giovedì 30 aprile 2009

Dall'UE proposta di direttiva per controllare gli hedge fund



Dopo la proposta sulle agenzie di rating, la Commissione europea ribadisce il suo interventismo verso i maggiori indiziati della crisi finanziaria. Lo fa con una proposta di direttiva volta ad introdurre obblighi di registrazione e di vigilanza informativa sugli hedge fund con più di €100mn di asset (per i fondi di private equity con vincolo di investimento ad almeno cinque anni la soglia di assoggettamento sale a €500mn). Nel parla il Sole oggi a pag. 37.

La Cassa DDPP avvia i finanziamenti del piano anti-crisi (con garanzie SACE sui crediti verso la PA)



Ancora dal Sole 24 ore odierno a pag 17
In giugno, per l’esattezza «entro la prima quindicina di giugno» la Cassa depositi e prestiti sarà in grado di erogare indirettamente, cioè attraverso gli sportelli delle banche, la prima tranche dei finanziamenti alle Piccole e medie imprese previsti dal piano anticrisi del Governo per una cifra compresa tra i 5 e gli 8 miliardi di euro. Lo ha detto ieri l’amministratore delegato della Cdp Massimo Varazzani, nel corso della conferenza stampa sui dati del bilancio 2008 approvato ieri stesso dal Consiglio di amministrazione [...].

A Roma si riunisce il Comitato per la stabilità finanziaria



Dal Sole di oggi a pag. 17
Si tiene quest’oggi alle 15 e 30 a Via XX Settembre la riunione del Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria, la task force anti-crisi della quale fanno parte di diritto, accanto al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti che la presiede, il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, il presidente della Consob, Lamberto Cardia, il presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini e il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli. I temi all’ordine del giorno sono due: il primo è la dinamica dell’afflusso di credito all’economia e alle piccole e medie imprese, in particolare. Si dovrebbe tenere anche una prima valutazione dell’esercizio svolto dagli Osservatori regionali sul credito, previsti dal Dl anticrisi istituiti presso le prefetture, ai quali presenziano anche gli esperti di Bankitalia.

mercoledì 29 aprile 2009

Il Decreto del MEF sulla ponderazione zero del fondo Pmi: il testo in attesa di alcune precisazioni



Grazie alla segnalazione di un visitatore (che ringrazio) vi metto a disposizione il testo dell'atteso decreto del Ministero dell'economia e delle finanze che introduce la garanzia di ultima istanza dello Stato sulle operazioni garantite dal fondo centrale di garanzia per le Pmi. Reca la data del 25 marzo, e non mi risulta sia già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Indagine sul credito bancario aprile 2009: si allenta la stretta sull'offerta, domanda in calo



La Banca d'Italia rende disponibili le tabelle in formato excel contenenti i risultati dell'Indagine sul credito bancario (BLS) - Risultati per l’Italia (ultimo aggiornamento - Aprile 2009). Si tratta di un sondaggio condotto a livello Eurozona tra i responsabili crediti delle banche. Nel credito alle imprese, si nota rispetto a gennaio un calo delle risposte che segnalano irrigidimento dell'offerta di credito. La stretta si sarebbe accentuata nei tre mesi precedenti il sondaggio di più verso le grandi imprese che verso le Pmi, e di più sul medio-lungo che sul breve. Nei tre mesi seguenti si prevede una stazionarietà del grado di restrizione. I fattori di freno all'offerta sono le attese sull'economia in generale o di particolari settori e imprese, più che problemi di funding, liquidità o dotazione di patrimonio. Si segnala invece un calo della domanda di finanziamenti, specie per gli investimenti fissi e la finanza straordinaria.

Banca popolare di garanzia: aggiornamenti da un visitatore



Riprendo il commento di Dario a un precedente post. Dario cita articoli apparsi su quotidiani o inserti veneti forse non facilmente reperibili nel resto del paese, quindi ho ritenuto interessanti il suo racconto e le sue riflessioni:
Oggi ben tre articoli usciti (il Mattino, il Gazzettino e il Corriere della Sera) sulla situazione della banca padovana. La notizia più stravagante e quella con cui si chiede alle banche esposte di trasformare le insolvenze garantite in partecipazioni della Banca di Garanzia; si chiede quindi alle banche di iscrivere in bilancio asset tossici in piena controtendenza con quello che si sta cercando di fare sui mercati finanziari dell'intero globo. In pratica la proposta è quella di produrre nuovi titoli spazzatura da aggiungere a quelli che probabilmente hanno causato la crisi di cui oggi patiamo. Chiamiamola pure finanza creativa ma forse questo è il segnale che il management non sa più che pesci prendere. E intanto l'Assemblea dei soci si avvicina (in prima convocazione il 30 aprile e in seconda il 5 maggio) senza che da Via Nazionale giungano ancora segnali di nomina del Commissario straordinario che prenderebbe in mano la situazione azzerando tutte le funzioni sociali ivi compresa l'Assemblea; il timore è che giunti in Assemblea questa ponga in liquidazione la società. Va anche detto che il Commissario se nominato, non avrà la bacchetta magica: difficilmente la Popolare di Garanzia potrà riprendere la propria attività visto che ha capitale azzerato e per fare impieghi, alias fideiussioni, ha bisogno di un patrimonio di vigilanza che al momento nessuno sembra aver intenzione di fornirgli (ridicolo l'appello di Unindustria di versare quote, in questo momento di sobrietà economica, agli industriali padovani che tra l'altro hanno già perso ingenti denari) e dato che sono sempre più gli Istituti di credito che hanno comunicato di non gradire le garanzie delle Popolare padovana. Ma quello che più mi preme sottolineare è il futuro dei circa 70 dipendenti che a causa di decisioni errate e finanza allegra da parte della dirigenza (si parla di spese folli in consulenze e benefit da banca degli emirati arabi) rischiano oggi il posto di lavoro[...].
La crisi della Popolare di garanzia è un evento traumatico che ha investito, sia pur collateralmente, il settore della garanzia collettiva. Meriterebbe di essere discusso in un forum più ampio.

