso sul rifinanziamento marginale è stato fissato a 0,5%. La mossa delle autorità monetarie in parte si adegua ai livelli di mercato dell'overnight che da settimane stazionavano ben al di sotto del precedente target dell'1%. Si disincentiva il flusso di ritorno di riserve libere dalle banche alla Fed, che ora remunera le riserve libere allo 0,25% (prima era l'1%, ben superiore all'overnight di mercato).
Neafidi incorpora il Confidi Treviso e Pordenone
Cito dal Sole 24 ore:
Neafidi, che già da qualche anno aveva messo assieme i Confidi di Venezia, Verona, Vicenza, Rovigo e Belluno, ha aggregato anche il Consorzio degli industriali di Treviso e Pordenone ed i numeri sono diventati di prima grandezza: 5mila soci, 7 sedi operative, 600 milioni di finanziamenti garantiti, 65 milioni di patrimonio.
martedì 16 dicembre 2008
Dalla BCE il <i>Financial Stability Review December 2008</i>
Un'analisi dettagliata (150 pagine + statistiche) dei rischi e delle fragilità che persistono nel sistema finanziario: leggetela nell'ultimo numero della Financial Stability Review della Banca Centrale Europea che trovate qui.
lunedì 15 dicembre 2008
Tha magic in US treasuries
Da leggere assolutamente: un pezzo di Bloomberg sul paradosso della finanza pubblica negli USA dopo la crisi: le spese extra (e che extra!) per i salvataggi e gli stimoli fiscali hanno fatto salire il debito totale del Governo a $10.700 md da $9.150md un anno prima, ma gli interessi non sono saliti, anzi si sono ridotti di $10 md. Abbiamo visto tassi sui T-bill negativi, tassi quasi nulli sulle scadenze brevi, dalla scadenza 3 anni in avanti yield ai minimi storici assoluti. Prezzi in rialzo, total returns sul 2008 da favola. E intanto i nostri CcT a cedola variabile che scendono a 92 su 100, per effetto del premio al rischio Italia che va su. Che invidia.
Tavolo provinciale sul credito a Trento
Stamattina ho partecipato alla riunione del Tavolo tecnico per il credito, un gruppo di lavoro promosso dalla Provincia Autonoma di Trento al quale partecipano i dirigenti dei Dipartimenti economici della stessa PAT, e i direttori delle principali banche e i direttori dei confidi operanti in Trentino.
domenica 14 dicembre 2008
Unifidi, il nuovo confidi artigiano dell'Emilia-Romagna, si presenta con un convegno il 15/12 a Bologna
Accennavo qui alla nascita di Unifidi, la nuova realtà regionale promossa dalle Federazioni regionali di CNA e Confartigianato, con il sostegno dell’assessorato regionale alle Attività produttive. Unifidi nasce dalla fusione per incorporazione di 15 cooperative di garanzia in Artigiancredit Emilia Romagna, rinominato UNIFIDI. Dopo Artigiancredito Toscano, un altro esempio di confidi unitario regionale, sempre nell'artigianato. La nuova iniziativa sarà presentata in un convegno a Bologna il 15 dicembre, dalle 9.30 alle 13.00 presso il Royal Hotel Carlton, Via Montebello, 8. Trovate le indicazioni per iscrivervi in questo invito.
sabato 13 dicembre 2008
Quando la marea si ritira ... La storia incredibile di Bernie Madoff
Solo due parole per segnalare l'incredibile storia che ha per protagonista Bernie Madoff (dal Sole 24 ore, da Bloomberg e dal blog di Cassandra). Perdite per 50 miliardi di dollari accumulate con un classico schema Ponzi (catena di Sant'Antonio) applicato alla gestione di investimenti alternativi per conto di hedge fund e (pare) anche gruppi bancari. Mega-rendimenti fasulli distribuiti ai vecchi clienti con i soldi raccolti da inavveduti nuovi clienti. Fino al default, candidamente confessato agli agenti FBI, per l'impossibilità di trovare 7 miliardi a copertura dei riscatti. Bernie, 70 anni, era un personaggio di primo piano a Wall Street: già presidente del Nasdaq nel 1990, 1991 e 1993, pioniere dei sistemi di trading on-line, titolare di una grossa casa di brokeraggio e, da qualche anno, star degli alternative investments.
venerdì 12 dicembre 2008
Comunicato dei confidi europei sulla crisi finanziaria
L'AECM, Associazione europea delle società di garanzia mutualistica, ha diffuso una dichiarazione sulla crisi finanziaria (qui la versione inglese e qui la versione italiana).
