Prosegue il lavoro con Unioncamere, Infocamere, ordini professionali e Assosoftware per dar seguito alla norma del decreto Bersani sui bilanci in formato elettronico, di cui ho spesso parlato (ad esempio qui). Nelle ultime riunioni si sono discussi i punti da portare al tavolo di confronto con il Governo. L'attuazione della norma prevede un iter complesso, che coinvolge diversi ministeri e sfocia in un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su iniziativa del Ministero della Funzione Pubblica, che è competente in materia di informatica e Pubblica Amministrazione.
Ecco le idee su cui si sta formando un consenso nel gruppo di lavoro:
- si prospetta un piano di adozione graduale di XBRL come formato per il deposito obbligatorio del bilancio presso il Registro imprese;
- nel 2007, si partirebbe con il deposito dei prospetti di sintesi (Conto economico, Stato patrimoniale e Conti d'ordine) secondo lo schema di tassonomia GAAP Italia (bilancio civilistico ex quarta direttiva) che abbiamo sperimentato nel maggio 2006; l'esperimento dovrebbe opportunamente coinvolgere le società di capitali fuori dal perimetro di applicazione degli IAS; per i soggetti IAS (società quotate, banche e assicurazioni) si attueranno iniziative specifiche, raccordate con i progetti di XBRL international (ifrs-gp e COREP);
- nel 2007 il deposito del documento in formato XBRL avverrebbe nella forma di allegato al bilancio in formato pdf. Il documento pdf completo garantisce la "materialità" dell'informazione per tutti, compresi quelli che non saranno in grado di elaborare il formato XBRL; l'obiettivo è quello di tendere ad un formato di documento composito basato su XBRL e comprendente tutti i documenti del bilancio di esercizio: Realisticamente, ci vorrà qualche anno per arrivarci (non sono tecnologie note e facilmente digeribili);
- quanto all'obbligatorietà dell'adempimento nel 2007, è una questione di tempi dell'iter di attuazione della norma rispetto alle scadenze della campagna bilanci 2007; ad impossibilia nemo tenetur, ce la si potrebbe fare, altrimenti si generalizzerà la sperimentazione del deposito in forma volontaria giù attuata nel 2006;
- quello che si deve fare subito è una massiccia campagna di informazione su XBRL per comunicare i vantaggi di questa tecnologia; già ci si è portati avanti nei confronti degli ordini professionali e dei software vendor; occorre raggiungere una platea sterminata di utenti; di questo potrebbe occuparsi la neocostituita giurisdizione XBRL Italia;
- la tassonomia civilistica verrà sottoposta alla suddetta giurisdizione italiana e a XBRL Europe; l'abbiamo già sviluppata nel rispetto delle regole di conformità date da XBRL International, è improbabile che ci dicano di buttare via il lavoro che abbiamo fatto.
Confermo che il clima di lavoro è "vibrante", tutti gli attori ci credono e vogliono concretizzare. Siamo riusciti a configurare un gioco a somma positiva. Penso che l'Italia sia il primo paese che fa partire un progetto XBRL di queste dimensioni e con un coinvolgimento così ampio delle parti interessate.
Luca
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