martedì 28 aprile 2009

Un "paperone" sui modelli di valutazione delle aziende in crisi



Nell'ambito del progetto smefin abbiamo appena pubblicato l'ultimo importante lavoro (il progetto si è chiuso il 31 marzo scorso). Si tratta di un ponderoso paper dal titolo Gestione delle crisi e valutazione d’azienda in ipotesi di risanamento e di liquidazione (dal link trovate il file pdf scaricabile). L'ha scritto un nostro laureato, Paolo Dorigato, partendo dal modello di valutazione delle aziende in crisi opera di Flavio Aldrighetti, e approfondisce i temi trattati nel precedente paper dello stesso Flavio e di Roberta Savaris. E' interessante per i professionisti della gestione del contenzioso perché, oltre a dare una rassegna del quadro giuridico e della dottrina sulla valutazione delle aziende, presenta due casi reali di scelta tra concordato e fallimento, con calcolo puntuale della LGD per i creditori di vario rango. Se vi interessano questi temi ne consiglio caldamente la lettura.

Dalla Fed un documento sulla metodologia dello SCAP (stress test del capitale bancario)



Se siete interessati alla diagnostica applicata al sistema bancario internazionale, vi interesserà leggere questo recente documento della Fed statunitense nel quale si illustrano l'impostazione e le modalità di attuazione dello SCAP (Supervisory Capital Assessment Program), utilizzato per apprezzare la tenuta dell'adeguatezza patrimoniale delle banche USA. Un esame che 20 banche non avrebbero superato.

Patti chiari riparte



A pag. 41 del Sole 24 ore si commenta il rilancio del consorzio PattiChiari, promosso da banche (non tutte hanno aderito) e associazioni di consumatori (anche qui due defezioni) per assicurare trasparenza e comparabilità tra le offerte di servizi bancari. Sull'evento di presentazione della fase due di PattiChiari andate a questo sito.

Inflazione in vista? Sì, ma lontana e poco minacciosa. Parola di Peter Fisher



Bella intervista a Peter Fisher, managing director della società di gestione BlackRock, a pag. 7 del Sole 24 ore di oggi. Così conclude:
Gli Stati potrebbero emettere bond centenari indicizzati all’inflazione: tuttavia il piano di ammortamento con capitale rimborsato nel corso della vita del titolo attenuta il timore degli investitori sulle spinte inflazionistiche. E poi l’alta inflazione non è dietro l’angolo...

venerdì 24 aprile 2009

L'Unione Europea stringe i controlli sulle agenzie di rating



Come riferisce Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore di oggi a pag. 41, Il Parlamento europeo ha approvato ieri a Strasburgo a larghissima maggioranza (569 voti a favore, 47 contrari e 4 astensioni), le norme che regolano le agenize di rating. Le agenzie del rating come Standard and Poor's, Moody's o Fitch, che valutano i rischi per chi investe negli istituti (o negli Stati) che emettono titoli di credito, saranno sottoposte a un regime Ue di autorizzazione e controllate da un collegio che riunirà i supervisori nazionali dei Ventisette (il comitato dei regolatori europei - Cesr). Le agenzie dovranno essere più trasparenti, eliminare i conflitti d’interesse e rendere pubblici gli elementi e i criteri di valutazione adottati. Il nuovo regolamento Ue sostituirà, nei fatti, l’attuale autoregolmentazione delle agenzie di rating basate su codici volontari di buona condotta.

Prestito in pool con garanzia dello Stato (probabile) per la Antonio Merloni



Una notizia dal Sole di oggi a pag. 23
Ieri a mezzogiorno, nella sede romana di Banca Marche, è stato firmato l’accordo per il prestito da 30 milioni di euro alla Antonio Merloni.

Dalla Banca d'Italia il rapporto sul sistema produttivo italiano



Ieri la Banca d'Italia ha diffuso il Rapporto sulle tendenze del sistema produttivo italiano. Ecco il riassunto:
Nell'ultimo decennio l’economia italiana ha segnato il passo, sia in prospettiva storica sia rispetto ai principali paesi europei. È opinione diffusa che questo andamento rifletta problemi strutturali irrisolti, resi più pressanti dai notevoli cambiamenti che hanno caratterizzato l’economia mondiale, la rivoluzione tecnologica, la globalizzazione e l’integrazione europea. L’obiettivo del rapporto è ricomporre in un quadro unitario vari elementi di analisi della mancata crescita italiana e derivarne indicazioni utili per la politica economica. Si esamina l’andamento del sistema produttivo italiano in un’ottica di medio-lungo periodo, segnalando gli aspetti di debolezza e gli eventuali segnali di ripresa, approfondendo le caratteristiche sistemiche che, direttamente o in connessione con gli shock esogeni, possono aver inciso negativamente sulla sua performance. Il taglio prevalentemente, ma non esclusivamente, microeconomico evidenzia la forte eterogeneità tra le imprese, di cui occorre tenere conto nell’analisi dei fattori cruciali per la crescita.
Franco Locatelli sul Sole 24 ore a pag. 19 commento le priorità di intervento che emergono dallo studio: concorrenza, produttività, innovazione, crescita dimensionale e fisco.

Un barlume di speranza? Non illudiamoci, raccomanda l'Economist



Il peggio per l'economia mondiale sarebbe pensare che il peggio è passato. Con freddezza l'Economist in questo editoriale invita a prepararsi per una lunga marcia di uscita dalla crisi, rammentando che le crisi bancarie provocano recessioni lunghe e riprese deboli, mentre servirà molto tempo prima di far tornare i capitali nei mercati emergenti. «La fine della peggior crisi dai tempi della Grande depressione - conclude l’articolo - è molto lontana».