Lo spin-off di Artigiancassa
Da questa notizia AGI traggo un interessante aggiornamento sulle strategie della nuova Artigiancassa, rilanciato come veicolo bancario per la gestione delle agevolazioni e l'offerta di servizi finanziari alle imprese artigiane promosso dalle Associazioni di settore in partnership con il gruppo BNL-BNP Paribas (ne avevo parlato qui.
Gli azionisti di Artigiancassa - partecipata al 73,8562% da BNL e al 26,1438%, tramite Agart S.p.A., da Confartigianato, CNA, Casartigiani e Fedart Fidi - infatti, hanno siglato gli atti definitivi per l’attuazione del piano di rilancio della societa’ che avra’ efficacia dal 1° gennaio 2009. Il piano prevede: 1) la scissione parziale proporzionale delle attivita’ relative alla gestione di agevolazioni pubbliche ad una societa’ beneficiaria di nuova costituzione che avra’ comunque la denominazione “Artigiancassa”; 2) la contestuale fusione per incorporazione in BNL della residua attivita’ nel business dei finanziamenti dell’originaria Artigiancassa, previa acquisizione da parte di BNL della quota detenuta dall’azionista di minoranza Agart.
Goldman Sachs non retrocede: target ROE del 20%, crisi o non crisi
Consiglio di lettura: un articolo dell'Economist sulle investment bank statunitensi dopo la crisi. Tempi non facili, fine di un mondo secondo molti. Ma le due case che hanno retto ai colpi del turmoil, Morgan Stanley e Goldman Sachs, stanno riorganizzandosi per tornare ad essere quei motori di sviluppo dei business finanziari e quelle fabbriche di utili che sono da sempre. L'attività su derivati complessi, leveraged loans, mutui, hedge funds e private equity è calata a picco, ma in compenso sono rimasti alti i volumi sui comparti classici, come l'azionario, i cambi, i bond, i CDS, i tassi di interesse, per non parlare del grande e ricco mercato dei distressed assets che la crisi ha rifornito di materia prima abbondante. Lloyd Blankfein, CEO di Goldman, vuole quindi tornare a far rendere il patrimonio almeno il 20% medio annuo sull'intero ciclo, giocando sulle strategie di proprietary trading aggressive e non convenzionali che sono la marcia in più di questa banca. In effetti, quando la crisi era limitata al comparto mutui, Goldman Sachs ci aveva persino guadagnato con posizioni corte sui subprime.
giovedì 11 dicembre 2008
Quesito su confidi e gestione di fondi pubblici di agevolazione
Il dott. Arzarello, nostro assiduo visitatore e grande esperto di confidi, mi suggerisce di aprire un confronto sul seguente tema (cito dal suo messaggio):
Il comma 55 dell’art. 13 del D.L. 269/2003 (Legge sui confidi) aveva previsto la possibilità per i confidi 106 di gestire i “fondi pubblici di agevolazione” per un periodo transitorio di cinque anni dall’entrata in vigore della norma. Tale agevolazione scadeva quindi il 2/10/2008 ma non penso che molti confidi se ne siano accorti, quasi sicuramente perché la Legge finanziaria 2008 (Legge n. 244/2007) ha introdotto una disposizione interpretativa del medesimo comma che ha, di fatto, ristretto i fondi oggetto della limitazione. La norma sostiene che i contributi erogati da regioni e da altri enti pubblici per la costituzione e l’implementazione dei fondi rischi, in quanto concessi per lo svolgimento dell’attività istituzionale dei confidi, non ricadono nella definizione di fondi pubblici di agevolazione e quindi possono essere ancora gestiti anche dai confidi 106 senza limiti di tempo. Mi chiedo tuttavia se fondi come l’antiusura possano ancora essere considerati gestibili dai confidi 106 in quanto il Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’aprile del 2007 aveva scritto a tutti i confidi destinatari dei fondi che “La natura pubblicistica del rapporto nonché l’attività di mera gestione dei contributi antiusura da parte dei confidi è confermata ulteriormente dall’art. 10 del Regolamento di attuazione che prevede, tra l’altro, l’obbligo della rendicontazione annuale a questo Ministero attraverso una dettagliata relazione sull’impiego dei contributi” Lo stesso discorso vale per i fondi abbattimento tassi: siamo certi che tutti i confidi rispettino le condizioni prescritte dalla norma e fungano esclusivamente da meri mandatari all’incasso ed al pagamento dei contributi?
Il Ministro Scajola ha firmato il Decreto XBRL
Ricevo questo bella notizia dagli amici di Infocamere, e penso che non ci sia altro da aggiungere, salvo rinviarvi alle anticipazioni.
