aleablog

sabato 26 maggio 2007

La Calabria e il volo del calabrone



Il viadotto Morandi a Catanzaro

Mi ero dimenticato della promessa fatta venerdì scorso: di parlare del mio viaggio in Calabria. Rimedio tardivamente. Dopo il mercoledì a Perugia, giovedì 17 maggio, alle 4.30, mi sono messo in marcia per raggiungere Catanzaro via Verona, Roma, Lamezia Terme. Alle 11.30 avevamo un appuntamento presso la filiale della Banca d'Italia per il progetto Banca popolare delle province calabre. Nel centro di Catanzaro si passeggia volentieri. La città è cresciuta in una posizione arroccata su un gruppo di alture, insufficiente per lo sviluppo urbanistico, ma questa è la sua caratteristica. Il traffico sulle vie d'accesso è intenso, tant'è che abbiamo preso la funicolare per raggiungere il centro. In compenso è a pochi chilometri da ben due mari. Nei dintorni ho ammirato il belpaesaggio ancora verde (da turista agostano l'avevo trovato brullo). Se avesse i servizi del Trentino, per dire un nome, sarebbe il posto ideale per vivere (tra l'altro trentini e calabresi hanno diverse cose in comune).
Non vi dirò dei contenuti dell'incontro, ma delle riflessioni maturate lavorando su questo progetto.
Mentre si sta realizzando la mega-fusione tra Unicredito e Capitalia, un gruppo di soci promotori, autonomi rispetto a gruppi o reti bancarie, sta lanciando il progetto di una banca popolare locale. Cosa d'altri tempi, penserà qualcuno, per di più in un ambiente non facile. In realtà, studiando il progetto, mi sono reso conto che ce la si può fare. Si deve imboccare un sentiero ben tracciato, senza farsi tentare da voli pindarici. Serve un capitale adeguato, un direttore capace ed esperto del territorio, un operoso factotum che mandi avanti la maccchina operativa, e un controller competente e determinato. Il tutto con molto outsourcing, per abbattere gli investimenti e i costi operativi. Bisogna poi far funzionare la rete commerciale, formando molto bene gli addetti. In Calabria c'è una buona disponibilità di figure professionali bancarie, sia junior (Cosenza ha una buona università) che senior.
La costituenda Banca popolare ha raccolto l'adesione di circa 1500 soci: ha quindi un potenziale di sviluppo che va oltre la sua rete di sportelli fisici. che però va coltivato creativamente.
Sono fiducioso che si possa vincere questa sfida alle leggi della microeconomia bancaria, come il calabrone librandosi smentisce le leggi del volo. Bisogna formare la squadra giusta, evitare gli errori e (naturalmente) lavorare sodo.

Luca

Stampa questo post

20 commenti:

bartolomililli ha detto...

Carissimo Prof.auguro a Lei e ai soci di poter portare il progetto a conclusione nel migliore dei modi. La collaborazione con i Confidi potrebbe diventare importante già nella fase di start up. Chissà che un giorno, magari del 2008, cominciamo a muoverci anche noi verso la Calabria (per adesso prendendo la nave). Saluti

Luca ha detto...

Ottimo consiglio! In Calabria conosco il Confidi Magna Grecia di Cosenza (industria), che è molto apprezzato. Nelle province più a sud, i promotori hanno rapporti con le realtà dell'artigianato. I confidi in Calabria hanno enormi spazi di crescita. Se Confeserfidi attraverserà lo stretto, sarà il benvenuto (bisogna sentire però i suoi colleghi calabresi). Sarebbe bello aprire un discorso su banche, imprese, confidi nel Mezzogiorno ...

vit ha detto...

veramente l'universita magna grecia è a catanzaro

marta ha detto...

ammazza che bello Catanzaro

Luca ha detto...

Intendevo il confidi Magna Grecia, non l'Università.

Maurizio ha detto...

Come si fa ad essere così sciocchi e creduloni...
Fatevi mostrare gli atti costitutivi in ORIGINALE !!!
Non hanno neanche quelli.
In Bankitalia adesso ridono, domani manderanno... la Finanza....

Luca ha detto...

Caro signor Maurizio Voce Libera, in una procedura di domanda di autorizzazione (quella in oggetto è tuttora in corso) Banca d'Italia comunica il suo giudizio per lettera, non per risata. Le consiglio di aspettare prima di depositare qui insulti generici dietro lo schermo dell'anonimato.