Indeducibilità degli interessi oltre il 30% dell'EBITDA: una iattura per le piccole imprese?



Dalla prima del Sole 24 ore di oggi, cito dall'articolo "La stretta fiscale sul credito fa male alla piccola impresa".
Piccole e medie imprese in difficoltà. Società quotate in salvo. Queste le indicazioni che emergono sugli effetti dell’applicazione della stretta sulla deducibilità degli interessi passivi con cui le imprese fanno i conti per la prima volta in queste settimane e che avrebbe dovuto contribuire a "compensare" il taglio dell’aliquota Ires al 27,5 per cento.

giovedì 23 aprile 2009

Quali manager per i confidi? Invito alla riflessione



Ricevo e pubblico volentieri questa segnalazione del dott. Arzerello, nostro assiduo visitatore e grande esperto del mondo confidi.
Egr. Prof.

mercoledì 22 aprile 2009

Scudo fiscale in arrivo



Dal Sole 24 ore di oggi, Isabella Bufacchi in prima:
Uno scudo fiscale europeo mirato ai rimpatri di capitali detenuti clandestinamente all’estero ma che non preveda regolarizzazioni, vale a dire semplici «emersioni giuridiche» di patrimoni che però rimangono nei paradisi fiscali. È questa l’operazione su scala continentale che sta prendendo forma con lo scopo di recuperare una ricchezza stimata intorno ai 2mila miliardi di euro. L’obiettivo del Governo italiano ma anche di Bruxelles è di lanciare l’operazione entro la fine del 2009. L’impostazione dell’euroscudo fiscale prevede una condivisione generale del meccanismo tra gli Stati membri dell’Ue senza però partecipazione obbligatoria. Da superare ancora la questione dell’aliquota (penale del capitale rimpatriato): il 2,5% utilizzato dall’Italia nelle operazioni del 2001 e 2003 è considerato troppo basso ma il Governo non vorrebbe superare la soglia del 10%. Intanto in Francia è già operativo uno sportello per chi ha esportato illegalmente capitali all’estero.

lunedì 20 aprile 2009

Il mio intervento al convegno CDO del 16/4



Trovate qui il mio intervento al convegno "Più forti della crisi: protagonisti in azione". Faccio la storia dell'idea del Business Point, e mi interrogo sul perché mi sia venuta, e su come farla crescere.

sabato 18 aprile 2009

Firmato il DPCM sulla Comunicazione unica per le nuove imprese



Dal Sole 24 ore di oggi, pag. 27:
Il sogno dell’«impresa in un giorno» sta per tramutarsi in realtà. Certo, mancano ancora alcuni passaggi, ma con l’approvazione del provvedimento sulla «comunicazione unica» – prevista dall’articolo 9 del decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007, convertito dalla legge n. 40 – è stato compiuto uno step di fondamentale importanza sulla via della semplificazione. Assicurata la costituzione sprint dell’impresa, ora potrà essere accelerata anche la fase successiva e cioè quella relativa al concreto avvio dell’attività imprenditoriale attraverso il potenziamento dello "sportello unico" (anche alla luce delle indicazioni contenute nella manovra d’estate).

La metamorfosi del nanocapitalismo



Dall'articolo molto interessante di Paolo Bricco sul Sole 24 ore di oggi a pag. 21:
Sono i subfornitori. Nessuno ne parla. Per Confindustria sono troppo piccoli, i sindacati non riescono a metterci piede, le associazioni degli artigiani si sono trasformate in agenzie di fornitura di servizi.

La lotteria del bonus ricerca



Dal Sole 24 ore di oggi, in prima pagina
Chi è il commercialista più bravo? Rischia di essere il più veloce con il mouse. La corsa a prenotare i crediti d’imposta per le imprese che investono in ricerca dura un mese, ma la battaglia si giocherà in una manciata di minuti, dalle 10 di mercoledì 22 aprile, quando si aprirà un «click-day» per l’invio telematico delle richieste alle Entrate. Gli intermediari si preparano a una prestazione da corridori, perchè i 1.628,2 milioni in palio saranno assegnati in base all’ordine cronologico dell’invio. Quindi a chi clicca per primo.

Professor Alesina, non sprechi il suo talento



Dal Sole 24 ore di oggi cito un passaggio dell'editoriale di Alberto Alesina
Ma un deleterio populismo "anti-finanza" di certi politici non ha fatto che confondere le idee. Il risultato è che si finisce per mischiare criminali come Madoff con manager di società finanziarie che sicuramente hanno fatto errori, che erano pagati troppo e male (cioè con gli incentivi sbagliati), che hanno preso troppi rischi con i soldi dei loro clienti, ma che criminali non sono. Non solo, ma la buona finanza, anche quella sofisticata, ha enormemente aiutato lo straordinario periodo di crescita dell’economia mondiale nei decenni precedenti la crisi.
Illustre professor Alesina, che ho avuto l'onore di conoscere al liceo Berchet (frequentava la sezione D, io la C, e condividevamo l'ora di ginnastica), proporrei di aggiungere al suo elenco di peccati veniali dei manager da non mischiare coi criminali: "hanno raccolto denaro dai clienti con titoli strutturati indicizzati ai fondi Madoff, hanno venduto i loro investimenti in fondi Madoff prima del crack, e non hanno detto niente ai suddetti clienti, facendo un bell'utile sulla posizione short-Madoff".