Visita agli amici marchigiani
Oggi ammiro dalla finestra del mio ufficio il cortile della facoltà innevato. Ieri stavo 500 km a Sud, a Porto San Giorgio, dove ho trascorso una giornata con gli amici di Cosvim consulting e Cosvim confidi, società affiliate alla Compagnia delle Opere Marche Sud. La mattina ho tenuto un seminario per un gruppo di imprenditori locali, sul tema "Finanza d’impresa e rapporti con le banche nello scenario di crisi". Con l'analisi dei flussi ho ricostruito le tensioni di liquidità innescate dal cocktail micidiale di calo del fatturato, crescita del circolante e razionamento del credito. Ho poi discusso di come è cambiato il rapporto tra imprese e banche: l'impatto pervasivo del rating, il taglio delle linee di credito a revoca, il maggior controllo dei flussi di cassa dell'impresa. Infine ho tracciato un percorso di valutazione per ristrutturare e rilanciare le attività d'impresa. Devo lavorare ancora molto su questi temi, e mi riprometto di registrare alcune video-lezioni che metterò sul nostro sito.
martedì 9 dicembre 2008
Formigoni sulle azioni anti-crisi della Lombardia
Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, illustra in questa intervista al Giornale la ratio degli interventi messi in campo per fronteggiare la crisi. Oltre alle misure già riprese in questo post, si accenna all'azione di moral suasion nei confronti delle banche affinché confermino il sostegno creditizio alle Pmi.
lunedì 8 dicembre 2008
Nuovo numero della Quarterly Review della Banca dei Regolamenti Internazionali
Nel numero di dicembre 2008 della Quarterly Review della Banca dei Regolamenti Internazionali trovate una ricostruzione del financial turmoil degli ultimi mesi, oltre ai consueti aggiornamenti sui volumi di attività nei mercati internazionali dei derivati, dei cambi, dei prestiti e delle security. La rivista contiene quattro quattro articoli monografici sui seguenti argomenti: l’evoluzione dei mercati dei contratti pronti contro termine durante la recente turbolenza finanziaria; i prezzi delle materie prime e le dinamiche dell’inflazione; lo stato di salute delle banche e il credito ai mercati emergenti; le caratteristiche contrattuali dei mutui ipotecari e l’incidenza delle situazioni di ricchezza negativa dei mutuatari.
venerdì 5 dicembre 2008
Documento della Conferenza Stato-Regioni sulle azioni anti-crisi in giro per la Penisola
Da questa pagina potete scaricare il documento “Le proposte delle Regioni e delle Province Autonome per fronteggiare la crisi economico-finanziaria”, una rassegna aggiornata al 20 novembre dei programmi che il Governo nazionale e le Amministrazioni regionali hanno varato nelle ultime settimane per aiutare le imprese e le famiglie a fronteggiare la crisi. Un documento che necessiterà di un costante aggiornamento. Grazie e Marco Barbero di Unicredit Banca per la segnalazione.
Emergenza risparmio
Come analizza l'ultimo Economist, non c'è solo un'emergenza credito, ma anche un'emergenza risparmio. La crisi ha falcidiato la ricchezza immobiliare e azionaria delle famiglie statunitensi e britanniche, illuse per anni dall'equazione capital gain= risparmio. Si è aperto un gap previdenziale per la generazione dei baby boomers. Se questi reagiscono risparmiando di più e investendo in impieghi a minimo rischio, la recessione potrebbe aggravarsi per un eccesso di parsimonia. Di qui il suggerimento dell'autorevole newspaper: non tesaurizzate il risparmio (tra un po' anche i titoli di Stato potrebbero diventare insicuri per eccesso di offerta), investite in asset rischiosi che finanziano le imprese. Le pensioni, pubbliche e private, le può pagare soltanto la crescita del PIL.
Il pamphlet di Pierangelo Dacrema <i>contra ratores</i>
La crisi della fiducia. Le colpe del rating nel crollo della finanza globale, è il titolo del libro appena pubblicato da Pierangelo Dacrema per Etas. Pierangelo è un collega della mia disciplina (la tecnica bancaria di un tempo) e siamo pressoché coetanei. Da qualche anno, pubblica saggi brevi destinati ad un pubblico più vasto, affrontando temi parimenti più vasti di quelli su cui abbiamo mosso insieme i primi passi accademici. In questo filone ha pubblicato La dittatura del PIL. Schiavi di un numero che frena lo sviluppo (2007), Trattato di economia in breve. Frammenti di filosofia del gesto (2005), La morte del denaro. Una rivoluzione possibile (2003).
giovedì 4 dicembre 2008
Tassi giù di brutto a Londra e a Stoccolma, giù anche a Francoforte, ma <i>con juicio</i>. Tutto qui?
