Con il rapporto sulle economie regionali (di cui al post precedente) la Banca d'Italia ha rilasciato il rapporto La domanda e l'offerta di credito a livello territoriale, basato sui risultati di un indagine per questionari risalente a febbraio 2015, e relativa al II semestre 2014.
La metodologia è analoga a quella del Bank Lending Survey condotto con la BCE, ma in questo caso si coinvolge un maggior numero di banche (mentre il BLS va a interpellare le maggiori), con un dettaglio più fine dei risultati a livello territoriale.
Faccio tre flash sui dati relativi alle condizioni di offerta del credito alle imprese, partendo dalle figure a pagina 8 (clic per ingrandire).
A livello territoriale, si nota nella seconda parte del 2014 un allentamento della restrizione del credito in tutte le aree, ma più pronunciata al Nord, e ancora di più tra le banche grandi e medie:
La metodologia è analoga a quella del Bank Lending Survey condotto con la BCE, ma in questo caso si coinvolge un maggior numero di banche (mentre il BLS va a interpellare le maggiori), con un dettaglio più fine dei risultati a livello territoriale.
Faccio tre flash sui dati relativi alle condizioni di offerta del credito alle imprese, partendo dalle figure a pagina 8 (clic per ingrandire).
A livello territoriale, si nota nella seconda parte del 2014 un allentamento della restrizione del credito in tutte le aree, ma più pronunciata al Nord, e ancora di più tra le banche grandi e medie:
Le determinanti delle restrizioni agiscono con un debole effetto espansivo tra le banche e medie banche, mentre le piccole sono ancora frenate da una più alta percezione del rischio e da requisiti patrimoniali che da loro "mordono" (molto meno tra le sorelle maggiori):
Quanto alle modalità di restrizione, le piccole hanno caricato ancora sugli spread ai clienti più rischiosi (le maggiori no, questo l'ho notato dal mio piccolo osservatorio locale), mentre in tutte le categorie dimensionali si sta allargando sulle quantità offerte e sugli spread medi.
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