Articolo di Lorenzo Gai sulla sostenibilità economico-patrimoniale dei confidi



Ringrazio Lorenzo Gai per avermi inviato, con preghiera di farvelo conoscere, il suo recentissimo articolo su Un framework metodologico per la sostenibilità economico-patrimoniale di un confidi, pubblicato sul nr. 6/2008 di Rivista Bancaria. Spiega in maniera molto articolata il pricing di equilibrio delle più importanti forme tecniche di garanzia (personali e tranched) erogate da un confidi 107. Penso che faccia tesoro della sua esperienza professionale di accompagnamento di alcuni confidi verso l'iscrizione a 107. Un motivo di interesse un più per una buona lettura.

giovedì 16 aprile 2009

Convegno CDO oggi a Trento "Più forti della crisi, protagonisti in azione"



L'ho annunciato su www.businesspoint.info, ma non su aleablog. Rimedio alla dimenticanza: stasera, giovedì 16 aprile alle 20.45 presso la Facoltà di economia, via Inama 5, ci sarà un incontro dal titolo 'Più forti della crisi, protagonisti in azione', promosso dalla Compagnia delle opere del Trentino - Alto Adige. Gli organizzatori mi hanno invitato a presentare, nel corso della serata, il progetto Business point. La CDO è una delle associazioni con cui stiamo lavorando per tradurre in pratica questa idea, e nel mio intervento parlerò dell'esperienza avviata con loro. Sono contento di illustrare questa iniziativa, a cui tengo molto, nell'ambito di una serata che pone a tema la posizione personale di fronte alla crisi e le ragioni per rispondere e ripartire. Affrontare questi interrogativi a pochi giorni dal gravissimo terremoto in Abruzzo assume un significato più profondo, come ben sottolinea questo pezzo di Paolo Preti (uno dei relatori di stasera) sul sussidiario.net.

Ministero dello Sviluppo Economico: conferme sul Fondo centrale dal Tavolo Pmi



Sul sole 24 ore di oggi a pag. 17 riferisce dell'incontro del Tavolo d'iniziativa per le Pmi tenutosi ieri al Ministero dello sviluppo economico. Il rapporto preparato dai tecnici del Ministero conferma i progressi compiuti nell'attuazione dell'art. 11 del DL 185/2008. Si conferma la firma del Decreto del MiSE che innalza il limite individuale di garanzia da 0,5 a 1,5 milioni di euro. Si darà priorità alle imprese abruzzesi colpite dal sisma. Si auspica la rapida attuazione, con Decreto interministeriale MiSE-MEF, del meccanismo di co-finanziamento del Fondo centrale con risorse delle regioni, delle banche e di altri sponsor (Camere di commercio). Conferma anche per il Decreto del MEF sulla garanzia statale di ultima istanza e conseguente ponderazione zero a fini di vigilanza: sarebbe all'esame della Corte dei conti, e darebbe copertura soltanto alle nuove operazioni.

Provincia di Trento: parte la fase due del programma di riassetto finanziario



Da L'Adige di oggi:
TRENTO - Parte la fase due dei mutui di ristrutturazione TRENTO - Parte la fase due dei mutui di ristrutturazione. Dopo quelli per le piccole imprese, infatti, che hanno movimentato risorse complessive per 433 milioni di euro, giovedì la giunta ha dato il via libera alle norme che prevedono un nuovo fondo di riassetto finanziario destinato ad altre categorie di imprese: 1 - medie e grandi imprese per mutui fino a 1.000.000 di euro; 2 - piccole imprese per mutui fino a 500.000 euro; 3 - attività imprenditoriali del settore turistico/alberghiero per mutui fino a 1.500.000 di euro; 4 - imprese dell'autotrasporto per mutui fino a 2.000.000 di euro. La giunta definisce con esattezza le dimensioni delle imprese. Con medie aziende «si intendono quelle con fatturato superiore a 10 milioni di euro o con più di 50 dipendenti e per piccole imprese si intendono quelle con fatturato compreso fra i 3 e i 10 milioni di euro. Le imprese classificate come grandi ai sensi della disciplina comunitaria possono accedere agli interventi del fondo senza tuttavia beneficiare della copertura del rischio da parte» dei consorzi fidi. Gli interventi del fondo sono in favore di imprese che presentano un progetto di ristrutturazione finanziaria supportato dalla positiva istruttoria dellaa banca presso cui è acceso il finanziamento. Le risorse stanziate dalla Provincia garantiranno i finanziamenti e/o abbatteranno il tasso dei finanziamenti, mutui che non abbiano durata maggiore di 7 anni, accordati dalle banche convenzionate con i confidi. La percentuale massima di copertura del rischio da parte del fondo è fissata nel 50% dell'entità del mutuo accordato. Con le risorse pubbliche il confidi può accordare inoltre un abbattimento del livello di onerosità dei mutui fino ad un massimo di 2 punti percentuali. In ogni caso le agevolazioni si combinano in maniera che il livello di risorse finanziarie che la Provincia destina al fondo non superi il 6,5% del valore del finanziamento accordato. Il confidi provvede a stipulare convenzioni con gli istituti di credito per disciplinare le condizioni degli interventi ammessi ai benefici del fondo. Le condizioni di tasso e di garanzia possono differenziarsi in funzione di classi di rischio. «Le condizioni - spiega la Provincia - devono in ogni caso risultare uniformi a parità di classe di rischio e di caratteristiche della garanzia prestata». Per quanto riguarda le commissioni, il consorzio fidi può applicarne sui finanziamenti in linea con quelle applicate sulle operazioni garantite dal fondo rischi «ordinario» valutando forme di rateazione secondo il piano di ammortamento del mutuo. La Provincia, con la delibera di giovedì, ha poi deciso di stabilire in euro 300 milioni l'importo massimo dei finanziamenti che potranno accedere agli interventi del fondo, «fatta salva la possibilità di variazioni massime nell'ordine del 5%. Eventuali variazioni eccedenti dovranno essere concordate con la Provincia sentito il tavolo tecnico con istituti bancari ed enti di garanzia» cioè i consorzi fidi.
Questo massiccio intervento sponsorizzato dalla nostra Provincia Autonoma sta determinando una crescita a decollo verticale delle masse garantite dai confidi trentini. Il gruppo di lavoro ConfidiPAT di cui faccio parte ha da svolgere bell'esercizio di regolazione dei parametri di equilibrio gestionale.