Francesca ha detto...

mi dispiace per lei signor Maurizio,ormai la Banca popolare delle province calabre è 1 REALTà...le consiglio di stare attento a nn soffocarsi con le sue risate e soprattutto di aprire la mente a nuove possibilità che col passare del tempo si rivelano certezze,come questa!

Gianluca ha detto...

Che dire? commentare una persona che si nasconde dietro l'anonimato per dare sfogo con frasi irrisorie, degne di un cabaret di non primissima qualità, che hanno poco a che fare con le competenze che si richiedono a una persona che voglia provare a dare un giudizio in merito è senza dubbio superfluo ,caro( signor? ) maurizio . ( per spiegazioni segua il vocabolario della lingua italiana non il bignamino del piccolo comico!)
Per quanto riguarda il progetto.... finalmente anche in Calabria abbiamo capito che possiamo fare grandi cose !!!!

Anna ha detto...

dico la mia... conosco bene la realtà della banca popolare delle province calabre, delle sue prese in giro dei suoi politici corrotti. sel suo sfruttamento e delle magagne che ci sono dietro. e dico a tutti: non credeteci. sono solo ladri

Stefania ha detto...

la conosco molto bene pure io. infatti gli ho fatto causa. All'on. reale e all'on. Chiriano, mi hanno rubato 10.00 euro. attenti

Luca ha detto...

Care Anna e Stefania, probabilmente siete la stessa persona dato che inviate un messaggio a due minuti di distanza l'una dall'altra, e dallo stesso indirizzo di rete IP.
Vi ricordo che l'anonimato discredita qualsiasi affermazione, specialmente quelle molto gravi che avete fatto sfruttando questo spazio. Consiglio di trovare occupazioni migliori per il vostro tempo libero.

Giorgio ha detto...

" Banca Popolare delle province calabre", detta banca si attribuisce il seguente biglietto da visita: " una banca dove conta più la persona che il denaro", in realtà è tutta una presa in giro; si pensi alle reiterate richieste di rimborso, pervenute, nella loro sede, del capitale versato da tanti soci nell'arco dei tredici anni. Si può notare che è esattamente il contrario di quanto viene ostentato. Io rettifico "una Banca in cui conta più lo sfruttamento, il clientelarismo, la politica, l'elemosina" credo che siano proprio lontani da quello che affermano di essere. Gente ingannata, illusa di poter essere partecipe di qualcosa di diverso, di trasparente in questa nostra Calabria.Credo che di trasparenza nelle Banche non si veda neanche l'ombra oggi, ma questa gente continua a ingannarci affermando sulla rivista "Parallelo 38" di settembre-ottobre 2008, rivista di cui il Grarante è l'On. Reale, nonché Presidente Onorario della Banca Popolare delle Province Calabre, nonché fondatore dell'Università Dante Alighieri di Reggio Calabria; che la Banca suddetta ha ottenuto finalmente l'agognata autorizzazione dalla Banca d'Italia, ma poi leggendo attentamente si scopre che è solo l'autorizzazione della filiale della Banca d'Italia di Catanzaro, (casualmente proprio Catanzaro, città natale del Presidente della Banca l'On. Chiriano). Il Presidente Onorario, Reale, schivo come al solito, l'altro il Presidente effettivo, ma sempre Catanzaro e Reggio..? Beh si capisce che ogni tanto devono pur informare la gente anche magari per tenerla buona, visto che dello scetticismo della gente se ne legge anche nel suddetto giornale (sono passati 13 anni!!e provate a chiedere indietro i vostri soldi.. vi prendono in giro alludendo ad articoli e cavilli).Poi leggendo appunto l'articolo si rinviano i festeggiamenti e l'apertura dell'attività a fine stagione, Reale lo definisce un regalo di Natale, mah.. perchè si scrive di autorizzazione all'attività bancaria, e poi si deve attendere il Natale? Bella trasparenza..

Luca ha detto...

Caro Giorgio, per quanto riguarda l'autorizzazione, posso assicurarle che si tratta di un atto del Servizio Vigilanza della Banca d'Italia, frutto di un procedimento molto articolato e rigoroso che è stato seguito dalla filiale di Catanzaro e dagli uffici competenti della Direzione di Roma della stessa Banca d'Italia. Quello che è stato promesso ai soci, pur con un'attesa lunga, coincide con quello che è stato ottenuto. Questo per amor di verità e di precisione. Ora la banca deve avviare la sua attività nei prossimi mesi. Roma non fu fatta in un giorno.