Oggi tornata di massicce riduzioni dei tassi di intervento delle banche centrali: Bank of England dal 3 al 2% (minimo storico, toccato nel 1939), Banca di Svezia dal 3,75 al 2% (hanno imparato dai connazionali dell'IKEA?), BCE dal 3,25 al 2,5%.
Carosio sui limiti del fair value accounting
Giovanni Carosio, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, ha presentato questo intervento su La crisi finanziaria e il principio del Fair Value a un convegno di studi su “Crisi dei mercati finanziari e implicazioni, anche fiscali, sui bilanci delle imprese”, organizzato dalla Commissione Parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria presso il Parlamento e dall'Organismo Italiano di Contabilità. Riflessioni molto chiare sul futuro dello standard IAS 39 (Strumenti finanziari).
mercoledì 3 dicembre 2008
Convegno Confidi ER Servizi: la cronaca (e il piano di sostegno creditizio della Regione Emilia-Romagna)
Torno da una intensa giornata di studio sui confidi, ovvero dal convegno di Confidi Emilia-Romagna Servizi annunciato qui. Una sala piena di persone molto attente. Ottavio Righini, presidente di Cofiter, ha introdotto i lavori. Ho fatto il primo intervento sul TAEG del credito garantito. Finalmente un argomento tecnico e non il solito dialogo dei massimi sistemi. Ho illustrato come calcolare il tasso di rendimento implicito sull'aggregazione dei flussi contrattuali originati dal prestito e dalla garanzia. In particolare ho trattato l'effetto delle clausole di partecipazione al rischio previste dalle convenzioni in uso: i depositi cauzionali che talora sono aggredibili in caso di default del confidi, ed equivalgono in tal caso a passività subordinate sottoscritte dall'impresa; gli apporti a fondi rischi collettivi, restituiti al netto del tasso di perdita cumulativo sul pool, che sono delle credit linked notes sottoscritte dall'impresa; e infine la sottoscrizione di quote associative, che sono apporti al patrimonio di base effettuati dall'impresa. Ho mostrato come il TAEG sia aleatorio in presenza di fondi rischi collettivi e, in tutti i casi, nella sciagurata eventualità di default del confidi. I depositi cauzionali fanno diventare il prestito garantito un mix di debito e investimenti di tesoreria: non è facile apprezzarne il TAEG, e per farlo correttamente bisogna attribuire un tasso figurativo equo al deposito (quello di un'obbligazione subordinata, ad esempio); si possono in tal caso ottenere valori di TAEG piuttosto pesanti. Ho concluso che la trasparenza del costo è un must per i confidi. [PS 21/1/09: Potete scaricare qui il paper ricavato dalla sbobinatura del mio intervento].
La Provincia di Bolzano garantisce l'80% delle perdite dei confidi
Dal sito della Provincia Autonoma di Bolzano riprendo un interessante comunicato, che riguarda i confidi altoatesini da me analizzati con Eleonora e Flavio B in una ricerca del 2006:
La nuova misura approvata dalla Giunta prevede, nei casi di mancata solvibilità dell'azienda, che la Provincia rimborsi l'80% della garanzia fornita dalla cooperativa di garanzia del relativo comparto economico. La misura si riferisce solo a crediti assunti da aziende sane e in presenza di casi di crisi ben specificati.
martedì 2 dicembre 2008
Anche per Repubblica è credit crunch
Un lungo articolo su Repubblica - Affari e finanza di oggi spiega che Così le banche soffocano l’impresa. Si riportano diverse testimonianze di imprenditori e presidenti di confidi e associazioni di categoria. Cose che si dicono da diverse settimane: credito razionato, specie per i piccoli, istruttorie più lunghe, spread in aumento, afflusso massiccio di richieste ai confidi.
lunedì 1 dicembre 2008
Convegno Confidi ER Servizi a Bologna il 3/12 sul pricing delle garanzie confidi
Scusate il ritardo con cui comunico un evento interessante al quale parteciperò dopodomani 3 dicembre a Bologna: si tratta di un convegno organizzato da Confidi Emilia Romagna Servizi sul tema Pricing dei confidi e vantaggi alle imprese: determinazione e misura nelle ipotesi 106 e 107. Tra i relatori, oltre a me, ci sono Livio Tempesta (risk manager delle Banca Popolare dell'Emilia Romagna), Lorenzo Gai (Università di Firenze), Alessandro Simonini (esperto di Confidi Emilia Romagna Servizi srl), Emanuel Danieli (Direttore di Fidindustria Emilia Romagna). I lavori si concluderanno con un intervento della regione Emilia Romagna.