mercoledì 15 aprile 2009

Versione finale del paper del Comitato di Basilea sul fair value accounting



Potete scaricare dal sito bis.org il paper sul fair value accounting di cui circolava la versione di consultazione dallo scorso novembre. Cito dall'abstract:
The paper provides guidance to banks and banking supervisors to strengthen valuation processes for financial instruments. The principles promote strong governance processes around valuations; the use of reliable inputs and diverse information sources; the articulation and communication of valuation uncertainty to internal and external stakeholders; the allocation of sufficient banking and supervisory resources to the valuation process; independent verification and validation processes; consistency in valuation practices for risk management and reporting purposes, where possible; and strong supervisory oversight around bank valuation practices.

Standard and Poor's aggiorna il rating di Eurofidi



Dopo Fitch, anche Standard and Poor's ha rilasciato l'aggiornamento del rating di Eurofidi, unico confidi italiano ad avere la copertura di due agenzie. Il giudizio è confermato BBB+ con outlook negativo. A favore del rating giocano l'uso massiccio di controgaranzie e risk transfer, l'adeguata capitalizzazione (grazie agli apporti della Regione Piemonte e dei soci bancari, effettuati nel 2007 e pianificati per il 2010) e i forti legami con i gruppi bancari che assicurano lo sviluppo dei volumi.

martedì 14 aprile 2009

Onado: più Europa nella Vigilanza e nella nuova Legge Bancaria



Articlo come sempre da leggere di Marco Onado in prima del Sole 24 ore di oggi. Ecco il passaggio conclusivo
I mercati finanziari europei appaiono oggi meno integrati rispetto a un anno fa (lo segnala anche il rapporto "Financial integration in Europe" pubblicato dalla Bce nei giorni scorsi). Nello stesso tempo, i poteri di fatto delle autorità nazionali si sono talmente rafforzati che oggi una forte espansione estera, sia pure in Europa, non porta alcun vantaggio concreto. Come ha affermato il presidente dell’authority britannica Fsa, Lord Turner, occorre per il futuro o più Europa o più poteri nazionali. Scartando la seconda alternativa, che alla lunga metterebbe in dubbio anche l’integrazione monetaria, occorre puntare decisamente verso la prima, cioè verso un livello finalmente europeo di regolamentazione. Ma questa soluzione, che finalmente comincia ad essere condivisa (si veda da ultimo il rapporto de Larosière sulla supervisione Ue) non comporta solo la decisione su quale sia l’organo a cui assegnare i poteri. Se vogliamo definire le regole che possano in futuro evitare i disastri cui abbiamo assistito, vanno definiti in tempi rapidi anche le linee essenziali della futura legislazione europea che il nuovo regolatore sovranazionale dovrà applicare. Altrimenti ci si limiterà a un ritocco puramente di facciata e le linee di divisione nazionali continueranno ad essere decisive.

Intervista a Enrico Braggiotti



A pag. 13 del Sole 24 ore di oggi trovate una lunga e interessante intervista a Enrico Braggiotti, 85 anni. Braggiotti parla della Comit di Mattioli e Bombieri, di paradisi fiscali (oggi ha i propri interessi nel Principato di Monaco). Cito due passaggi:
Dottor Braggiotti, lei è stato capo delle attività internazionali, poi amministratore delegato e infine presidente della Comit, cioè dell’unica banca italiana che operava nel corporate e investment banking internazionale quando la globalizzazione finanziaria ha preso le mosse. Qual era la visione che lei aveva allora dei cambiamenti di lungo periodo sfociati infine nel collasso dei mercati?

lunedì 13 aprile 2009

sabato 11 aprile 2009

Anche Federfidi Lombarda rinnova la convenzione con il FEI



Dopo il Consorzio All.Gar. anche Federfidi Lombarda, il consorzio fidi di secondo grado operante in Lombardia nei settori artigianato, industria, agricoltura e coperazione, ha rinnovato la convenzione con il FEI (valida sino al 31 dicembre del 2011), che prevede la copertura di un portafoglio rischi di garanzie/controgaranzie Federfidi per un totale di 510.000.000 di euro, a valere su finanziamenti finalizzati prevalentemente ad investimenti. L'ho appreso da questa news.

E' uscito il Bollettino Economico della Banca d'Italia



Puntuale, curato e aggiornatissimo come sempre, potete scaricare l'ultimo numero del Bollettino Economico della Banca d'Italia.

Il decalogo di Nassim Taleb per un mondo a prova di cigni neri (e i ciarlatani, a casa!)



Sul Financial Times del 7 aprile è apparso un articolo dirompente sulla rifondazione del capitalismo. Lo ha scritto Nassim Taleb (ben noto ai lettori del blog), condensando il suo pensiero in dieci regole taglienti come una scimitarra. Il pezzo ha avuto una certa risonanza, tanto che il Sole 24 ore di oggi ne ha messo in prima pagina la traduzione.

venerdì 10 aprile 2009

Venerdì buono, prima della Pasqua



Quest'anno per ricordare che è venerdì santo, faccio mio il volantino diffuso da Comunione e Liberazione due giorni fa dopo il terremoto in Abruzzo:
Passione dell'uomo, passione di Cristo

Firmato dal Ministro Scajola il decreto sul Fondo centrale di garanzia



Il Sole 24 ore di oggi a pag. 7 riferisce dell'emanazione del Decreto attuativo delle nuove regole di funzionamento del Fondo centrale di garanzia per le Pmi. Aspetto di leggere il testo per un commento più approfondito.

giovedì 9 aprile 2009

Notizie da Padova



Articolo oggi sul Gazzettino (registrazione gratuita) sulla Banca popolare di garanzia (notizia in prima con ripresa a pag. 16, da cui cito)
[...] il consiglio di amministrazione dovrà convocare a fine mese l’assemblea dei soci con all’ordine del giorno l’ipotesi di trasformare la Popolare in società per azioni. [...]