Giorgio ha detto...

A parte che di ufficiale non c'è nulla al momento da parte della Banca d'Italia, se si fa riferimento all'autorizzazione, beh, a quella della filiale di Catanzaro è una cosa, ma Roma è Roma. Se lei mi afferma che Roma l'ha già autorizzata, allora mi levo il cappello. Attualmente e mi riferisco sempre alle notizie del Reale, l'ometto col breviario..su "Parallelo 38" di cui parlavo prima, si evince che l'apertura dell'attività sarà effettiva a Natale. Ma in 13 anni quanti Natali hanno passato i soci sempre con la stessa promessa..? Quante richieste di rimborso, quante cause..? Quanta disinformazione in 13 anni..?
Le lettere che mandava codesta istituenda e non istituita Banca erano solo per rimpinguare le proprie casse, per aumento di Capitale sociale.
Se poi crede che abbia bisogno delle sue spiegazioni in merito all'ottenimento dell'autorizzazione, allora mi riporti il sito in cui la Banca d'Italia di Roma (e non quella di Catanzaro)da notizie in merito ad un'eventuale apertura a Natale.

Luca ha detto...

Cerco di fornirle le informazioni richieste. Premetto che mi chiamo Luca Erzegovesi, sono professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari all'Università di Trento e ho fatto parte, dal gennaio 2007, della squadra di consulenti che ha assistito il comitato promotore della Banca popolare delle province calabre nel procedimento di autorizzazione presso la Banca d'Italia. Questo sito sul quale stiamo dialogando è il mio blog personale.
Allora, nell'articolo su "Parallelo 38" a cui lei fa riferimento è allegata copia del decreto di autorizzazione allo svolgimento dell'attività bancaria datato 19 settembre 2008 e firmato dal Direttore Generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni. Forse le è sfuggito quando ha letto la rivista.
Il provvedimento non è soggetto a pubblicazione immediata sul sito della Banca d'Italia (ne esiste uno solo, non uno per ogni filiale o succursale).
Gli organi di governo della costituenda banca forniranno tempestivamente ai soci tutte le informazioni sui tempi e sui modi di inizio dell'operatività.

Giorgio ha detto...

Che sia il suo Blog, io lo capisco, e ci scrivo, o forse faccio danno..? Visto che questo è uno dei pochi siti/blog che parlano di codesta istituenda Banca. E' anche corretto che difenda le persone che la pagano, almeno a lei, visto che sembra il Monte di Pietà o la succursale delle elemosine della povera gente, chissà quanti versamenti di pochi euro i cossiddetti "Promotori/fondatori" hanno versato..mentre invece i "fondatori", beh si loro, i soldi possono buttarli pure..visto che in 13 anni glieli hanno elemosinati finchè hanno potuto..e a chi ha chiesto il rimborso..?beh forse agli amici si restituiscono, agli altri chi se ne frega..basta farla la Banca..Chissà poi se chi ne farà parte, almeno, di sicuro non nel breve periodo, magari dopo l'apertura, o se sarà parente di chi l'ha costituita, o chissà se a chi ha versato è stata promessa la stessa cosa..
Ho letto bene il "Parallelo 38", ma non pretendevo che lo pubblicassero su tutte le filiali della Banca d'Italia sig. Erzegovesi , ma se si parla di apertura e di autorizzazione intendevo almeno un accenno su quella di Roma, la centrale, ma invece solo su quella di Catanzaro nella quale il Chiriano (Presidente) sa bene come muoversi..

Luca ha detto...

Penso di averle fornito i chiarimenti che ha chiesto. Sulle altre questioni che solleva non ho titolo per intervenire. Questo scambio di opinioni può terminare qui.

Salvo ha detto...

Salve, volevo chiederLe che fine ha fatto la Banca in questione. Vorrei sapere saper se posso recuperare i soldi che ho versato. Un socio

Luca ha detto...

La Banca ha avviato l'attività nell'agosto 2009. Ho visitato la sede di Lamezia Terme lo scorso febbraio. Per maggiori informazioni consulti il sito http://www.bpprovincecalabre.it/