Nodo al fazzoletto



Il 10 aprile (domani) è la data annunciata dal Ministro Scajola per le nuove norme sul Fondo centrale di garanzia per le Pmi.

I <i>late payments</i> in prima pagina



Grande risalto sul Sole 24 ore di oggi al problema dei ritardi di pagamento che affliggono le imprese italiane. Si cita la proposta dell'Ue di cui abbiamo parlato qui. A pag. 19 il presidente di Federconfidi, Francesco Bellotti, parla del problema:
Il ritardo dei pagamenti vede sempre vittima la piccola impresa e, nei panni dei carnefici, la grande azienda e la pubblica amministrazione?

Il FEI rinnova la convenzione con il raggruppamento All.Gar.



Dal Sole 24 ore di oggi, a pag. 19:
Il raggruppamento All.Gar, Alleanza di garanzia, di cui è capofila Unionfidi, ha infatti ricevuto il via libera per l’operatività per il periodo 2008-2011, dopo il quinquennio 2003-2007. Sono membri di All. Gar Unionfidi, Confidi Province Lombarde, Fidindustria Emilia Romagna, Fidi Toscana e Neafidi. Grazie al sistema di controgaranzie, le imprese assistite da questi soggetti convenzionati potranno contare su garanzie più sicure e migliori condizioni di accesso al credito. Il valore massimo di portafoglio è pari a 899 milioni di euro e la percentuale di controgaranzia su ogni singola operazione è del 50 per cento. È assicurata la retroattività al 1˚gennaio 2008 della copertura delle garanzie già rilasciate. Le Pmi beneficiarie sono, per i prodotti finanziari standard, quelle che presentano fino a 100 dipendenti; per i prodotti innovativi destinati a ricerca, sviluppo, innovazione ed ecoinnovazione si arriva alla soglia dei 249 dipendenti. Quanto ai settori in cui investire, si va dalla realizzazione di impianti fotovoltaici, all’acquisto di nuovi macchinari, rami d’azienda, immobili e terreni.

Vigilanza e regole a prova di ciclo: le idee di Raghuram Rajan



Dall'Economist un intervento di Raghuram Rajan:
[...] Ironically, faith in draconian regulation is strongest at the bottom of the cycle, when there is little need for participants to be regulated. By contrast, the misconception that markets will take care of themselves is most widespread at the top of the cycle, at the point of most danger to the system. We need to acknowledge these differences and enact cycle-proof regulation. [...]

mercoledì 8 aprile 2009

Abbiamo avuto la stessa idea ...



Anche l'amico Bartolo (Mililli) pensa ad attuare uno sportello di assistenza finanziaria alle imprese, come dichiara in questa intervista al Giornale di Ragusa online.

Proposta della Commissione Europea contro i ritardi di pagamento



Da un comunicato stampa della Commissione Europea
La Commissione osteggia i ritardi di pagamento

La CONSOB ammette XBRL come formato per gli obblighi di trasparenza



Ricevo da XBRL Italia questa interessante notizia
"xbrl" 07/04/2009 11.26 Si segnala che la CONSOB nel recepimento della Direttiva 2004/109/CE (Trasparency) sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, ha previsto - per la ricezione e validazione delle informazioni regolamentate - anche lo standard XBRL oltre al PDF e all'XML.

lunedì 6 aprile 2009

Una spazzolata per Basilea



L'attentissimo Sapio mi segnala anche, dall'Economist, Basel brush, ovvero le buone intenzioni e le difficili mosse del Financial Stability Forum, sorry, Board per rendere più solido il quadro di vigilanza imparando dalla crisi. Cito il passaggio finale
Finally, consider the taxi driver. He may accept that the banks needed to be bailed out, but in the future wants to protect his high-street bank, which enjoys implicit taxpayer backing, from the risk-takers who should live and die by the sword. Yet the industry has moved in the opposite direction. Deposit-taking giants such as JPMorgan Chase and Bank of America have bought investment banks, and bailed-out lenders such as Royal Bank of Scotland, Citigroup and UBS plan on keeping much of their investment-banking units intact. The FSF has addressed the fine print, but the question of how to ensure taxpayers do not underwrite private risk-taking again remains unanswered.

Le banche e il capitale delle imprese: le riflessioni di Mucchetti



Sapio mi segnala un articolo interessante di Massimo Mucchetti a pag. 21 del Corriere di oggi, da cui cito
Accanto ai sostegni d'emergenza quali il rinvio delle rate dei mutui a lavoratori e imprese in cassa integrazione, le banche dovrebbero coinvolgere gli azionisti delle imprese, di ogni dimensione, in operazioni di più ampia prospettiva. Se credono nel futuro, gli azionisti non chiedano soltanto prestiti ma mettano anche nuovo capitale di rischio nelle loro società. Un vecchio socialista, Rino Formica, diceva del suo partito: il convento è povero ma i frati sono ricchi. Vale anche nel mondo dell'impresa, se è vero che dal 1998 al 2007, come si legge nel rapporto di Mediobanca su un campione di 2020 società, la quota di valore aggiunto destinata ai profitti lordi è passata dal 27 al 38% mentre quella diretta al lavoro è scesa dal 54 al 41%. E tuttavia può capitare che un buon numero di frati non sia abbastanza ricco ma i loro conventi restino meritevoli. Tocca allora alla banca prefinanziare a medio-lungo termine, sia direttamente che attraverso strumenti come il private equity, la ricapitalizzazione dell'impresa. Liberato dall'incubo della scadenza e del ricatto dei tassi, l'imprenditore lavorerà e, alla fine, tra 5-8 anni, ripagherà la banca-amica secondo i contratti e senza mendicare raccomandazioni dal prefetto.

Pubblicata la versione <i>final</i> della tassonomia IFRS 2009



Dopo aver raccolto i commenti e le osservazioni degli utenti (come riportato in questo post), il team XBRL della IASC Foundation ha pubblicato la versione finale della tassonomia IFRS 2009 (vedi qui per il comunicato).
Parallelamente alla pubblicazione della tassonomia, è stato divulgato il paper "Due Process Handbook for XBRL Activities", che formalizza la metodologia utilizzata dal team XBRL nelle attività concernenti XBRL.

Davide

domenica 5 aprile 2009

Local banking a due facce: Spagna vs. Italia



Un'altra interessante citazione dalla column di Franco Locatelli a pag. 21 del Sole 24 ore di oggi:
La dirompente crisi delle Casse di risparmio spagnole, che ha già richiesto un primo piano di salvataggio pubblico di 9 miliardi di euro per la Caja Castilla La Mancha ma che rischia di costare al governo Zapatero fino a 60 miliardi di euro, è un’occasione di riflessione anche per le banche italiane. Perché le banche locali, che in Italia sono un punto di forza e nella crisi hanno fatto meglio dei big del credito incrementando la raccolta e gli impieghi, in Spagna sono invece un elemento di debolezza che rischia di portare al collasso una dozzina di piccoli istituti? E perché il legame con il territorio, che è una caratteristica naturale delle banche locali, è una condizione di vantaggio in Italia e un handicap in Spagna?

Piano Geithner: quali asset potranno essere ripuliti con l'aiuto del Tesoro



Dal bell'articolo di Isabella Bufacchi in seconda del Sole 24 ore di oggi, giusto per non trascurare del tutto i macro-rimedi (che non sono la mia specialità)
Sì ai crediti al consumo e ai mutui commerciali cartolarizzati in asset-backed securities purché contrassegnati dal massimo rating "AAA" e sì alle cartolarizzazioni di mutui residenziali ( agenzie escluse) nati con la tripla "A" e poi rovinosamente declassati perchè ad alto rischio subprime o rischio medio Alt-a: ma niente collateralized debt obligation o Cdo, nessun titolo strutturato sintetico, escluse a tutto tondo le cartolarizzazioni di cartolarizzazioni. È questo il terreno scivoloso, ma con moderato contenuto di "tossicità", sul quale stanno muovendo i primi passi i due ambiziosi programmi Talf e Ppip lanciati dal segretario al Tesoro Usa Tim Geithner per ripulire i bilanci delle banche americane per svariate centinaia di miliardi di dolari di titoli "tossici". [...]

sabato 4 aprile 2009

Confidi a Bolzano: fusione in arrivo?



Presso la Provincia Autonoma di Bolzano si è tenuto un incontro sulla crisi tra il Presidente Durnwalder e i rappresentanti delle banche locali, Cassa di risparmio, Banca popolare e Cassa centrale Raiffeisen. Si sono discusse le misure proposte dalle banche, come la designazione di figure specializzate, una sorta di manager della crisi, quando si renda necessario intervenire per un'azienda in difficoltà. Tra gli interventi prefigurati, anche l'accorpamento di tutti i confidi nei vari settori economici in un'unica cooperativa di garanzia per sfruttare meglio potenzialità e sinergie. Si tratta di un'ipotesi di aggregazione diretta che era giudicata improponibile ai tempi del nostro studio sui confidi altoatesini del 2006. Segno che i tempi stanno davvero cambiando.

venerdì 3 aprile 2009

Pubblicato da Banca d'Italia il 12° Aggiornamento delle Istruzioni per la Centrale dei rischi



E' disponibile sul sito della Banca d'Italia il Testo integrale, aggiornato al 27 marzo 2009, di Centrale dei rischi. Istruzioni per gli intermediari creditizi. Gli aggiornamenti riguardano i capp. II (Classificazione delle operazioni) e IV (Appendici), e andrano in vigore dalla rilevazione riferita a giugno 2009.

Le BCC lombarde aderiscono al progetto Confiducia



Le BCC lombarde hanno aderito ieri (vedi news Vita) al progetto Confiducia, sostenuto da Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia e coordinato da Federfidi Lombarda. Di Confiducia avevo parlato qui in novembre, ma da allora il progetto ha avuto un'evoluzione, con il coinvolgimento in qualità di sponsor della Regione e la precisazione delle modalità di intervento. Confiducia supporta l'erogazione di credito con garanzia confidi, supportato da un fondo alimentato dal sistema camerale e dalla Regione. Riguarda finanziamenti chirografari, con durata fino a 60 mesi, comprensivi di un preammortamento massimo di 12 mesi, e linee di smobilizzo di crediti commerciali con finanziamenti della durata di 12 mesi e rinnovabili fino a 24 mesi.

Incentivi ai manager legate ai risultati: le raccomandazioni del Financial Stability Forum



Il Financial Stability Forum, presieduto dal nostro governatore Mario Draghi, si accinge dopo il G-20 di Londra a trasformarsi in un organo di vigilanza sui rischi sistemici dell'economia mondiale, cambiando nome in Financial Stability Board. Il FSF ha diffuso ieri vari documenti, tra cui una raccomandazione sulle politiche di remunerazione delle banche con rilievo sistemico. Cito dal commento del Sole 24 ore di oggi:
A parità di utili generati, deve ricevere di più chi assume meno rischi, dice l'Fsf, e i bonus devono procedere in linea con l'andamento generale dell'impresa: se la divisione a cui appartiene un addetto genera performance deboli o negative, le sue gratifiche devono calare, fino ad azzerarsi. Innanzitutto l'Fsf raccomanda che nelle imprese finanziarie venga creata una vera "governance" per la gestione di questo aspetto, che armonizzi le dinamiche delle remunerazioni con gli altri sistemi che puntano a mantenere l'equilibrio dei rischi. "Con il tempo questi principi devono radicarsi nella cultura di tutta l'organizzazione", afferma il rapporto, secondo quanto riporta un comunicato. I Consigli di amministrazione devono "vigilare attivamente" su questo aspetto con un ruolo di primo piano dello stesso amministratore delegato e dei manager. Ma deve essere "indipendente", avverte l'Fsf, il personale interno deputato al controllo dei rischi, e dotato della "appropriata autorità". Personale che va retribuito "in maniera indipendente dai settori aziendali su cui gli spetta vigilare, e per ammontare commisurato al ruolo che svolge nell'impresa". L'effettiva "indipendenza e l'appropriata autorità di questi addetti sono necessarie a preservare l'integrità dell'influenza della gestione dei rischi sugli incentivi". E servono "controlli", che con regolarità verifichino che retribuzioni, bonus e strumenti di rischio utilizzati risultino allineati con i propositi di gestione.
Una proposta ragionevole: bonus calcolati non più sul P/L dell'anno, ma sui risultati medi pluriennali, e ruolo più forte del risk management. Un proposito difficile da attuare in maniera efficace. Gli strumenti che servono sono: i principi contabili, le misure di rischio, i modelli di vigilanza macro-prudenziale che rivelano i cicli di mercato. Ditemi voi se questi ferri del mestiere hanno dato buona prova nella crisi: i primi sono saltati sugli strumenti illiquidi, i secondi sono pericolosamente miopi, i terzi sono una buona intenzione del dopo crisi. Hanno tutti bisogno di essere ripensati e ricostruiti. Ma qui si pone un problema filosofico, per niente astratto: i cicli di mercato, e i connessi rischi e risultati, sono un fenomeno conoscibile? Sono un processo esterno, non completamente certo e governabile, ma che può comunque essere osservato, spiegato, modellato nella sua dinamica? O piuttosto dipende in misura preponderante dai comportamenti degli attori del sistema economico e finanziario, che sono condizionati dalle spiegazioni dei modelli? Su questo interrogativo propendo a pensarla come Nassim Taleb: le metriche finanziarie di cui disponiamo si basano su rappresentazioni meccaniche dei fenomeni economici e sociali, e sono incapaci di catturare i rischi estremi (i cigni neri); credere il contrario (o far finta di) induce a comportarsi in maniera pericolosissima. Se gli avidi banchieri sono riusciti ad arricchirsi con modelli di business prociclici con orizzonte di 1-2 anni, non mancheranno di rifarlo inventandosi nuovi modelli con orizzonte di 3-5, o 7-10 anni. L'orizzonte di valutazione giusto qual è? Difficile a dirsi, ma probabilmente non più corto di un'intera vita lavorativa in banca.

giovedì 2 aprile 2009

Partono gli Osservatori regionali sul credito



Il Sole 24 ore di oggi, a pag. 39, riferisce che il MEF ha predisposto la direttiva per l'attuazione del sistema di Monitoraggio del finanziamento all'economia ex art. 12 DL 185 del 29/11/2008, di cui in questo post. Il documento è stato elaborato da Andrea Montanino, dirigente generale al Tesoro, e Angela Pria, prefetto al Viminale, ed è stato confrontato con la Banca d'Italia.

Cronache dal Business Point Trento



Da una settimana sto lavorando al budget di cassa della prima azienda seguita dal Business Point di Trento. Mi son fatto dare il database (formato access) del software con cui gestisce le fatture (emissione, registrazione e incassi /pagamenti). Ho portato gli scadenziari in Quantrix e insieme con l'amico imprenditore abbiamo isolato i pagamenti prioritari. Ho potuto così aggiornare un preventivo di cassa per mesi a fine 2009, e siamo andati in banca a preavvertire di una punta di utilizzo su fine marzo. In aprile andremo a rinnovare le linee di credito a breve, con garanzia confidi. Devo preparare un rapporto a integrazione del bilancio 2008 (provvisorio) per accompagnare la domanda. Magari ci sarà spazio per mettere ordine nella struttura finanziaria. Negli ultimi tre anni si sono impilati quattro mutui ipotecari e chirografari, è giunto il momento di tirare una riga, consolidare uno stock sostenibile e darsi un piano di rientro. Il business dell'azienda, per fortuna, c'è.

Saccomanni (Banca d'Italia): i nostri ratio patrimoniali pesano di più



Dal Sole 24 ore di oggi (p.39) un passaggio che riprende l'intervento di Fabrizio Saccomanni alla presentazione del volume The great financial crisis curato da Rainer Masera:
La Banca d’Italia ha «la sensazione» che nella valutazione del capitale delle banche italiane «applichiamo parametri più rigidi». Lo ha spiegato ieri il direttore generale di via Nazionale, Fabrizio Saccomanni, nel suo intervento alla presentazione del libro «The great financial crisis» pubblicato da Bancaria e curato da Rainer Masera. Masera è anche l’esponente italiano del gruppo De Larosière che ha recentemente presentato alla Commissione europea le sue proposte in tema di rafforzamento della supervisione creditizia e finanziaria a livello continentale.

Il Rapporto 2008 di Fedart Fidi



Cito dal Sole 24 ore in seconda di oggi:
[...] nel 2007 i finanziamenti garantiti dai Confidi che aderiscono a Fedart Fidi avevano superato i 6 miliardi, con un incremento dell’11%, mentre le prime stime relative allo scorso anno indicano un rallentamento della crescita al 2-3% fino a quota 6,2-6,3 miliardi.